Santarcangelo, Nardi: dal doppio lavoro al doppio salto

Calcio
Michele Nardi del Santarcangelo
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LA STORIA. Michele è il portiere della società romagnola ormai da nove stagioni. Ha iniziato giovanissimo, per passione, ma il salto al professionismo gli ha cambiato la vita: abbandonato il suo "primo" lavoro, oggi insegue un nuovo "scatto"

di Matteo Veronese

Nel Santarcangelo dei miracoli (per stare in tema…), capace dopo due anni di Lega Pro di condurre un campionato di vertice, va raccontata la storia di Michele Nardi: una storia come tante altre, in questa categoria, ma a suo modo unica. Una storia romantica, di valori che ormai si trovano quasi esclusivamente a queste “latitudini calcistiche”.

Per cominciare, Michele è l’unico giocatore “santarcangiolese” in rosa. Giustificazione già di per sé sufficiente a insignirlo dei gradi di capitano. Nardi, classe 1986, è cresciuto indossando la maglia gialloblù, essendo alla nona stagione di militanza e si avvia a festeggiare le 300 presenze. Tra le tante partite disputate, due restano impresse nella memoria: “A Fidenza quando ci salvammo ai playout e l’ultima in casa contro il Bojano, quando fummo promossi in Seconda Divisione due anni fa. Sono immagini che non potrò mai dimenticare”. Dalla cessione del centrocampista Baldinini, il numero 1 gialloblù è diventato capitano della squadra romagnola, responsabilità che non lo spaventa affatto.

Tanti anni di fedeltà sono costati anche qualche sacrificio: fino a pochi mesi fa, Michele lavorava come ragioniere in un’azienda della zona, incarico che ha dovuto abbandonare a causa degli impegni calcistici sempre più pressanti, specie con il passaggio al professionismo, incompatibili con la sua professione. Una scelta forse coraggiosa, di cuore e di pancia, anche se il futuro nel calcio è solitamente incerto. Del portiere gialloblù si dice un gran bene, stando alle statistiche è tra i migliori della Lega Pro per la grande sicurezza che mostra tra i pali e… fuori dai pali, avendo un passato da giocatore di movimento. Diciamo pure: il classico portiere che potrebbe rientrare negli schemi di Zeman.

In futuro sogna un secondo salto di categoria ma nulla vieta, con la nuova Lega Pro unificata, di provarci – e riuscirci – con quella maglia che sembra cucita su misura per lui, ormai da quasi un decennio…