Da Ventura a Raggio Garibaldi, 100 anni di Virtus Entella

Calcio
La Virtus Entella, capolista del girone A della Lega Pro Prima divisione festeggerà il 14 marzo 100 anni di storia
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SCHEDA. La società di Chiavari, leader del girone A della Lega Pro Prima Divisione, festeggerà il 14 marzo un secolo di vita. Tra la C e un allenatore famoso che qui ha costruito il suo primo "miracolo", 10 cose da sapere sui biancocelesti

La Virtus Entella, società di Chiavari, in provincia di Genova, nata nel 1914 e rifondata nel 2002, milita nel nel 2013-2014 nel girone A della Lega Pro Prima Divisione, dopo essere stato ripescato all'inizio delle stagione 2012-2013, dopo aver perso la finale play off con il Cuneo.

Il presidente – A guidare la società biancoceleste dal 2007 è Antonio Gozzi, a.d di Duferco, uno dei gruppi leader in Italia per la lavorazione dell'acciaio. Il proprietrario della Virtus Entella, nativo proprio di Chiavari ha cominciato a tifare per i biancocelesti fin da bambino quando nei primi Anni Sessanta suo padre lo portava allo stadio a vedere la squadra della sua città.

L'allenatore – Da quasi 3 anni, dall'aprile 2011, in panchina nella società ligure c'è Luca Prina, classe 1965. Il mister biancoceleste è approdato a Chiavari dopo aver allenato La Pro Belvedere Vercelli e la Biellese in D (con cui conquistò la promozione in C2 e dove nelle giovanili lanciò Alberto Gilardino) e in C2 i torinese dell'Fc Canavese.

10 cose da sapere sulla Virtus Entella


Un secolo da Assi di Picche
La Virtus Entella è stata fondata a Chiavari il 14 marzo 1914. Tra i giocatori più rappresentativi dei primi anni Enrico Sannazzari che aveva l'abitudine di far cucire sulla sua maglia all'altezza del cuore l'asso di picche che è anche il nome di uno dei club di tifosi biancocelesti.
Ho scritto t'amo... sulla maglia Per festeggiare il centenario la squadra ligura ha deciso di creare per la stagione 2013-2014 una maglia celebrativa vintage (con collo all'antica e laccetti) in cui sono stampati i nomi di tutti 1082 giocatori che hanno vestito la maglia dell'Entella in 100 anni di storia e dei presidenti che hanno guidato la società.
Una squadra albiceleste I colori della Virtus Entella, che prende il nome dal torrente che attraversa Chiavari, sono il bianco e il celeste. Gli stessi della bandiera argentina, il paese del Sudamerica in cui molti chiavaresi e molti liguri emigrarono tra Ottocento e Novecento per cercare fortuna.
Una stemma con il diavolo Lo scudo della squadra di Chiavari ha vissuto continui cambiamenti, legati anche alle varie fusioni. Quello attuale è formato da uno stemma su sfondo biancoceleste, con il nome Entella Chiavari e un diavolo nero che doma un pallone in pelle in primo piano. Un simbolo quest'ultimo che viene dalla denominazione che nel 1930 Dario Costa, allora giornalista e futuro presidente, diede dei giocatori dell'Entella per l'energia che mettevano nelle partite.
Sintetico allo stadio La Virtus Entella gioca le sue partite casalinghe allo Stadio comunale di Chiavari, inaugurato nel 1933. L'impianto, con una capienza attuale di 4.154 posti, è stato ristrutturato più volte, soprattutto nell'ultimo decennio. Dal 2010 il Comunale, che negli anni Settanta ha avuto l'onore di ospitare anche l'Inter per un'amichevole estiva (1976), è gestito direttamente dall'Entella con un accordo per 8 anni. Tra i vari riammordernamenti compiuti dalla società e dal Comune, il rivestimento del terreno di gioco con un manto sintetico di penultima generazione a intaso naturale.
Un quarto di secolo tra i professionisti La squadra, ora guidata da Antonio Gozzi, è una tra le società liguri con più partecipazioni ai campionati professionisti (dalla A alla Lega Pro Seconda Divisione). I biancocelesti hanno disputato 19 campionati di Serie C e 5 in C2. Il massimo risultato ottenuto è la promozione in Lega Pro Prima Divisione nel 2011-2012, nonostante la sconfitta in finale play off con il Cuneo.
Ventura e non solo, guarda chi c'è all'Entella Nei suoi 100 anni la società di Chiavari ha visto passare tra le sue fila diversi giocatori e allenatori famosi o che hanno fatto strada. Come l'attuale allenatore del Torino, artefice nel 1984-1985 della promozione in serie C2 e dello storico quinto posto nel 1985-1986, insieme al futuro collega Luciano Spalletti, centrocampista polivalente. O come Giuseppe Sannino che chiuse la sua carriera al Chiavari o Nello Saltutti, bomber di Fiorentina e Sampdoria in Serie A.
Raggio Garibaldi e Russo, profeti in patria
Nella rosa 2013-2014 dell'Entella, il cui capitano (attualmente infortunato) è Gennaro Volpe, c'è anche un ragazzo che è nato a Chiavari. Silvano Raggio Garibaldi. Che ha iniziato da bambino all'Entella e dopo Genoa, Pisa, Sorrento e Gubbio è tornato a casa due anni fa. All'Entella ha cominciato anche Michele Russo, (attuale capitano per l'assenza di Volpe) che è passato dal Cervia, dalla Lavagnese e dal Carrarese per rivestire il biancocelete. Con loro nella squadra che sta provando la scalata alla B, il difensore brasiliano Cesar, ex Chievo e Catania, l'argentino Adrian Ricchiuti, bomber nella serie cadetta con il Rimini, Michele Troiano che ha conquistato nella scorsa stagione la A con il Sassuolo e Vincenzo Sarno, ex bambino prodigio che a 11 anni palleggiava sotto gli occhi di Bruno Vespa a Porta Porta.
Entella, un occhio particolare ai giovani La nuova società sta puntando molto sul settore giovanile. Buoni risultati, come la vittoria dello "scudetto" per Juniores e Berretti tra il 2010 e il 2011 e due progetti, come Educalcio e Tutorlab si occupano di formare i giocatori, non solo sotto il profilo calcistico ma anche umano. I ragazzi di Tutorlab sono ospitati una struttura polivalente il Centro Benedetto Acquarone che accoglie anche alcuni ragazzi disabili che a fine stagione reciteranno insieme ai piccoli gocatori dell'Entella in una piece proprio sulla storia della società ligure.
In curva tutti uniti La squadra biancoceleste, ha vissuto recentemente una riorganizzazione del tifo organizzato, con lo scioglimento delle vecchie formazioni e la nascita di un unico gruppo chiamato "Chiavari 2014" che si affianca al "Club Asso di Picche" che raggruppa i tifosi meno giovani e che organizza i pullman per le trasferte.