Pirlo "the Punisher": le punizioni l'arma in più della Juve
CalcioVIDEO. Le invenzioni di Tevez, i colpi di testa di Llorente, le saette di Pogba. E poi, tra le soluzioni di cui dispongono i bianconeri, ci sono i calci piazzati. Lo specialista della casa ne ha trasformati 6 in stagione, di cui 4 in campionato decisivi
di Vanni Spinella
Foglia morta o bolide “vivissimo”, sopra o sotto la barriera, con le tre dita o con tutte e cinque. Sembra proprio che per lui non faccia alcuna differenza. Ed è questo, probabilmente, che manda ai matti i portieri avversari: da una punizione di Pirlo non sai mai cosa aspettarti. Ecco perché, tra le "armi" di questa Juventus, non bisogna scordare i calci piazzati.
Sei quelli realizzati da Pirlo in tutta la stagione, di cui 4 in campionato dal peso specifico enorme. Lo scudetto della Signora è stato costruito anche così.
Lo specialista inizia "punendo" i suoi ex-compagni del Milan alla 7.a giornata. Muntari in gol dopo 20 secondi, Pirlo raddrizza la partita dopo un quarto d'ora. La Juventus vincerà 3-2 restando in scia alla Roma, in vetta a punteggio pieno. Abbiati nella circostanza non è impeccabile, ma come dargli torto: tra i portieri è quello che forse conosce meglio Pirlo e dunque sa che non è possibile battezzare un angolo.
Tre giornate dopo tocca al Catania. La palla quasi sfiorata, un tocco lieve, quanto basta a farle scavalcare la barriera e a farla ricadere in porta. Non è la classica punizione all'incrocio dei pali, ma valla a prendere... E' il gol del 2-0, finirà 4-0. La Roma è sempre avanti, ma la Juve non molla.
Passano 10 giorni e Pirlo si ripete, nell'occasione più importante. Scontro diretto con il Napoli (le due squadre sono a pari punti, a -3 dalla Roma): la mattonella è all'incirca la stessa del gol al Catania (un po' più distante, ma sempre sul centrodestra), cambia la modalità di esecuzione. Con qualche metro in più a disposizione, Pirlo calcia quasi di collo, "alla Cristiano Ronaldo", dando alla palla una traiettoria che non lascia scampo a Reina. Barriera scavalcata, pallone che piomba giù sotto il sette. Napoli steso 3-0.
La classica punizione "da manuale del calcio" è quella che Pirlo riserva al Genoa. 28.a giornata, la squadra di Gasperini sta imponendo lo 0-0 alla Juventus che viene da 4 vittorie consecutive. Ha persino l'occasione di sgambettare la Signora, ma Buffon para un rigore a Calaiò. Quando manca 1' al 90° sale in cattedra il Professore. Punizione per la Juventus da una posizione in cui generazioni di fenomeni - da Platini a Baggio a Del Piero - si sono leccati i baffi. Pirlo apre il manuale alla pagina giusta e pennella a giro all'incrocio dei pali. Un classico che non stufa mai.
Se non fosse stato per il Benfica, poi, saremmo qui a raccontare come le punizioni di Pirlo siano state determinanti anche in Europa. Fiorentina e Lione sono le altre due vittime del centrocampista bianconero, che con 6 centri stagionali su punizione precede Yaya Tourè e Cristiano Ronaldo (a 5), Eriksen, Ibra e Balotelli (a 4) nella classifica degli specialisti 2013/2014. Giusto per dare un saggio dei mille modi in cui Pirlo può calciare, ecco gli altri due capolavori: pura potenza sul palo del portiere contro i viola, a giro e a spiovere contro i francesi. Anche se lo conosci, non lo eviti.
Foglia morta o bolide “vivissimo”, sopra o sotto la barriera, con le tre dita o con tutte e cinque. Sembra proprio che per lui non faccia alcuna differenza. Ed è questo, probabilmente, che manda ai matti i portieri avversari: da una punizione di Pirlo non sai mai cosa aspettarti. Ecco perché, tra le "armi" di questa Juventus, non bisogna scordare i calci piazzati.
Sei quelli realizzati da Pirlo in tutta la stagione, di cui 4 in campionato dal peso specifico enorme. Lo scudetto della Signora è stato costruito anche così.
Lo specialista inizia "punendo" i suoi ex-compagni del Milan alla 7.a giornata. Muntari in gol dopo 20 secondi, Pirlo raddrizza la partita dopo un quarto d'ora. La Juventus vincerà 3-2 restando in scia alla Roma, in vetta a punteggio pieno. Abbiati nella circostanza non è impeccabile, ma come dargli torto: tra i portieri è quello che forse conosce meglio Pirlo e dunque sa che non è possibile battezzare un angolo.
Tre giornate dopo tocca al Catania. La palla quasi sfiorata, un tocco lieve, quanto basta a farle scavalcare la barriera e a farla ricadere in porta. Non è la classica punizione all'incrocio dei pali, ma valla a prendere... E' il gol del 2-0, finirà 4-0. La Roma è sempre avanti, ma la Juve non molla.
Passano 10 giorni e Pirlo si ripete, nell'occasione più importante. Scontro diretto con il Napoli (le due squadre sono a pari punti, a -3 dalla Roma): la mattonella è all'incirca la stessa del gol al Catania (un po' più distante, ma sempre sul centrodestra), cambia la modalità di esecuzione. Con qualche metro in più a disposizione, Pirlo calcia quasi di collo, "alla Cristiano Ronaldo", dando alla palla una traiettoria che non lascia scampo a Reina. Barriera scavalcata, pallone che piomba giù sotto il sette. Napoli steso 3-0.
La classica punizione "da manuale del calcio" è quella che Pirlo riserva al Genoa. 28.a giornata, la squadra di Gasperini sta imponendo lo 0-0 alla Juventus che viene da 4 vittorie consecutive. Ha persino l'occasione di sgambettare la Signora, ma Buffon para un rigore a Calaiò. Quando manca 1' al 90° sale in cattedra il Professore. Punizione per la Juventus da una posizione in cui generazioni di fenomeni - da Platini a Baggio a Del Piero - si sono leccati i baffi. Pirlo apre il manuale alla pagina giusta e pennella a giro all'incrocio dei pali. Un classico che non stufa mai.
Se non fosse stato per il Benfica, poi, saremmo qui a raccontare come le punizioni di Pirlo siano state determinanti anche in Europa. Fiorentina e Lione sono le altre due vittime del centrocampista bianconero, che con 6 centri stagionali su punizione precede Yaya Tourè e Cristiano Ronaldo (a 5), Eriksen, Ibra e Balotelli (a 4) nella classifica degli specialisti 2013/2014. Giusto per dare un saggio dei mille modi in cui Pirlo può calciare, ecco gli altri due capolavori: pura potenza sul palo del portiere contro i viola, a giro e a spiovere contro i francesi. Anche se lo conosci, non lo eviti.