Napoli-Juve in 4 differenze: il loro divario si spiega così

Calcio
Juventus-Napoli, all'andata finì 3-0: a sbloccare il risultato ci pensò Llorente (Foto Getty)
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INFOGRAFICA. All'inizio della stagione erano le principali candidate per lo scudetto: a 8 giornate dalla fine i bianconeri hanno 20 punti di vantaggio in classifica. Cosa ha fatto la differenza? Lo Stadium, la difesa, gli scontri con le piccole e... Vidal

di Vanni Spinella

A 8 giornate dalla fine i numeri dicono che non è andata esattamente come Benitez si aspettava. Nessuna lotta-scudetto, la gara di ritorno con la Juventus serve soprattutto per tentare di riacciuffare la Roma, seconda. Detto che Higuain al primo anno in A il suo dovere l’ha fatto (Cavani è ormai un lontano ricordo) e che acquisti come Callejon e Mertens hanno convinto, cosa è mancato al Napoli in questa stagione per lottare alla pari con i bianconeri? E come si spiegano i 20 punti di differenza in classifica? La risposta in... 4 punti.



Più che casa, "fortino". La Juventus, allo Stadium, non ha concesso niente a nessuno: 15 vittorie consecutive (nuovo record appena stabilito), una media di 2,67 gol segnati a incontro. Diverso il discorso per il Napoli, che sul prato del San Paolo ha lasciato ben 14 punti (2 sconfitte e 4 pareggi).



Gli scudetti si vincono in difesa, ormai è cosa nota. Troppi, per puntare al titolo, i 32 gol subiti finora dalla squadra di Benitez. L’Inter dell’ex Mazzarri, per fare un esempio, ne ha presi 31, uno in meno. Ancora più significativo un altro dato: la Juve ha concentrato 4 delle 20 reti subite in una partita sola (la sconfitta, l’unica finora, con la Fiorentina), mantenendo in ben 16 casi la porta inviolata.



Consideriamo le ultime 5 in classifica (Chievo, Bologna, Livorno, Sassuolo, Catania): il Napoli le ha già affrontate tutte sia all’andata che al ritorno, pareggiando in ben 4 casi (contro Chievo e Sassuolo, addirittura, al San Paolo). Senza pietà i bianconeri, che hanno fatto 7 su 7 contro le "piccole" e nelle ultime giornate devono ancora incontrare Livorno, Bologna e Sassuolo.



Inutile girarci intorno. Quest’anno Hamsik non è stato all’altezza delle aspettative: l’infortunio, le ricadute e appena 6 gol all’attivo (non segna dal 2 novembre). Al contrario, le 11 reti di Vidal, oltre ad essere tante, sono anche molto pesanti: in 6 casi il cileno ha sbloccato la gara segnando il gol dell’1-0, in un altro ha realizzato quello del pareggio (1-1 contro l’Inter). Marekiaro invece è andato a segno solo contro le "piccole": doppiette a Bologna e Chievo, gol del 4-0 al Livorno, rete decisiva (2-1) contro il Catania.