Juventus-Toro, sfida d'attacco per chi sogna il Mondiale
CalcioIl derby vedrà in campo le due migliori coppie offensive della Serie A. Quattro giocatori alla ricerca di un posto per Brasile 2014. Dagli outsider Llorente e Immobile al quasi sicuro Cerci
di Roberto Brambilla
Immobile-Cerci contro Tevez-Llorente. Juventus-Torino, in programma domenica alle 18.30, sarà la sfida tra le migliori coppie d'attacco della Serie A: quattro attaccanti che hanno ancora qualche mese per convincere i rispettivi ct a portarli a Brasile 2014. Tra chi è quasi sicuro del posto, come Cerci, e chi, come Carlos Tevez, può solo sperare in un "miracolo", ecco il derby di Torino con vista Mondiale.
Cerci, azzurro probabile – Il numero 11 del Toro è arrivato in campionato a 11 gol in 24 partite, realizzando a metà stagione più reti di quante ne aveva segnate in tutta la scorsa Serie A (8 in 35 gare, ndr). Un rendimento in crescita, in queste due stagioni granata, che l'ha portato nel marzo 2013 alla prima convocazione azzurra. E dal gruppo di Cesare Prandelli, l'ex Fiorentina non è più uscito. Nove partite, di cui solo una da titolare contro Haiti e una Confederations Cup (una presenza contro il Messico). Per lui la "chiamata" azzurra dovrebbe essere quasi certa e questi mesi potrebbero servire al giocatore granata per convincere Prandelli a concedergli più spazio.
Immobile, sognare non costa nulla – Dopo una stagione in chiaroscuro al Genoa, l'attaccante cresciuto nelle giovanili della Juventus è esploso in maglia granata. 13 gol in 21 partite, con 8 reti negli ultimi otto match. E il livello delle prestazioni ha fatto iscrivere Ciro nella lunga lista di quelli che potrebbero andare al Mondiale. Berardi, Gilardino, Insigne e per ultimo Destro, sono tanti i giocatori che potrebbero servire a completare la rosa d'attacco di Cesare Prandelli, oltre ai “punti fermi” Balotelli e al rientrante Giuseppe Rossi. E il numero 9 del Toro, che in Nazionale A non ha ancora esordito, ha qualche (piccola) speranza per guadagnarsi un posto come riserva. E i gol e i movimenti di Immobile potrebbero fare comodo alla squadra di Cesare Prandelli.
Llorente, rincorsa Mondiale – Il basco è stato forse la più grande sorpresa della Juve di questa stagione. Dopo un inizio d'anno da dimenticare, con voci sulla sua possibile partenza, il Re Leone è diventato inamovibile. Dieci gol e gioco per la squadra che l'hanno fatto tornare sul taccuino del ct della Spagna Vicente del Bosque, dopo l'anno da separato in casa all'Athletic Bilbao che gli aveva fatto mancare l'ultima Confederations Cup. Don Vicente l'ha chiamato a novembre 2013 per sostituire l'infortunato Diego Costa. Ed è stata propria la naturalizzazione del brasiliano a rendere più difficile la convocazione di Llorente, che dopo essere stato il nueve (vero) di riserva alla Confederations Cup 2009, ai Mondiali 2010 e agli Europei 2012, in questi tre mesi si deve giocare a suon di gol il posto in una Nazionale, in cui l'unico attaccante sicuro pare essere proprio Diego Costa. Negredo, ma più probabilmente Torres, Villa, Soldado, questi sono i principali avversari di Llorente per un posto sull'aereo per il Brasile.
Tevez, per Carlos serve un miracolo – Tra i quattro attaccanti in campo è forse quello più talentuoso e che ha vinto di più a livello di club, ma in Brasile Carlitos è quasi certo di non andarci. Non tanto per il suo rendimento (13 gol in 24 partite) quanto per la volontà di Alejandro Sabella. L'allenatore della Nazionale argentina non l'ha mai convocato nella sua gestione (ultima partita il quarto di finale di Coppa America 2011 con ct Sergio Batista) e ha fatto intendere che in un reparto con Messi, Aguero, Higuain, Lavezzi, l'ultimo posto disponibile dovrebbe andare all'interista Palacio. In Argentina sono state lanciate petizioni web (per sostenere la "causa" dell'Apache è online un sito #ApacheVolvé) e indette manifestazioni (a poche ore dal derby di Torino i supporters di Carlitos si troveranno a Buenos Aires sotto l'obelisco di Plaza de la Republica), ma la scelta di Sabella sembrererebbe definitiva. “Non ci saranno sorprese nella lista” ha detto prima di diramare le convocazioni per l'amichevole con la Romania. E tra i selezionati Carlitos ancora non c'era.
