Dai calzini rossi a Maradona: 10 cose da sapere sul Picchio

Calcio
Lo stemma dell'Ascoli

SCHEDA. I bianconeri ogni anno, nella gara più vicina alla data della scomparsa, ricordano il Presidentissimo, Costantino Rozzi, indossando l'indumento che più lo caratterizzava. Al Del Duca, inoltre, ha giocato anche il fratello del Pibe de Oro

(Con la collaborazione di Valeria Lolli; in apertura l'inno dell'Ascoli cantato dai giocatori bianconeri)

Oltre 100 anni di storia, 16 stagioni in Serie A e 18 in B. L'Ascoli è una delle realtà più antiche del calcio italiano. Il suo momento di massimo splendore l'ha vissuto tra gli anni '70 e gli '80, quando la società era guidata da Costantino Rozzi. In quel periodo i bianconeri, oltre ad approdare nella massima serie, sono riusciti a vincere anche una Mitropa Cup (1986-'87).

L'Ascoli è arrivato per la prima volta in Serie A alla fine della stagione 1973-'74 con un giovanissimo Carletto Mazzone in panchina. L'ultima apparizione è stata nel 2005-'06.

La società è nuova di zecca, visto che è stata rifondata lo scorso febbraio dall'imprenditore italo-canadese Francesco Bellini, che ne è divenuto presidente. Nel ruolo di amministratore delegato è arrivato Gianni Lovato, ex giornalista di Tuttosport. L'attuale denominazione della società marchigiana è Ascoli Picchio F.C. 1898. Nel campionato in corso, sulla panchina bianconera si sono avvicendati tre allenatori. La stagione l'ha iniziata Rosario Pergolizzi. Poi è arrivato Bruno Giordano e, dopo di lui, Flavio Destro, papà di Mattia, attaccante della Roma.


10 cose da sapere sull'Ascoli.

1) Tutto comincia nel 1898 E' l'anno di fondazione della società. L'Ascoli è una delle più antiche squadre d'Italia.
2) Il picchio E’ il simbolo dell’Ascoli: secondo un’antichissima tradizione greco-romana, il popolo dei  Sabini attraversò l’Appennino seguendo un totem, un animale guida identificato nel “picchio”, di cui venivano interpretati i movimenti e i comportamenti per trarne indicazioni sulla direzione del viaggio. Si narra che il Picchio si posò sul loro vessillo guidandoli nel Piceno.
3) Lo stadio L'Ascoli gioca al "Cino e Lillo Del Duca". I lavori di costruzione iniziarono nel 1955 e l'inaugurazione avvenne nel 1962. Può contenere circa 20.000 spettatori ed è intitolato ai due fratelli Del Duca, editori piceni. Cino Del Duca, nel 1955, divenne Presidente onorario della società.
4) Il 16 marzo 1994 E' la data della storica finale del Torneo Anglo-Italiano: l'Ascoli fu sconfitto 2-1 dal Notts County a Wembley.
5) Il 9 giugno 1974 L'Ascoli viene promosso per la prima volta in Serie A.
6) Ascoli festeggia la Mitropa Cup Nella stagione 1986-87 l'Ascoli si classifica 12^ in Serie A e vince la Mitropa Cup contro il Bohemians Praga.
7) I calzettoni rossi In onore di Costantino Rozzi, nella partita di campionato più vicina al 18 dicembre, giorno della sua morte, la squadra indossa i calzettoni rossi, particolare che caratterizzava lo scaramantico Presidentissimo.
8) Una squadra, tre inni L’Ascoli ha tre inni ufficiali: quello di Enzo Titta è il più antico e viene mandato a fine partita solo se l’Ascoli ha vinto; “Ascoli sei grande” dei Well’s Fargo è degli anni ’80 e “Cuore bianconero” dei Nerkias è il più recente.
9) Tifosi vip In questa categoria, il più famoso ed appassionato è Neri Marcorè che, non appena è libero dal lavoro, torna ad Ascoli per seguire le gare dei bianconeri.
10) Maradona idolo del "Del Duca" Ovviamente non si tratta di Diego Armando, ma di Hugo, suo fratello. La sua parentesi in bianconero è stata poco esaltante: una stagione, 13 gare, 0 gol.