SCHEDA. In pochi anni il club è passato dal dilettantismo al consolidamento fra i pro', lanciando allenatori come Sannino, Tesser, Baroni e Stroppa. Eppure non sono mancate le beffe
(Nel video d'apertura l'inno ufficiale del Südtirol)
Nel 1974 a Bressanone venne fondata una squadra di quartiere, l’Sv Milland, dal quale sarebbe poi germogliata la più importante società della provincia altoatesina e di tutto il Trentino-Alto Adige quando, nell’estate del 1995, un gruppo di imprenditori locali decise di rilevare il club ribattezzandolo Fc Alto Adige/Südtirol. Il primo presidente del nuovo progetto fu l’architetto Hanns Huber, con il vulcanico Sepp Insam nel ruolo di direttore sportivo.
L'organigramma. Presidente del club dal 2009 è Walter Baumgartner, affiancato dal vice Johann Krapf e dall'amministratore delegato Dietmar Pfeifer. Il direttore sportivo è Luca Piazzi.
L'allenatore. Claudio Rastelli (Roma, 29 luglio 1962) è alla prima stagione sulla panchina del Südtirol, avendo sostituito lo scorso 8 ottobre l'esonerato Lorenzo D'Anna. Nel suo palmares spicca la promozione in Prima Divisione con il Feralpi Salò nel 2011.
(grazie ad Andrea Anselmi e Hannes Fischnaller)
LE 10 COSE DA SAPERE SUL SUDTIROL:
Nel 1974 a Bressanone venne fondata una squadra di quartiere, l’Sv Milland, dal quale sarebbe poi germogliata la più importante società della provincia altoatesina e di tutto il Trentino-Alto Adige quando, nell’estate del 1995, un gruppo di imprenditori locali decise di rilevare il club ribattezzandolo Fc Alto Adige/Südtirol. Il primo presidente del nuovo progetto fu l’architetto Hanns Huber, con il vulcanico Sepp Insam nel ruolo di direttore sportivo.
L'organigramma. Presidente del club dal 2009 è Walter Baumgartner, affiancato dal vice Johann Krapf e dall'amministratore delegato Dietmar Pfeifer. Il direttore sportivo è Luca Piazzi.
L'allenatore. Claudio Rastelli (Roma, 29 luglio 1962) è alla prima stagione sulla panchina del Südtirol, avendo sostituito lo scorso 8 ottobre l'esonerato Lorenzo D'Anna. Nel suo palmares spicca la promozione in Prima Divisione con il Feralpi Salò nel 2011.
(grazie ad Andrea Anselmi e Hannes Fischnaller)
LE 10 COSE DA SAPERE SUL SUDTIROL:
1995-96, una squadra imbattibile | La prima stagione vissuta con la denominazione Fc Alto Adige/Südtirol portò benissimo alla squadra che, nell'annata 1995-96, vinse il campionato di Promozione da imbattuta. E vinse anche quello successivo, in Eccellenza, con una sola sconfitta. Due anni, due promozioni, un solo ko. |
La prima volta fra i professionisti | Nel 2000 il Südtirol approda per la prima volta tra i professionisti: in panchina c'è Sannino al comando di una squadra che vince il Cnd trascinata da Joachim De Gasperi, Luca Lomi, dal fromboliere Vianello, dal portiere Rotoli e dall’altoatesino Schweiggl. |
Da Bressanone a Bolzano | Con la promozione fra i pro', il Südtirol si trasferisce da Bressanone (ma la squadra aveva giocato l'ultima stagione a Termeno) a Bolzano, iniziando ad utilizzare come impianto casalingo lo stadio Druso. |
Mai dire playoff | Dire playoff, per il Südtirol, al momento è parlare di un tabù. Fra C2 e Seconda, nel 2002 venne eliminato in semifinale dal Brescello, nel 2003 in finale dal Novara, nel 2004 sempre in finale dovette cedere alla Cremonese. Nel 2006 ko in semifinale con l'Ivrea. E la scorsa stagione, in Prima, ha perso i play off con il Carpi. |
Spareggi, pareggi, beffe | Nel 2002, nel 2003 e nel 2006 le eliminazioni subite da Brescello, Novara e Ivrea hanno avuto una costante beffarda: in tutti e tre i casi, il Südtirol è uscito dai play off senza perdere, ovvero dopo due pareggi sia all'andata che al ritorno, a causa della peggior posizione in classifica. Frustrante, non c'è che dire... |
2010-2011, una stagione sull'ottovolante | Nel campionato del debutto Prima, il club chiuse al 6° posto il girone d’andata, salvo scivolare ai play out nel ritorno. La retrocessione arrivò al 97’ da un fallo di reazione, a gioco fermo, del portiere Zomer che costa il gol della sconfitta su rigore con il Ravenna. Una retrocessione poi sanata da ripescaggio. |
Trampolino di lancio ai piedi delle Dolomiti | Tesser, Sannino, Baroni, Stroppa, Vecchi: il Südtirol ha rappresentato, negli ultimi anni, un vero e proprio trampolino di lancio per diversi allenatori che, dopo l'esperienza altoatesina, hanno scalato le categorie facendosi apprezzare in B e in A. |
Dal biancorosso all'azzurro | Michael Cia e Andrea Seculin sono i due giocatori che sono passati direttamente dal Südtirol alla Nazionale Under 21. Hanno invece vestito la maglia della Under 20 gli enfant du pays bolzanini Manuel Fischnaller, Michael Bacher e lo stesso Cia. |
Alla caccia del record | L'unica squadra della regione a giocare in B fu, nel 1947-48, l'Ac Bolzano, ma era una B a doppio girone, nulla a che vedere con quella attuale. Ecco perché il Südtirol sogna in futuro di diventare il primo club altoatesino nella B unica. |
Il bilinguismo perfetto | Il Südtirol può essere considerata la squadra più europea d'Italia, non foss'altro per il perfetto bilinguismo con cui viene gestita la quotidianità. L'ufficio stampa, il sito, i social network: italiano e tedesco, per comunicare tutto... con doppia precisione. Inno compreso. |