Immobile-Cerci contro Tevez-Llorente. Juventus-Torino, in programma domenica alle 18.30, sarà la sfida tra le migliori coppie d'attacco della Serie A: quattro attaccanti che hanno ancora qualche mese per convincere i rispettivi ct a portarli a Brasile 2014. Tra chi è quasi sicuro del posto, come Cerci, e chi, come Carlos Tevez, può solo sperare in un "miracolo", ecco il derby di Torino con vista Mondiale.
Cerci, azzurro probabile – Il numero 11 del Toro è arrivato in campionato a 11 gol in 24 partite, realizzando a metà stagione più reti di quante ne aveva segnate in tutta la scorsa Serie A (8 in 35 gare, ndr). Un rendimento in crescita, in queste due stagioni granata, che l'ha portato nel marzo 2013 alla prima convocazione azzurra. E dal gruppo di Cesare Prandelli, l'ex Fiorentina non è più uscito. Nove partite, di cui solo una da titolare contro Haiti e una Confederations Cup (una presenza contro il Messico). Per lui la "chiamata" azzurra dovrebbe essere quasi certa e questi mesi potrebbero servire al giocatore granata per convincere Prandelli a concedergli più spazio.
Immobile, sognare non costa nulla – Dopo una stagione in chiaroscuro al Genoa, l'attaccante cresciuto nelle giovanili della Juventus è esploso in maglia granata. 13 gol in 21 partite, con 8 reti negli ultimi otto match. E il livello delle prestazioni ha fatto iscrivere Ciro nella lunga lista di quelli che potrebbero andare al Mondiale. Berardi, Gilardino, Insigne e per ultimo Destro, sono tanti i giocatori che potrebbero servire a completare la rosa d'attacco di Cesare Prandelli, oltre ai “punti fermi” Balotelli e al rientrante Giuseppe Rossi. E il numero 9 del Toro, che in Nazionale A non ha ancora esordito, ha qualche (piccola) speranza per guadagnarsi un posto come riserva. E i gol e i movimenti di Immobile potrebbero fare comodo alla squadra di Cesare Prandelli.
Llorente, rincorsa Mondiale – Il basco è stato forse la più grande sorpresa della Juve di questa stagione. Dopo un inizio d'anno da dimenticare, con voci sulla sua possibile partenza, il Re Leone è diventato inamovibile. Dieci gol e gioco per la squadra che l'hanno fatto tornare sul taccuino del ct della Spagna Vicente del Bosque, dopo l'anno da separato in casa all'Athletic Bilbao che gli aveva fatto mancare l'ultima Confederations Cup. Don Vicente l'ha chiamato a novembre 2013 per sostituire l'infortunato Diego Costa. Ed è stata propria la naturalizzazione del brasiliano a rendere più difficile la convocazione di Llorente, che dopo essere stato il nueve (vero) di riserva alla Confederations Cup 2009, ai Mondiali 2010 e agli Europei 2012, in questi tre mesi si deve giocare a suon di gol il posto in una Nazionale, in cui l'unico attaccante sicuro pare essere proprio Diego Costa. Negredo, ma più probabilmente Torres, Villa, Soldado, questi sono i principali avversari di Llorente per un posto sull'aereo per il Brasile.
Tevez, per Carlos serve un miracolo – Tra i quattro attaccanti in campo è forse quello più talentuoso e che ha vinto di più a livello di club, ma in Brasile Carlitos è quasi certo di non andarci. Non tanto per il suo rendimento (13 gol in 24 partite) quanto per la volontà di Alejandro Sabella. L'allenatore della Nazionale argentina non l'ha mai convocato nella sua gestione (ultima partita il quarto di finale di Coppa America 2011 con ct Sergio Batista) e ha fatto intendere che in un reparto con Messi, Aguero, Higuain, Lavezzi, l'ultimo posto disponibile dovrebbe andare all'interista Palacio. In Argentina sono state lanciate petizioni web (per sostenere la "causa" dell'Apache è online un sito #ApacheVolvé) e indette manifestazioni (a poche ore dal derby di Torino i supporters di Carlitos si troveranno a Buenos Aires sotto l'obelisco di Plaza de la Republica), ma la scelta di Sabella sembrererebbe definitiva. “Non ci saranno sorprese nella lista” ha detto prima di diramare le convocazioni per l'amichevole con la Romania. E tra i selezionati Carlitos ancora non c'era.