105 anni e non sentirli: 10 cose da sapere sul Pisa
Calcio
SCHEDA. I toscani sono stati fondati nell'aprile del 1909 da un gruppo di studenti universitari. Hanno anche giocato una finale scudetto nel 1921, disputando in tutto 7 campionati in serie A. In maglia nerazzurra Dunga, Tardelli, Simeone...
Il Pisa Sporting Club fu fondato nell'aprile del 1909 da un gruppo di studenti universitari. I colori sociali, inizialmente biancorossi (gli stessi del gonfalone cittadino), divennero definitivamente nerazzurri l'anno successivo in onore dell'Internazionale scudettata. Lo stadio "Arena Garibaldi" fu ufficialmente inaugurato il 26 ottobre 1919.
Nella sua storia hanno disputato anche una finale valida per lo scudetto, nella stagione 1920-21, contro la plurititolata Pro Vercelli. Si giocò a Torino, tra le proteste dei toscani guidati dall'ungherese Ging, e i piemontesi si imposero per 2-1. Dopo anni passati nelle serie inferiori arriva la sospirata promozione in A, la prima in un campionato a girone unico, nel 1967-68, ma durò soltanto un anno.
Con l'avvento di Romeo Anconetani, nel 1978, il Pisa risalì dalla C e in 4 stagioni si ripresentò tra le big. In totale disputerà sei volte la massima serie riuscendo soltanto in due casi a centrare la salvezza: stagione 1982-83 (miglior piazzamento di sempre, 11°, allenatore Vinicio) e 1987-88 (con Beppe Materazzi in panchina). Seguirà un periodo molto tormentato, con ben due fallimenti, nel 1994 e nel 2009. Attualmente il Pisa del neo presidente Carlo Battini, che milita in Prima divisione, ha preso la denominazione "Associazione Calcio" che fu utilizzata durante il ventennio fascista in sostituzione della storica denominazione Sporting Club ritenuta allora troppo anglofona.
LE 10 COSE DA SAPERE SUL PISA
(Un ringraziamento speciale a Riccardo Silvestri per la sua preziosissima collaborazione)
Nella sua storia hanno disputato anche una finale valida per lo scudetto, nella stagione 1920-21, contro la plurititolata Pro Vercelli. Si giocò a Torino, tra le proteste dei toscani guidati dall'ungherese Ging, e i piemontesi si imposero per 2-1. Dopo anni passati nelle serie inferiori arriva la sospirata promozione in A, la prima in un campionato a girone unico, nel 1967-68, ma durò soltanto un anno.
Con l'avvento di Romeo Anconetani, nel 1978, il Pisa risalì dalla C e in 4 stagioni si ripresentò tra le big. In totale disputerà sei volte la massima serie riuscendo soltanto in due casi a centrare la salvezza: stagione 1982-83 (miglior piazzamento di sempre, 11°, allenatore Vinicio) e 1987-88 (con Beppe Materazzi in panchina). Seguirà un periodo molto tormentato, con ben due fallimenti, nel 1994 e nel 2009. Attualmente il Pisa del neo presidente Carlo Battini, che milita in Prima divisione, ha preso la denominazione "Associazione Calcio" che fu utilizzata durante il ventennio fascista in sostituzione della storica denominazione Sporting Club ritenuta allora troppo anglofona.
LE 10 COSE DA SAPERE SUL PISA
1. L'Arena Garibaldi | Il 9 dicembre del 2001 il Comune di Pisa ha intitolato lo stadio anche a Romeo Anconetani. La gradinata è dedicata a Gianluca Signorini, pisano di nascita e protagonista del primo ritorno tra i professionisti del Pisa dopo il fallimento del 1994. |
2. Campionissimi | Sono diversi gli ex nerazzurri che hanno indossato la maglia della Nazionale, e due diventeranno campioni del Mondo: Marco Tardelli (Spagna '82) e Carlos Dunga (Usa '94). Campione d'Europa nel '92 e capocannoniere del torneo il danese Henrik Larsen. |
3. Mitropa Cup | Il Pisa l'ha vinta due volte. La prima nel 1985-86 sotto la guida di Vincenzo Guerini, superando in finale gli ungheresi del Debrecen 2-0 (reti di Colantuono e Kieft). L'altra un paio d'anni più tardi, con Beppe Materazzi in panca, grazie al successo per 3-0 ancora ai danni di una squadra ungherese, il Vàci Izzó (gol di Cecconi, Sclosa e Bernazzani). |
4. Coppa Italia | Il miglior piazzamento dei nerazzurri nella storia della coppa nazionale è una semifinale raggiunta nel 1988-89, quando il Napoli di Maradona infranse i sogni dei ragazzi allenati da Bruno Bolchi (0-2 all'Arena, 0-1 al San Paolo). Non scappò invece la Coppa Italia di C nel 1999-2000, con Francesco D'Arrigo al timone. |
5. Primato | Nella storia del Pisa Stefano Cuoghi è l'unico ad aver vinto un campionato sia da calciatore (serie B 1986-87 e 1989-90) che da tecnico (serie D 2009-10) |
6. Pronto, chi gioca? | Anconetani fu un pioniere anche dal punto di vista mediatico. Protagonista della trasmissione "Parliamo con Romeo", su 50 Canale, attraverso cui rispondeva in diretta alle telefonate dei tifosi, spesso istituendo veri e propri giochi a premi. Tra i programmi più seguiti sulle tivù private toscane. |
7. Talent scout | Il "presidentissimo" contribuì a lanciare calciatori e allenatori. Tra gli altri Christian Vieri, José Chamot, Roberto Muzzi, Odoacre Chierico, il tecnico Mircea Lucescu. Roma e Torino prenderanno dal Pisa Klaus Berggreen e Wim Kieft per 4 e 5 miliardi, Anconetani li aveva acquistati per 260 e 760 milioni. |
8. Il "derby dell'utopia" | Nel '91 Anconetani ebbe l'idea di fondere Pisa e Livorno, scegliendo già anche il nome della società: Pisorno. La squadra avrebbe giocato a metà strada tra le due città "nemiche", in uno stadio nuovo zecca da 40mila posti con ristoranti e centri commerciali. Ma i tifosi non furono d'accordo... e non se ne fece più nulla. |
9. El Cholo | In maglia nerazzurra ha fatto l'esordio in serie A Diego Pablo Simeone, due stagioni e 55 presenze, condite da 6 reti, tra il '90 e il '92. Però le squadre italiane più blasonate se lo faranno scappare, in Spagna... |
10. Fratellanze | Nella squadra attuale, infine, gioca Giuseppe Giovinco, fratello dello juventino Sebastian, seconda punta anche lui. Più alto di Seba, 3 centimetri in più, 1,67 contro 1,64. |
(Un ringraziamento speciale a Riccardo Silvestri per la sua preziosissima collaborazione)