O'Rey, il giallo e il rosso: 10 cose da sapere sul Catanzaro

Calcio
Lo stemma dell'U.S. Catanzaro
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SCHEDA. Massimo Palanca, che aveva lo stesso soprannome di Pelè, e le sue tredici (13!) reti direttamente da calcio d'angolo. E poi: i colori sociali, il "presidentissimo" e quelle gare indimenticabili per la città e per l'intera Calabria

L'Unione sportiva Catanzaro milita da due anni consecutivi in Prima Divisione, girone B. L'anno di nascita è il 1929. Nel corso dei suoi 85 anni di storia, la società è fallita due volte (sempre rifondata) per problemi economici. La prima nel 2006, l’ultima nel 2011.

La storia - Il Catanzaro ha giocato in Serie A per sette stagioni, di cui cinque di fila. L'esordio nella massima serie nel 1971-'72. L'ultima apparizione nel 1982-1983. Le Aquile hanno anche al loro attivo ben 28 campionati di Serie B. Nel capoluogo calabrese la serie cadetta manca dal 2005-06.

La società - Attuale presidente dei giallorossi è Giuseppe Cosentino, un imprenditore che opera nel settore della produzione e vendita di oggetti per la casa e l'arredamento. Il numero uno calabrese ebbe il suo primo contatto con il mondo del calcio nel 2004, quando sponsorizzò la Reggina nella sue stagioni in Serie A. Dall'amaranto al giallorosso. Nel 2011 Cosentino si mise a capo della nuova società Us Catanzaro. La squadra partecipò alla Seconda Divisione. In panchina c'era Francesco Cozza. L'annata andò bene. Tanto che le Aquile centrarono subito il salto di categoria.

Sopra la panca - Ad allenare la squadra da questa stagione, Oscar Brevi, ex calciatore, tra le altre, di Torino, Palermo, Salernitana, Venezia e Como.

Le 10 cose da sapere sull'U.S. Catanzaro

1. Colori e simbolo Giallo e rosso sono i colori delle “Aquile”. Il logo consiste in uno scudetto sulla cui sommità campeggia la dicitura U.S. Catanzaro, mentre al centro, su sfondo giallorosso, vi è il simbolo della città: l'Aquila imperiale donata dal Re Carlo V.
2. Lo stadio Il Catanzaro disputa le proprie gare interne al "Nicola Ceravolo”. L'impianto è intitolato allo storico presidente che fu a capo della società dal 1958 al 1979. A lui sono legati i più importanti successi del club, come l’approdo nella finale di Coppa Italia (1966) e, soprattutto, la conquista della Serie A. Attualmente lo stadio ha una capienza fissata in circa 7.500 posti a sedere, in attesa dei lavori di ristrutturazione che dovrebbero portarlo a contenere 14.500 spettatori.
3. I presidenti Alla guida della società si sono succeduti nel tempo 17 presidenti. Dal primo, Enrico Talamo nel 1929, all'attuale Giuseppe Cosentino. Il più longevo è stato il “presidentissimo” Nicola Ceravolo, in carica per ventuno stagioni, dal 1958 al 1979.
4. O’Rey di Catanzaro Il soprannome di Massimo Palanca. Per lui 332 presenze in maglia giallorossa con 136 gol all’attivo dal 1974 al 1981 e poi dal 1986 al 1990. Tredici reti direttamente da calcio d’angolo. Calzava scarpini numero 37. Per Sandro Ciotti “uno dei migliori piedi sinistri d’Europa”. Per i tifosi giallorossi semplicemente: “O’Rey”.
5. Gli Azzurri Sono stati 6 i giocatori giallorossi ad aver vestito la maglia della Nazionale Italiana under 21: Massimo Mauro, Edy Bivi, Costanzo Celestini, Carlo Borghi, Pietro Mariani, Giovanni Cervano.
6. Trampolino di lancio Diversi sono stati i calciatori che hanno giocato nel Catanzaro prima di spiccare il volo verso il grande calcio. E’ il caso di Massimo Mauro, Edy Bivi, Massimo Palanca, Claudio Ranieri, Giorgio Corona e Antonio Nocerino.
7. Il vivaio Sono cresciuti nel settore giovanile giallorosso tanti giocatori con un passato in Serie A e B. L’esempio più rilevante è quello di Massimo Mauro, che dopo aver mosso i primi passi con le Aquile, è stato alla Juventus, all’Udinese e al Napoli, giocando con grandi calciatori come Platini, Zico e Maradona
8. Poker d'assi Claudio Ranieri è il giocatore che con la maglia del Catanzaro detiene il record di presenze: 225, tra il 1974 e il 1982, con 8 reti.
Massimo Palanca è il calciatore che ha realizzato più gol in assoluto: 116 in campionato e 20 in Coppa Italia. E’ considerato il più grande ed il più amato.
Simone Masini detiene il record di marcature in una sola stagione: 21 nella stagione 2011/2012. Dietro di lui “re” Giorgio Corona (19 gol nella stagione 2003/2004) e Pino Lorenzo (18 nella stagione 1984/1985).
Sebastian Bueno è invece il primo capocannoniere non italiano della storia del Catanzaro (16 reti nella stagione 2006/2007).
9. I momenti storici 27 giugno 1971, stadio San Paolo di Napoli. Alle ore 18,40 Angelo Mammì con un colpo di testa segna il gol della vittoria del Catanzaro contro il Bari nello spareggio-promozione. I giallorossi conquistano per la prima volta la Serie A.
30 gennaio 1972. Catanzaro-Juventus 1-0. Gol di Mammì.
16 maggio 2004. Chieti-Catanzaro 1-2. Sul neutro di Ascoli i calabresi conquistano il ritorno in serie B. Quel giorno erano presenti oltre 12 mila tifosi giallorossi in trasferta.    
6 maggio 2012. Catanzaro-Giulianova 3-3. La formazione giallorossa si aggiudica per la prima volta nella sua storia la promozione diretta in Prima Divisione. Una promozione conquistata a suon di record e con una società nuova di zecca, nata da meno di dodici mesi, dopo il fallimento del precedente club, grazie alla volontà e all’intraprendenza del nuovo presidente Giuseppe Cosentino.
10. Catanzaresi famosi Catanzaro ha dato i natali - tra gli altri – al premio Nobel per la medicina Renato Dulbecco e al pittore e artista di fama mondiale Mimmo Rotella. Tuttavia molti personaggi, pur non essendo nati o vissuti nel capoluogo calabrese, hanno instaurato forti relazioni con esso: il poeta Corrado Alvaro, che qui compì i suoi studi liceali, e lo scrittore George Gissing.

Grazie per la collaborazione ad Antonio Capria e Vittorio Ranieri.