Da giocatore era la sua vittima preferita: 10 gol segnati contro la Juventus, contro cui ha vinto anche due finali di Champions, con Real Madrid e Milan. Adesso prova a batterla anche da allenatore
di Vanni Spinella
Arrivato in Italia come uno dei più promettenti alunni della rinomata scuola Ajax non ha impiegato molto tempo a laurearsi e a diventare Professore. Un master a Madrid, stagista incompreso all’Inter e via con la carriera accademica in rossonero. Oggi, quel diciannovenne sbarcato nel 1995 a Genova, sponda Samp, è diventato mister Clarence Seedorf.
Tanti trofei, qualche cambio di look, una sola costante: i dispiaceri che ha dato alla Juventus. Ha iniziato a importunare la Vecchia Signora che ancora portava le treccine corte, in maglia blucerchiata; ha proseguito con i capelli rasati ai lati (Real Madrid e Inter); ha continuato con la pelata in rossonero. Adesso ci prova anche in giacca e cravatta.
Dieci gol realizzati in carriera contro i bianconeri, a cui ha sfilato anche due Champions da sotto il naso. Vediamo il dettaglio dei dispetti di Clarence alla Juventus.
13 aprile 1996, alla 30.a giornata la Sampdoria va a far visita alla Juventus, già sconfitta all’andata per 2-0 grazie a una doppietta di Enrico Chiesa. Seedorf, 20 anni compiuti da pochi giorni, è già un pilastro della formazione allenata da Eriksson. Non ha ancora una grandissima confidenza con il gol (ne segnerà appena 3 in stagione), ma uno se lo concede contro la Juventus di Lippi che gioca con lo scudetto sul petto: 3-0 finale. I bianconeri, contro la Samp, non raccolgono punti tra andata e ritorno: chiuderanno il campionato secondi, a -8 dal Milan.
Due anni dopo, la sera del 20 maggio 1998, c’è anche Seedorf nel Real Madrid che sconfigge la Juventus in finale di Champions (1-0). Non una gran partita, per la verità, con Clarence che si ritrova contro il compagno di Nazionale (già compagno di squadra ai tempi dell’Ajax) Edgar Davids. Un giallo a testa, ma la Coppa va a Madrid. E Seedorf può far festa improvvisando un “balletto tribale” in compagnia di Panucci.
Dopo esser salito anche sul tetto del mondo (Intercontinentale 1998, con lancio illuminante per il 2-1 di Raul), Seedorf passa all’Inter nel dicembre del 1999. Tempo pochi mesi ed eccolo in gol nel 2-1 per la Juventus del 16 aprile 2000. Rete inutile, ma si sta solo riscaldando. In nerazzurro infatti è il protagonista assoluto di una partita rimasta scolpita nelle menti di tutti i tifosi interisti. Il 10 marzo 2002, nel 2-2 di San Siro contro la Juventus, prima apre le marcature al 6’ con un gran sinistro, poi, dopo la rimonta bianconera (Trezeguet-Tudor), segna il 2-2 al 91’ con un impressionante destro da casa sua. Seedorf ride per una sera soltanto, però: la stagione, infatti, si conclude il 5 maggio.
(nel video, i gol di Seedorf a 0’12’’ e 3’26’’)
In estate, il folle mercato nerazzurro lo porta a indossare la maglia del Milan, con cui al primo anno vince la Champions. La finale è quella tutta italiana di Manchester, contro la Juventus: 0-0 dopo i supplementari, 3-2 per il Milan ai rigori. Seedorf si fa parare il suo tiro da Buffon, ma alla fine solleva la Coppa per la terza volta; la seconda volta sotto gli occhi dei bianconeri.
(il rigore di Seedorf a 2’50’’)
Nella stagione successiva c’è ancora lo zampino di Seedorf in un successo rossonero: il 14 marzo 2004 il Milan batte 3-1 la Juventus campione in carica e allunga in classifica sulla Roma, fermata dalla Reggina (0-0): un passo decisivo verso lo scudetto. A stendere la Juve sono Shevchenko e una doppietta di Seedorf, con due conclusioni da fuori area.
Ancora un 3-1 sulla Juventus, ancora la firma di Seedorf (settimo gol ai bianconeri) che sblocca la gara (nel video: gol a 1’12’’) il 29 ottobre 2005. Arrotondano Kakà e Pirlo (ancora oggi in campo, ma stavolta da avversari), accorcia Trezeguet.
Neanche in amichevole Seedorf risparmia i bianconeri: ben due le edizioni del “Trofeo Berlusconi” in cui va a segno. Nel 3-2 del 6 gennaio 2007 (di testa) e nel 2-1 dell’agosto 2011 (su punizione). Come vuole la “tradizione”, però, alla fine della stagione lo scudetto andrà alla Juventus.
L’ultimo gol segnato in una gara ufficiale da Seedorf alla Juventus risale al 10 maggio 2009 (nel video a 1’38’’): finisce 1-1, che è anche il risultato più frequente nella sfida tra le due squadre. Chissà se, da allenatore, il Professore ci metterebbe la firma.
