"Dalla a me", anche Zanetti diventa rapper per Mario Riso

Calcio

L'INTERVISTA. Il batterista dei Rezophonic ha coinvolto il capitano dell'Inter nel suo ultimo progetto benefico contro gli sprechi. Un rap cui hanno partecipato anche Rocco Siffredi e Materazzi. Grande tifoso nerazzurro: "Moratti è unico"

di Anna Maria Di Luca

Mario Riso, batterista da sempre impegnato nel sociale, ha presentato il singolo Dalla a me (io sicuramente non la spreco), che sarà contenuto nel suo nuovo album "Rezophonic III". Si tratta di un lavoro corale, come i precedenti, che coinvolge personaggi dello spettacolo e dello sport a scopo benefico.

Dalla a me (io sicuramente non la spreco) è il singolo dell'ultimo progetto Rezophonic che esce a Maggio, a cosa si riferisce?
"Allo spreco. Possiamo contribuire ad una buona causa donando soldi, ma anche evitando sprechi. Chiedere donazioni in un momento economicamente difficile per tutti può pesare. Sensibilizzare a non sprecare, che sia cibo, soldi, tempo o emozioni, è una chiave in cui credo. Il primo disco Rezophonic vedeva come tematica principale l'Africa e la scarsità di risorse idriche in alcune zone del mondo. Il secondo lo abbiamo focalizzato ancora sull’acqua perché la vita è nell’acqua. Anche quest’ultimo lavoro si prende cura del progetto idrico di AMREF . Sino ad oggi con AMREF, Rezophonic ha realizzato in Africa 158 pozzi d'acqua, 15 cisterne, 3 scuole. Tutti i pozzi portano il nome di chi ha contribuito".
Per citarne qualcuno?
"C’è il pozzo Fabio Cannavaro e quello intitolato al Novara Calcio del 2011, tutta la squadra fece donazioni. Ed anche quello di Massimo Paci, difensore centrale del Brescia. Paci suona la chitarra ed ha fatto tournée con noi".
Il progetto prevede da sempre il coinvolgimento di artisti e sportivi, come hai scelto i protagonisti di Dalla a me?
"Volevo essere incisivo, puntare dritto al cuore, avevo in mente le strofe della canzone, mi è venuto naturale associarle ai professionisti che vedete nel video: sono tutti amici e ne sono stati tutti entusiasti. Non si butta via l’emozione di una vittoria, chiunque sia a vincere, e chi meglio di Fabio Caressa poteva “gridarla”. Un verbo che solitamente ha una accezione negativa ma gridare per una vittoria diventa liberatorio. Non si può sprecare un Mondiale, Materazzi mi sembrava perfetto, così come Zanetti per identificare chi non ha paura. Volevo che il messaggio venisse valorizzato dalla storia del personaggio: un confronto di idee va valorizzato e allora chi meglio di Ilaria d’Amico per rapparlo".
Rappare, appunto... chi è stato il più bravo?
"Fabio Caressa ha i tempi e l’intonazione giusta: è una macchina da guerra, è riuscito a fare la stessa frase con interpretazioni diverse per ben dieci volte. Per la D’Amico avevo pensato ad una sola frase, invece lei ne ha volute interpretare di più, cimentandosi su testi diversi. Ha dimostrato appartenenza alla causa e pur sapendo di avere una voce timbrica particolare si è messa in gioco. Marco Materazzi, che in campo è sempre stato un guerriero, se lo metti in un contesto diverso si rivela un ragazzo estremamente timido, e nel video si capisce. Zanetti è un attore nato, cosi come Alessandro Borghese".
Per curiosità, nel video indossi una maglietta con la scritta Sky Arte Hd
"Sono un fan scatenato di Sky Arte, la maglietta me la sono stampata da solo perché finalmente ho trovato il canale che sa davvero trattare l'arte e la musica in televisione".
Con Zanetti e Materazzi l'Inter è ben rappresentata in Dalla a me
"Sì, sono interista. Credo che per l’Inter sia una vera ripartenza. Le ripartenze sono sempre faticose, la ricostruzione richiede tempo. Moratti è nel cuore di tutti. Non dimenticherò mai quando mi ha invitato alla finale di Champions a Madrid. Che giornata, erano i tempi del triplete".
Thohir?
"Condivido le scelte, penso sia l’imprenditore giusto per il mondo del calcio. Mi dispiacerebbe solo che nella logica della ricostruzione appena iniziata venissero sacrificati uomini e storie, e che non rimanesse spazio per la riconoscenza. Uno come Zanetti può rischiare. Con Moratti non sarebbe successo".
Chiudiamo su Mazzarri
"Come tifoso dell’Inter non lo condivido sempre".