Milan, vietato sbagliare: dura contestazione della Curva Sud

Calcio
Kakà, uno dei pochi a salvarsi dalla contestazione dei tifosi del Milan (Getty)

Per i rossoneri, che ospitano il Parma dell'ex Donadoni, si prevede una domenica difficile: San Siro mezzo vuoto e soprattutto poco ospitale per l'ad Adriano Galliani e per i giocatori. Sono in pochi a salvarsi, e tra questi non c'è Mario Balotelli

Non sarà affatto facile la prima uscita casalinga del Milan reduce dall'eliminazione dalla Champions League. A San Siro si annuncia una domenica di contestazione: stadio mezzo vuoto come al solito e soprattutto poco ospitale per gli stessi giocatori del Milan e per l'ad Adriano Galliani. Per la gara interna contro il Parma la Curva Sud ha annunciato una protesta fuori dal garage dello stadio prima della partita, contestando l'operato di Galliani ("Forse che l'ondata di novità portata dall'ingresso di Barbara Berlusconi al Milan ha fatto tremare qualcuno?") e il comportamento di "una schiera di strapagati inutili giocatori" che "dovrebbero prendere esempio da veri professionisti come Montolivo, Bonera, Abbiati, Kakà, Abate, De Sciglio, De Jong, Poli e Pazzini". Manca nell'elenco e sarà fra i più bersagliati Balotelli che, dopo aver saltato un allenamento per un affaticamento a un adduttore, è tornato in gruppo ma contro il Parma comincerà dalla panchina. Toccherà a Pazzini il ruolo di centravanti titolare nella prima di 11 partite in cui il Milan si gioca la qualificazione all'Europa League e c'è in palio il futuro in rossonero per diversi calciatori.

Si gioca qualcosa, almeno in termini di credibilità, anche Seedorf, per ora blindato da un contratto fino al 2016, più o meno quando potrebbero cominciare nell'area Expo i lavori per il nuovo stadio, un impianto da 60mila posti al massimo (50mila ora bastano a ospitare una finale di Champions), con un'acustica che nei piani di Barbara Berlusconi deve rendere coinvolgente l'atmosfera per lo spettatore e ostica per la squadra avversaria. Manca ancora parecchio prima che le idee comincino a prendere forma. Il Milan, che già il 19 novembre ha risposto a un primo sondaggio rivolto da Arexpo alle due squadre della città, ha completato un business plan analitico, con il dettaglio di costi e ricavi previsti, avviando lo studio per tradurlo in un progetto ingegneristico e confermando la manifestazione di interesse, un atto non vincolante che può avanzare anche l'Inter fino alle 12 di lunedì. Nel giro di un mese e mezzo il Milan dovrà fornire altri dettagli ad Arexpo che a maggio lancerà una gara per l'intera area post Expo, circa 1,1 milioni di metri quadrati nella zona nord ovest di Milano, tenendo conto delle manifestazioni di interesse per la realizzazione di uno stadio. L'esito della gara definirà anche il valore dei lotti nel mirino del Milan, che secondo una stima approssimativa potrebbero costare fra 40 e 60 milioni di euro.