L'imbattibile Perugia del '78-'79, un record amaro

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LA STORIA. Nella stagione in cui il Milan vinse lo scudetto della "stella", gli umbri furono la prima italiana a chiudere un campionato di A senza ko. Il segreto? "Sabato, prima della partita, si giocava a nascondino"

di Matteo Veronese

Chiudere una stagione da imbattuti, con 11 vittorie, 19 pareggi e la miglior difesa del campionato. Juventus e Inter? Rispettivamente quattro e cinque punti dietro. Attacchi guidati da Bettega e Altobelli, per non parlare di Paolo Rossi al Vicenza, ben distanziate in classifica. Ci si aspetterebbero caroselli per le strade, e invece lassù, a festeggiare lo scudetto e la "stella", c'è il Milan.

Un record "amaro" - Il Perugia della stagione 1978-1979 ce lo racconta Renzo Luchini, oggi massofisioterapista degli umbri con un bagaglio di esperienza e aneddoti non indifferente: "Venivamo da una stagione triste, con la scomparsa di Curi cui era stato intitolato lo stadio. Eravamo una bella squadra ma chi pensava di arrivare lì? Il sabato sera, in ritiro, i ragazzi giocavano a nascondino, eravamo una banda di spensierati". Il Perugia guidato in panchina da Ilario Castagner infila risultati utili e i giornali iniziano a parlare di "Perugia dei Miracoli", mantenendo l'imbattibilità per tutto il campionato e stabilendo un record pareggiato poi da Milan (1991-1992) e Juventus (2011-2012). Il Milan viaggia però ad un altro ritmo, prende la testa della classifica alla fine del girona d'andata e non la molla più. "Noi avevamo dei bei giocatori" continua Luchini "c'erano il capitano Frosio e Ceccarini, il Tigre per come ringhiava in campo, e in porta avevamo Malizia. Non a caso la nostra fu la difesa meno battuta del campionato. Anche davanti ci facevamo rispettare, i bomber erano Bagni e Speggiorin".

Il travaglio e la rinascita
- Dagli anni '80 in poi il Perugia ha vissuto sulle montagne russe: dalla retrocessione in C2 alla promozione pochi anni dopo, fino alla conquista della Coppa Intertoto nel 2003, una delle 11 squadre italiane ad aver conquistato una competizione UEFA. Poi nuovi fallimenti e retrocessioni, fino alla definitiva rinascita nel 2010. Dalla Lega Pro Seconda divisione alla Prima, fino ai playoff per la B, sfumata contro il Pisa.

La stagione in corso
- Con l'avvento di Santopadre come Amministratore Unico e l'arrivo in panchina dell'ex Grifo Camplone, il Perugia sta vivendo un'altra stagione ad altissimi livelli. Dopo una fase centrale difficoltosa, l'obiettivo ormai chiaro è la promozione diretta in serie cadetta, distante ormai solamente 180 minuti. La città, con due "sold out" consecutivi al Curi, ci crede. La rosa è ampia e valida: la difesa è retta dall'esperienza di Koprivec tra i pali e di capitan Comotto, l'attacco è tra i migliori del campionato grazie ai gol di Umberto Eusepi, capocannoniere della squadra con 13 centri, e Fabio Mazzeo.