Badu è fatale al Verona: l'Udinese fa 2-2 nel recupero

Calcio
La ventesima rete in campionato di Luca Toni non basta al Verona per domare l'Udinese (Getty)
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La squadra di Mandorlini incanta il pubblico del Bentegodi ma viene riacciuffata al 91' da un gol del ghanese che spezza i sogni europei dei veneti. A segno Toni e Di Natale: 34 reti in due in questo campionato

VERONA-UDINESE 2-2
14' rig. Toni (V), 54' Halfredsson (V), 56' Di Natale (U), 90'+1 Badu (U)

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LE PAGELLE

E' un Verona che sogna (l'Europa) e fa sognare (il Bentegodi) quello che scende in campo nell'anticipo della penultima giornata di Serie A. Sogni spezzati al 91' da Badu, che strappa un pareggio dolorosissimo per la squadra di Mandorlini che si era illusa di aver domato l'Udinese di Guidolin.
Match sbloccato da un rigore di Toni e apparentemente chiuso dal raddoppio di Halfredsson, ma i friulani non mollano: prima Di Natale con una semirovesciata spettacolare, poi Badu nel primo minuto di recupero, fermano l'Hellas, che per l'occasione è proprio "Iellas".

Toni in forma Mondiale - Toni, fulmini e... venti. Come i gol che il centravanti del Verona ha messo a segno in questo campionato. Soltanto tre su rigore, come quello con cui ha sbloccato il risultato battendo Scuffet. Difficilmente Prandelli lo prenderà in considerazione per il Brasile, ma i numeri di questo ragazzo parlano da soli.

Di Natale, l'altro highlander - 36 anni e non sentirli, un motto che vale anche per il capitano dell'Udinese. Totò ha segnato contro il Verona il suo 14.mo gol in questo campionato. Per lui, che ha detto di voler arrivare a quota 15, c'è ancora la chance di raggiungere il suo obiettivo. Sabato prossimo contro la Samp, davanti al proprio pubblico.

Standing ovation al Bentegodi - A parte Pillud, sostituito per infortunio all'intervallo (al suo posto Cacciatore), Mandorlini ha effettuato due sostituzioni inserendo Donadel e Maietta al posto di Gomez e Hallfredsson. L'affetto con cui il pubblico del Bentegodi ha accompagnato "Juanito" ed "Emil", gridando il loro nome, fino alla panchina, testimonia il calore di una piazza che era pronta a sognare l'Europa. Un obiettivo sfumato, ma che non cambia la passione di una tifoseria che anche a fine partita ha continuato ad applaudire i suoi giocatori, autori di una stagione al di sopra delle migliori aspettative.