Archiviata la Coppa, gli azzurri in campo domenica a Livorno senza lo squalificato Higuain. Per il tecnico del Napoli è la panchina numero 800 della carriera: "La più importante è stata sicuramente la finale di Champions vinta col Liverpool"
"Domenica arrivo a 800 panchine, di queste quella più importante è stata sicuramente la finale di Champions League che vincemmo con il Liverpool". In occasione della sua 800ma partita da allenatore, Rafa Benitez ricorda dunque volentieri con i cronisti la notte di Istanbul, il 25 maggio 2005, quando la sua squadra, in svantaggio di 3 gol dopo il primo tempo nella finalissima con il Milan, rimontò e vinse poi ai rigori.
"Quella partita - ricorda - resterà secondo me la più emozionante finale della storia della Champions League. Fu una notte speciale non solo per quello che successe in campo, ma per l'atmosfera: ricordo in particolare i tifosi del Liverpool che ci sostenevano, cantando e aiutando la squadra anche se avevamo preso tre gol nel primo tempo". Tra le altre tappe indimenticabili della sua carriera, Bemitez ha ricordato poi "le vittorie con il Valencia, ma anche le promozioni con l'Extremadura e il Tenerife.
"Scendere in campo 2 volte a settimana ci fa lavorare meno per preparare le partite, ma io preferisco giocare piuttosto che guardarle in tv". Le coppe logorano chi non le gioca secondo il tecnico del Napoli, Rafa Benitez. I partenopei hanno superato solo due giorni fa il turno dei sedicesimi di Europa League contro lo Swansea, battuto 3-1 al San Paolo, dopo lo 0-0 in Galles: "Non guardiamo solo al risultato. Molti mi dicono che si vede la differenza tra l'inizio della stagione e adesso, prima c'erano più errori in fase difensiva e abbiamo lavorato molto su questo. Nel finale siamo passati al 3-5-2: serviva farlo e l'abbiamo fatto. Il nostro messaggio però è essere propositivi, fare un calcio offensivo. Se dobbiamo difendere dobbiamo farlo meglio, ma il modulo può anche non cambiare. Le squadre al vertice del campionato non lo fanno".
Archiviata la Coppa, gli azzurri si apprestano a scendere in campo a Livorno, per il 26esimo turno di Serie A, senza lo squalificato Gonzalo Higuain: "Non averlo è importante, ma noi ogni settimana lavoriamo sulla rosa e abbiamo fiducia in Duvan, in Pandev e negli altri. Il colombiano deve giocare partite per trovare la forma per la sua struttura fisica, solo così potremmo valutarlo, ma non è facile se c'è Higuain. Goran ha fatto bene quando ha avuto l'occasione".
Il tecnico spagnolo prepara dunque turn-over nella sfida contro il Livorno: "Tanti giocatori stanno giocando molto. Maggio ha giocato dieci partite di fila, Albiol lo stesso, se qualcuno sta facendo bene e un altro giocatore non è del suo stesso livello, allora si può continuare. Dopo tre-quattro partite il livello si abbassa, ma dipende dal ruolo. Il centrale può giocare, l'esterno invece deve essere cambiato per recuperare". Capitolo moviola in campo: "Non si dovrebbe parlare tanto. Se chiediamo ad ogni allenatore episodi contro di loro, tutti ne avranno diversi. Negli altri paesi è lo stesso. Per l'arbitro è difficile, lo è anche per noi allenatori quando arbitriamo il nostro cinque contro cinque...".
"Quella partita - ricorda - resterà secondo me la più emozionante finale della storia della Champions League. Fu una notte speciale non solo per quello che successe in campo, ma per l'atmosfera: ricordo in particolare i tifosi del Liverpool che ci sostenevano, cantando e aiutando la squadra anche se avevamo preso tre gol nel primo tempo". Tra le altre tappe indimenticabili della sua carriera, Bemitez ha ricordato poi "le vittorie con il Valencia, ma anche le promozioni con l'Extremadura e il Tenerife.
"Scendere in campo 2 volte a settimana ci fa lavorare meno per preparare le partite, ma io preferisco giocare piuttosto che guardarle in tv". Le coppe logorano chi non le gioca secondo il tecnico del Napoli, Rafa Benitez. I partenopei hanno superato solo due giorni fa il turno dei sedicesimi di Europa League contro lo Swansea, battuto 3-1 al San Paolo, dopo lo 0-0 in Galles: "Non guardiamo solo al risultato. Molti mi dicono che si vede la differenza tra l'inizio della stagione e adesso, prima c'erano più errori in fase difensiva e abbiamo lavorato molto su questo. Nel finale siamo passati al 3-5-2: serviva farlo e l'abbiamo fatto. Il nostro messaggio però è essere propositivi, fare un calcio offensivo. Se dobbiamo difendere dobbiamo farlo meglio, ma il modulo può anche non cambiare. Le squadre al vertice del campionato non lo fanno".
Archiviata la Coppa, gli azzurri si apprestano a scendere in campo a Livorno, per il 26esimo turno di Serie A, senza lo squalificato Gonzalo Higuain: "Non averlo è importante, ma noi ogni settimana lavoriamo sulla rosa e abbiamo fiducia in Duvan, in Pandev e negli altri. Il colombiano deve giocare partite per trovare la forma per la sua struttura fisica, solo così potremmo valutarlo, ma non è facile se c'è Higuain. Goran ha fatto bene quando ha avuto l'occasione".
Il tecnico spagnolo prepara dunque turn-over nella sfida contro il Livorno: "Tanti giocatori stanno giocando molto. Maggio ha giocato dieci partite di fila, Albiol lo stesso, se qualcuno sta facendo bene e un altro giocatore non è del suo stesso livello, allora si può continuare. Dopo tre-quattro partite il livello si abbassa, ma dipende dal ruolo. Il centrale può giocare, l'esterno invece deve essere cambiato per recuperare". Capitolo moviola in campo: "Non si dovrebbe parlare tanto. Se chiediamo ad ogni allenatore episodi contro di loro, tutti ne avranno diversi. Negli altri paesi è lo stesso. Per l'arbitro è difficile, lo è anche per noi allenatori quando arbitriamo il nostro cinque contro cinque...".