Da Korablin ai Mazzola, 10 cose da sapere sul Venezia

Calcio
Il logo ufficiale dell'Unione Venezia, recentemente modificato, porta i tre colori della squadra e il Leone di San Marco, simbolo della città
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SCHEDA. La società arancioneroverde che gioca nel girone A delle Lega Pro Prima Divisione ha una storia gloriosa. Tra A, B e una Coppa Italia vinta nella stagione 1940-1941, i lagunari in pillole

Il Foot Ball Club Unione Venezia, nato nel 1907 e rifondato con questo nome nel 2009, milita nel girone A della Lega Pro Prima Divisione, dopo aver vinto nella stagione 2012-2013 la finale dei play off contro il Monza. Una società che ha militato 13 volte in Serie A e che dispute le partite in casa nel secondo stadio più vecchio delle serie professionistiche. Ecco quello che dovete sapere sui veneti.

Il presidente - Nel 2011, a due anni dalla rifondazione dopo il fallimento, la società arancioneroverde è stata rilevata dall'imprenditore e politico russo Yuri Korablin (primo presidente russo di una società di calcio professionistico italiana). Già fondatore e presidente in patria della squadra di basket Khimki BC (dove ha allenato anche Sergio Scariolo) e del Fk Khimki, il 54enne russo ha creato tre anni la Venice Football Academy che controlla la squadra veneta.

L'allenatore -A guidare in panchina l'Unione Venezia c'è dall'agosto 2013 Alessandro Dal Canto. 39 anni, tra il 1996 e il 2000 era uno dei pilastri del Venezia che militava in Serie A. Dopo il ritiro ha guidato il Padova a sfiorare la Serie A e il Vicenza.

10 cose da sapere sull'Unione Venezia

Un secolo (e più) di vita e tanti nomi Il Foot Ball Club Unione Venezia nasce come Venezia Football Club nel 1907. Nel 1919 cambia nome in Associazione Calcio Venezia e nel 1987 per la fusione con il Mestre diventa VeneziaMestre. Due anni dopo, riassunse la denominazione di Associazione Calcio Venezia 1907 che mantenne fino al fallimento avvenuto nel 2005. Dopo il fallimento avvenuto nel 2005 viene fondata la Società Sportiva Calcio Venezia che a sua volta lascia il posto nel 2009 a una società con l'attuale dicitura.
Penzo, memoria storica del Venezia Con molti cambi di nome una delle certezze per i tifosi è il Pier Luigi Penzo, lo stadio in cui dal 1913 ( il secondo più vecchio dopo il Ferraris di Genova) i lagunari disputano le loro partite casalinghe. Capienza circa 7500 spettatori e una particolarità: ci si può arrivare solo a piedi o in barca. Nel futuro del Venezia c'è però un nuovo impianto, che dovrebbe sorgere sui terreni opzionati a marzo 2014 dal presidente Korablin. L'esigenza di una nuova casa dovuta anche ai problemi di inagibilità del Penzo che ha costretto l'Unione a emigrare per alcune partite a Portogruaro nella primavera 2013.
Venezia e' mille colori La maglia attuale dell'Unione Venezia è arancio-nero-verde. Il nero verde fu già adottato nei primi anni di vita del club (anche se la divisa originale era rossoblù come quella del Genoa e per qualche anno fu utilizzato il granata del Gonfalone della Città) e l'arancio che fu introdotto con la fusione nel 1987 con il Mestre. Lo stemma della società, oltre al nome e ai colori sociali porta al centro il Leone simbolo di Venezia e della Repubblica Serenissima.
13 stagioni in A e quella Coppa Italia... Da quando esiste il girone unico (1929-1930) la società lagunare ha militato 33 stagioni in Serie B, 21 in terza serie (C unica o C1) e 6 anche in D, dove nel 2011-2012 ha anche conquistato lo scudetto di categoria. 13 volte il Venezia ha invece giocato nel massimo campionato, con l'ultima apparizione nel 2001-2002. Il miglior piazzamento della storia è stato il terzo posto della stagione 1941-1942. L'anno prima i lagunari avevano conquistato la Coppa Italia battendo in finale la Roma (3-3, 1-0). A guidare i veneti Ezio Loik e Valentino Mazzola, futuri cardini del Grande Torino.
Grossi il più presente, Pernigo il più prolifico Nella storia del Venezia due sono i nomi da non dimenticare, numeri alla mano. Quello di Gianni Grossi, il giocatore che ha vestito tra 1960 e il 1969 più volte la casacca allora nero-verde (269 presenze) e di Francesco Pernigo, 70 gol con il Venezia a cavallo tra anni Trenta e Quaranta.
Famosi in Laguna Nella centenaria storia del Venezia hanno vestito la casacca arancioneroverde molti giocatori di livello. Attaccanti come la coppia Loik-Mazzola, Filippo Maniero (54 gol con il Venezia), l'enfant du pays Paolo Poggi, i nazionali Christian Vieri e Marco Delvecchio, Stefano Bettarini, e soprattutto Alvaro Recoba, prestato dall'Inter per la seconda parte della stagione 1998-1999 e uno degli artefici di quella salvezza in rimonta. Senza dimenticare Ferruccio Mazzola, figlio di Valentino e fratello di Sandro, in Laguna tra il 1965 e il 1967 e Amantino Mancini, arrivato in prestito dalla Roma nel gennaio 2003 e rimasto per sei mesi senza lasciare il segno.
Milan, quanti ricordi Alla società rossonera sono legati tre ricordi agrodolci della storia del Venezia. Nel 1961-1962 i veneti, appena saliti dalla B si tolsero la soddisfazione di battere 2-1 in casa i lombardi di Nereo Rocco, avviato verso la conquista dello scudetto. L'anno successivo, il Venezia battè di nuovo al Penzo il Milan, ma il successo venne annullato per una bottiglia che colpì il rossonero Mario David. Due a zero a tavolino e prima applicazione in Italia della regola della responsabilità oggettiva. Quasi 40 anni dopo, nel 1999-2000, un giocatore del Venezia entrerà nella storia ancora contro il Milan. Il difensore Fabio Bilica, subentrato al portiere espulso neutralizzò un rigore di Andriy Shevchenko.
Prandelli, Zaccheroni, Spalletti, a Venezia per la gavetta Dalla Laguna sono passati molti allenatori che in seguito hanno fatto successo in Serie A e in Europa. Come l'attuale ct Cesare Prandelli che riportò i veneti in A nel 2000-2001, il selezionatore del Giappone Alberto Zaccheroni, in panchina per la storica promozione in B nel 1990-1991 e tanti altri, Beppe Iachini, Giampiero Ventura, Luciano Spalletti e Walter Novellino, con cui i lagunari vissero un biennio in serie A tra il 1997 e il 1999. Senza dimenticare Sandro Puppo, in panchina per due brevi periodi tra anni Cinquanta e Sessanta e primo tecnico italiano a vincere un titolo nazionale all'estero. Tra chi si è fatto le ossa a Venezia anche Giuseppe Marotta, ora alla Juventus e direttore generale tra il 1995 e il 2000.
Zamparini e il primo esonero Un nome legato alla storia del Venezia è quello dell'attuale presidente del Palermo. L'imprenditore friulano fu presidente dal 1987 al 2002. E nel 1988 qui iniziò la sua carriera di "mangiallenatori", esonerando Aldo Cerantola dopo quattro sconfitte in quel campionato di C1.
L'esodo di Cesena Il 16 Giugno 1991, oltre seimila tifosi trascinano in B il Venezia dopo ben 23 anni di Serie C nello spareggio vinto 2-1 sul neutro di Cesena contro il Como.