Aversa Normanna, mitico 2008: storia di un trionfo tricolore
Calcio
STORIA. In quella stagione la squadra della provincia di Caserta conquistò la prima promozione in Lega Pro e lo Scudetto di Serie D, in finale contro la Fortitudo Cosenza a Tolentino. Ecco la storia di un anno da ricordare per i granata
di Roberto Brambilla
“E' stato un bellissimo periodo. Quella squadra era davvero una grande famiglia”. Mariano Arini, classe 1987, una delle rivelazioni dell'Avellino di Massimo Rastelli che sta lottando per i play off in Serie B, ricorda così le sue quattro stagioni all'Aversa Normanna. Un' avventura con i granata che iniziò nella stagione 2007-2008, quando per i campani arrivò la promozione dalla Serie D e lo scudetto di categoria. Ecco i suoi ricordi di quella cavalcata.
Aversa Normanna, un progetto ambizioso - “Arrivai a fine ritiro negli ultimi giorni di agosto – racconta Arini – ero svincolato dalla Primavera del Napoli e per me era la prima esperienza fuori dal settore giovanile”. “Non trovai però difficoltà – prosegue – c'era un bell'ambiente e la squadra mi accolse subito bene”. Mariano comincia a guadagnarsi spazio nella rosa, allenata da Luigi Boccolini. In autunno la squadra si mantiene con risultati alterni, guidata da giocatori di esperienza come gli attaccanti Ingenito e Sarli, nella parte alta della classifica nel girone H della Serie D. E per Mariano, nell'ottobre 2007 contro il Pomigliano in trasferta, arriva anche la prima rete. “Mi inserii su un pallone filtrante – racconta – e segnai di piatto con il portiere in uscita”.
Il cambio di allenatore e la cavalcata– Tra dicembre e gennaio l'Aversa mette insieme una serie di risultati deludenti e la dirigenza decide di esonerare Boccolini per chiamare Raffaele Sergio, ex centrocampista di Lazio e Fiorentina. E alla prima partita con il nuovo tecnico contro la capolista Barletta la svolta. “In quella partita vincemmo 2-0 in casa – racconta Arini – soffrimmo parecchio ma riuscimmo a segnare due volte con Sarli, lì capimmo che davvero ce la potevamo giocare con tutti”. “Dopo la vittoria mettemmo in fila – prosegue il centrocampista – 11 vittorie consecutive e dopo i tre punti contro l'Ischia ci trovammo in testa alla classifica con tre punti sul Barletta”. In quel filotto di vittorie contro la Viribus Unitis di Somma Vesuviana Arini segna anche la seconda rete in campionato. “Raccolsi un pallone saltellante dopo un corner – ricorda – lo stoppai, tirai forte e palla andò all'angolino alto”
L'apoteosi di Bitonto – L'appuntamento con la storia per l'Aversa Normanna è il 4 maggio 2008 in Puglia, contro una delle squadre migliori di quel campionato. Da mantenere c'era il punto di vantaggio sul Barletta “Ricordo una giornata caldissima – racconta Arini – moltissimi tifosi ci seguirono a Bitonto, tanto che sembrava di giocare in casa”. Una partita che sul campo ha poca storia. “Dominammo per 90 minuti – dice Arini – e al 22' stavamo 3-1 per noi grazie a due gol di Ingenito e alla fine fu 4-2 e ottenemmo la promozione”.
Tricolore a Tolentino – Dopo Bitonto, c'è da giocare per l'Aversa Normanna la poule scudetto, che serve per assegnare il titolo di campione d'Italia dilettanti. I granata, inseriti nel gruppo 3 con Isola Liri e Fortitudo Cosenza passano come migliore seconda e dopo una remuntada contro la Sangiustese (3-0 ad Aversa dopo 0-2 in trasferta) si giocano la finale contro il Cosenza in campo neutro a Tolentino nelle Marche. “Giocammo sotto il diluvio – ricorda Arini – ma già dopo 5 minuti eravamo in vantaggio e a fine primo tempo vincevamo 3-1”. Il risultato non cambierà più. L'Aversa Normanna è campione d'Italia di serie D. Per Arini sarà solo la prima stagione in granata. Rimarrà ad Aversa in Lega Pro, raggiungendo nel 2010-11 il 6° posto, miglior risultato di sempre.
