Berlusconi punge ancora Seedorf: "Questo Milan non mi piace"
CalcioDopo la telefonata chiarificatrice tra Adriano Galliani e l'allenatore olandese sul fuorionda di domenica, il patron rossonero torna a criticare la gestione tecnica. Sul futuro, però, ancora nessuna certezza
"Questa impronta del Milan non mi soddisfa affatto, come non soddisfa i nostri tifosi". Il presidente Silvio Berlusconi torna a sferzare, questa volta su Mediaset, la gestione tecnica di Clarence Seedorf. "La sconfitta di ieri non me l’aspettavo io soprattutto. Posso ricordare ai tifosi che loro soffrono, ma anche io soffro, come loro. In più io ci metto il grano, quindi soffro un po’ di più". L’argomento chiave delle ultime settimane, in casa Milan è proprio la conferma dell’allenatore olandese. Berlusconi, però, non dà certezze: "Decideremo a fine stagione. Dopo la prossima partita riuniremo il consiglio e il consiglio, sentendo naturalmente il parere del presidente, prenderà una decisione", ha aggiunto dicendo che si aspetta di più anche da Mario Balotelli: "Ha grandissime potenzialità, anche ieri ha mostrato un tiro in porta veramente eccezionale ed è stato sfortunato perché ha colpito il palo. Deve imparare a fare la prima punta, perché secondo tutti noi è una prima punta. Lui fino adesso non ha ancora imparato".
Per questo motivo vorrebbe incontrarlo e fargli qualche domanda. Il presidente immagina il dialogo: "Un giorno mi piacerebbe incontrarlo e fargli qualche domanda. Per esempio: Mario secondo te noi andiamo in campo per vincere o per perdere? Lui risponderà per vincere. E secondo te per vincere dobbiamo fare gol o no? Fare gol. E per fare gol dobbiamo tirare in porta o no? Tirare in porta. Per tirare in porta dobbiamo stare lontano dalla porta? No, vicino alla porta. E allora - ha concluso Berlusconi - perché tu giochi sempre anche nella nostra metà campo? Poi speriamo che impari"
Per questo motivo vorrebbe incontrarlo e fargli qualche domanda. Il presidente immagina il dialogo: "Un giorno mi piacerebbe incontrarlo e fargli qualche domanda. Per esempio: Mario secondo te noi andiamo in campo per vincere o per perdere? Lui risponderà per vincere. E secondo te per vincere dobbiamo fare gol o no? Fare gol. E per fare gol dobbiamo tirare in porta o no? Tirare in porta. Per tirare in porta dobbiamo stare lontano dalla porta? No, vicino alla porta. E allora - ha concluso Berlusconi - perché tu giochi sempre anche nella nostra metà campo? Poi speriamo che impari"