La Coppa Italia è del Napoli, Fiorentina ko 3-1 all'Olimpico

Calcio
Il capitano del Napoli Marek Hamsik alza la Coppa Italia (Getty)
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In un clima surreale, dopo i fatti del pomeriggio e i 45' di ritardo, una doppietta di Insigne e una rete di Mertens, permettono a Benitez di conquistare il suo primo trofeo in azzurro. Ai viola non è bastato il gol di Vargas

FIORENTINA-NAPOLI 1-3
11' e 16' Insigne (N), 28' Vargas (F), 93' Mertens (N).

La Coppa Italia è del Napoli. E la firma sul primo trofeo della gestione azzurra di Rafa Benitez è di un napoletano: Lorenzo Insigne. Una doppietta del talentino di Frattamaggiore e un gol di Mertens nel finale permettono al Napoli di battere la Fiorentina 3-1 all’Olimpico alla fine di una giornata che con lo sport ha avuto ben poco a che fare. Le voci, ma soprattutto i tre feriti del pomeriggio hanno condizionato e non poco la finale di questa Tim Cup. Oltraggiata dall’inizio con 45’ di ritardo dopo che la Curva Nord, occupata dai tifosi del Napoli, aveva chiesto di non giocare la partita.

Solo la mediazione di Marek Hamsik ha permesso il “regolare” svolgimento dell’incontro in un clima a dir poco surreale. Quella che doveva essere una festa dello sport si è trasformata in una serata triste. Alla fine l’ha spuntata il Napoli, grazie a una partenza arrembante e alla grande giornata di Lorenzo Insigne che nell’arco di cinque minuti, 11’ e 16’, ha inflitto due ganci alla Fiorentina portando gli azzurri sul 2-0. La reazione dei viola è stata affidata alla rete del 2-1 di Vargas e ad un secondo tempo in cui in più di una circostanza, complice anche la superiorità numerica del finale dovuta all’espulsione per somma di ammonizioni di Inler, ha sfiorato il gol del pari. Ma sono stati gli azzurri a chiudere i conti con Mertens nei minuti di recupero.

Alla fine l’ha spuntata il Napoli che conquista la quinta Coppa Italia della sua storia, la prima dell’era Benitez (il nono della sua carriera), la seconda negli ultimi tre anni. Alla Fiorentina l’unico sorriso lo regala il rientro in campo dopo 5 mesi di Giuseppe Rossi al 72’. Allo sport italiano resta l’amarezza di una giornata nera conclusasi con una invasione di campo e la fuga dei calciatori negli spogliatoi.