“E' stato un bellissimo periodo. Quella squadra era davvero una grande famiglia”. Mariano Arini, classe 1987, una delle rivelazioni dell'Avellino di Massimo Rastelli che sta lottando per i play off in Serie B, ricorda così le sue quattro stagioni all'Aversa Normanna. Un' avventura con i granata che iniziò nella stagione 2007-2008, quando per i campani arrivò la promozione dalla Serie D e lo scudetto di categoria. Ecco i suoi ricordi di quella cavalcata.
Aversa Normanna, un progetto ambizioso - “Arrivai a fine ritiro negli ultimi giorni di agosto – racconta Arini – ero svincolato dalla Primavera del Napoli e per me era la prima esperienza fuori dal settore giovanile”. “Non trovai però difficoltà – prosegue – c'era un bell'ambiente e la squadra mi accolse subito bene”. Mariano comincia a guadagnarsi spazio nella rosa, allenata da Luigi Boccolini. In autunno la squadra si mantiene con risultati alterni, guidata da giocatori di esperienza come gli attaccanti Ingenito e Sarli, nella parte alta della classifica nel girone H della Serie D. E per Mariano, nell'ottobre 2007 contro il Pomigliano in trasferta, arriva anche la prima rete. “Mi inserii su un pallone filtrante – racconta – e segnai di piatto con il portiere in uscita”.
Il cambio di allenatore e la cavalcata– Tra dicembre e gennaio l'Aversa mette insieme una serie di risultati deludenti e la dirigenza decide di esonerare Boccolini per chiamare Raffaele Sergio, ex centrocampista di Lazio e Fiorentina. E alla prima partita con il nuovo tecnico contro la capolista Barletta la svolta. “In quella partita vincemmo 2-0 in casa – racconta Arini – soffrimmo parecchio ma riuscimmo a segnare due volte con Sarli, lì capimmo che davvero ce la potevamo giocare con tutti”. “Dopo la vittoria mettemmo in fila – prosegue il centrocampista – 11 vittorie consecutive e dopo i tre punti contro l'Ischia ci trovammo in testa alla classifica con tre punti sul Barletta”. In quel filotto di vittorie contro la Viribus Unitis di Somma Vesuviana Arini segna anche la seconda rete in campionato. “Raccolsi un pallone saltellante dopo un corner – ricorda – lo stoppai, tirai forte e palla andò all'angolino alto”
L'apoteosi di Bitonto – L'appuntamento con la storia per l'Aversa Normanna è il 4 maggio 2008 in Puglia, contro una delle squadre migliori di quel campionato. Da mantenere c'era il punto di vantaggio sul Barletta “Ricordo una giornata caldissima – racconta Arini – moltissimi tifosi ci seguirono a Bitonto, tanto che sembrava di giocare in casa”. Una partita che sul campo ha poca storia. “Dominammo per 90 minuti – dice Arini – e al 22' stavamo 3-1 per noi grazie a due gol di Ingenito e alla fine fu 4-2 e ottenemmo la promozione”.
Tricolore a Tolentino – Dopo Bitonto, c'è da giocare per l'Aversa Normanna la poule scudetto, che serve per assegnare il titolo di campione d'Italia dilettanti. I granata, inseriti nel gruppo 3 con Isola Liri e Fortitudo Cosenza passano come migliore seconda e dopo una remuntada contro la Sangiustese (3-0 ad Aversa dopo 0-2 in trasferta) si giocano la finale contro il Cosenza in campo neutro a Tolentino nelle Marche. “Giocammo sotto il diluvio – ricorda Arini – ma già dopo 5 minuti eravamo in vantaggio e a fine primo tempo vincevamo 3-1”. Il risultato non cambierà più. L'Aversa Normanna è campione d'Italia di serie D. Per Arini sarà solo la prima stagione in granata. Rimarrà ad Aversa in Lega Pro, raggiungendo nel 2010-11 il 6° posto, miglior risultato di sempre.