Callejón-Llorente, Napoli-Juve al ritmo di zarzuela
CalcioTra gli spagnoli in campo al San Paolo nel big match della 31.a giornata Calleti e il Re Leone sono i due che hanno sorpreso di più in questa stagione. Fisici e ruoli diversi, ma tanti gol (11). Il faccia a faccia tra due rivelazioni della Serie A
di Roberto Brambilla
Uno, minuto e scattante, l'altro, alto e possente, Fernando Llorente e Josè Maria Callejón, in campo nel big match di questa sera tra Napoli e Juventus al San Paolo, a prima vista di cose in comune non ne hanno molte. Tranne la nazionalità spagnola. Ma a parte fisico e ruolo, in questa stagione Llorente e Calleti, si sono assomigliati parecchio. Stesso numero di gol (11) e qualifica di pedine insostituibili per i rispettivi allenatori. Ecco il faccia a faccia, tutto iberico, tra Callejón e Llorente.
Calleti, il pupillo di Rafa che sa fare tutto – Primo acquisto del neoallenatore Benitez, il centrocampista offensivo spagnolo, classe 1987, cresciuto nel vivaio del Real Madrid, ha conquistato fin da subito il suo tecnico grazie alla sua duttilità e alla sua intelligenza tattica, unita alla capacità di saltare l'uomo e di inserirsi perfettamente negli spazi creati dai compagni di reparto, soprattutto dall'altro nuovo acquisto Higuain. Il risultato sono 29 partite giocate in campionato (out per squalifica solo contro il Sassuolo) e 11 gol, con una rete ogni 207 minuti.
Fernando, goleador e spalla di Tevez – Se Callejón ha convinto subito il suo tecnico, Llorente ci ha impiegato quasi due mesi, in cui per lo spagnolo non si sono sprecate critiche. Poi, dopo il gol (inutile) in Champions contro il Real Madrid, tutto è cominciato a "girare". Llorente ha raggiunto una buona condizione fisica, ha iniziato a segnare gol, anche pesanti (la prima marcatura nel 3-0 dell'andata contro il Napoli l'ha firmata lui) e si è calato perfettamente nei meccanismi del gioco della Juve di Conte. Reti, ma soprattutto corsa, sponde e assist (come quello di Livorno per Tevez), con i piedi educati a Lezama nella cantera dell'Athletic Bilbao.
Callejón, l'uomo dell'ultimo quarto d'ora e le zuccate di Llorente – 22 gol in due, fatti in tutte le maniere. Il centrocampista offensivo del Napoli ne ha segnati 7 con il destro, 3 con il sinistro, 1 di testa, mentre il Re Leone, grazie anche ai suoi 195 cm, predilige il colpo di testa. 6 sue reti infatti sono arrivate con una zuccata e 5 con il piede forte, il destro. Anche Callejón ha una sua particolarità. Quella di aver segnato 5 volte su 11 nell'ultima parte di partita, tra il 75' e il 90', come è accaduto per esempio con la Roma.
Una stagione da incorniciare ma niente Mondiali – Due giocatori, gli spagnoli Callejón e Llorente, che però in Brasile non ci andranno, a meno di colpi di scena improvvisi. Il giocatore del Napoli non è mai stato convocato dal ct Del Bosque, mentre le ultime scelte di Don Vicente hanno fatto capire che l'attaccante della Juventus dovrebbe non rientrare tra i 23 in lista per la rassegna iridata.
José Maria e Fernando, goleador anti-divi – Una stagione da stella ma nessun atteggiamento fuori dalle righe. Entrambi timidi e riservati in pubblico, Callejón e Llorente non amano stare sotto i riflettori fuori dal campo. Nessun atteggiamento da bad boy e nessuna voce di gossip, al massimo qualche tenerezza familiare. Come quella di Callejón che recentemente ha confessato di sentire la mancanza del fratello gemello Juan Miguel, anche lui calciatore che gioca in Bolivia.
Uno, minuto e scattante, l'altro, alto e possente, Fernando Llorente e Josè Maria Callejón, in campo nel big match di questa sera tra Napoli e Juventus al San Paolo, a prima vista di cose in comune non ne hanno molte. Tranne la nazionalità spagnola. Ma a parte fisico e ruolo, in questa stagione Llorente e Calleti, si sono assomigliati parecchio. Stesso numero di gol (11) e qualifica di pedine insostituibili per i rispettivi allenatori. Ecco il faccia a faccia, tutto iberico, tra Callejón e Llorente.
Calleti, il pupillo di Rafa che sa fare tutto – Primo acquisto del neoallenatore Benitez, il centrocampista offensivo spagnolo, classe 1987, cresciuto nel vivaio del Real Madrid, ha conquistato fin da subito il suo tecnico grazie alla sua duttilità e alla sua intelligenza tattica, unita alla capacità di saltare l'uomo e di inserirsi perfettamente negli spazi creati dai compagni di reparto, soprattutto dall'altro nuovo acquisto Higuain. Il risultato sono 29 partite giocate in campionato (out per squalifica solo contro il Sassuolo) e 11 gol, con una rete ogni 207 minuti.
Fernando, goleador e spalla di Tevez – Se Callejón ha convinto subito il suo tecnico, Llorente ci ha impiegato quasi due mesi, in cui per lo spagnolo non si sono sprecate critiche. Poi, dopo il gol (inutile) in Champions contro il Real Madrid, tutto è cominciato a "girare". Llorente ha raggiunto una buona condizione fisica, ha iniziato a segnare gol, anche pesanti (la prima marcatura nel 3-0 dell'andata contro il Napoli l'ha firmata lui) e si è calato perfettamente nei meccanismi del gioco della Juve di Conte. Reti, ma soprattutto corsa, sponde e assist (come quello di Livorno per Tevez), con i piedi educati a Lezama nella cantera dell'Athletic Bilbao.
Callejón, l'uomo dell'ultimo quarto d'ora e le zuccate di Llorente – 22 gol in due, fatti in tutte le maniere. Il centrocampista offensivo del Napoli ne ha segnati 7 con il destro, 3 con il sinistro, 1 di testa, mentre il Re Leone, grazie anche ai suoi 195 cm, predilige il colpo di testa. 6 sue reti infatti sono arrivate con una zuccata e 5 con il piede forte, il destro. Anche Callejón ha una sua particolarità. Quella di aver segnato 5 volte su 11 nell'ultima parte di partita, tra il 75' e il 90', come è accaduto per esempio con la Roma.
Età | Minuti giocati | Gol | Media gol | |
Callejón | 27 | 2280 | 11 | 207' |
Llorente | 29 | 1924 | 11 | 175' |
Una stagione da incorniciare ma niente Mondiali – Due giocatori, gli spagnoli Callejón e Llorente, che però in Brasile non ci andranno, a meno di colpi di scena improvvisi. Il giocatore del Napoli non è mai stato convocato dal ct Del Bosque, mentre le ultime scelte di Don Vicente hanno fatto capire che l'attaccante della Juventus dovrebbe non rientrare tra i 23 in lista per la rassegna iridata.
José Maria e Fernando, goleador anti-divi – Una stagione da stella ma nessun atteggiamento fuori dalle righe. Entrambi timidi e riservati in pubblico, Callejón e Llorente non amano stare sotto i riflettori fuori dal campo. Nessun atteggiamento da bad boy e nessuna voce di gossip, al massimo qualche tenerezza familiare. Come quella di Callejón che recentemente ha confessato di sentire la mancanza del fratello gemello Juan Miguel, anche lui calciatore che gioca in Bolivia.