Arrivato in Italia come uno dei più promettenti alunni della rinomata scuola Ajax non ha impiegato molto tempo a laurearsi e a diventare Professore. Un master a Madrid, stagista incompreso all’Inter e via con la carriera accademica in rossonero. Oggi, quel diciannovenne sbarcato nel 1995 a Genova, sponda Samp, è diventato mister Clarence Seedorf.
Tanti trofei, qualche cambio di look, una sola costante: i dispiaceri che ha dato alla Juventus. Ha iniziato a importunare la Vecchia Signora che ancora portava le treccine corte, in maglia blucerchiata; ha proseguito con i capelli rasati ai lati (Real Madrid e Inter); ha continuato con la pelata in rossonero. Adesso ci prova anche in giacca e cravatta.
Dieci gol realizzati in carriera contro i bianconeri, a cui ha sfilato anche due Champions da sotto il naso. Vediamo il dettaglio dei dispetti di Clarence alla Juventus.
13 aprile 1996, alla 30.a giornata la Sampdoria va a far visita alla Juventus, già sconfitta all’andata per 2-0 grazie a una doppietta di Enrico Chiesa. Seedorf, 20 anni compiuti da pochi giorni, è già un pilastro della formazione allenata da Eriksson. Non ha ancora una grandissima confidenza con il gol (ne segnerà appena 3 in stagione), ma uno se lo concede contro la Juventus di Lippi che gioca con lo scudetto sul petto: 3-0 finale. I bianconeri, contro la Samp, non raccolgono punti tra andata e ritorno: chiuderanno il campionato secondi, a -8 dal Milan.
Due anni dopo, la sera del 20 maggio 1998, c’è anche Seedorf nel Real Madrid che sconfigge la Juventus in finale di Champions (1-0). Non una gran partita, per la verità, con Clarence che si ritrova contro il compagno di Nazionale (già compagno di squadra ai tempi dell’Ajax) Edgar Davids. Un giallo a testa, ma la Coppa va a Madrid. E Seedorf può far festa improvvisando un “balletto tribale” in compagnia di Panucci.
Dopo esser salito anche sul tetto del mondo (Intercontinentale 1998, con lancio illuminante per il 2-1 di Raul), Seedorf passa all’Inter nel dicembre del 1999. Tempo pochi mesi ed eccolo in gol nel 2-1 per la Juventus del 16 aprile 2000. Rete inutile, ma si sta solo riscaldando. In nerazzurro infatti è il protagonista assoluto di una partita rimasta scolpita nelle menti di tutti i tifosi interisti. Il 10 marzo 2002, nel 2-2 di San Siro contro la Juventus, prima apre le marcature al 6’ con un gran sinistro, poi, dopo la rimonta bianconera (Trezeguet-Tudor), segna il 2-2 al 91’ con un impressionante destro da casa sua. Seedorf ride per una sera soltanto, però: la stagione, infatti, si conclude il 5 maggio.
(nel video, i gol di Seedorf a 0’12’’ e 3’26’’)
In estate, il folle mercato nerazzurro lo porta a indossare la maglia del Milan, con cui al primo anno vince la Champions. La finale è quella tutta italiana di Manchester, contro la Juventus: 0-0 dopo i supplementari, 3-2 per il Milan ai rigori. Seedorf si fa parare il suo tiro da Buffon, ma alla fine solleva la Coppa per la terza volta; la seconda volta sotto gli occhi dei bianconeri.
(il rigore di Seedorf a 2’50’’)
Nella stagione successiva c’è ancora lo zampino di Seedorf in un successo rossonero: il 14 marzo 2004 il Milan batte 3-1 la Juventus campione in carica e allunga in classifica sulla Roma, fermata dalla Reggina (0-0): un passo decisivo verso lo scudetto. A stendere la Juve sono Shevchenko e una doppietta di Seedorf, con due conclusioni da fuori area.
Ancora un 3-1 sulla Juventus, ancora la firma di Seedorf (settimo gol ai bianconeri) che sblocca la gara (nel video: gol a 1’12’’) il 29 ottobre 2005. Arrotondano Kakà e Pirlo (ancora oggi in campo, ma stavolta da avversari), accorcia Trezeguet.
Neanche in amichevole Seedorf risparmia i bianconeri: ben due le edizioni del “Trofeo Berlusconi” in cui va a segno. Nel 3-2 del 6 gennaio 2007 (di testa) e nel 2-1 dell’agosto 2011 (su punizione). Come vuole la “tradizione”, però, alla fine della stagione lo scudetto andrà alla Juventus.
L’ultimo gol segnato in una gara ufficiale da Seedorf alla Juventus risale al 10 maggio 2009 (nel video a 1’38’’): finisce 1-1, che è anche il risultato più frequente nella sfida tra le due squadre. Chissà se, da allenatore, il Professore ci metterebbe la firma.