Cagliari, affare saltato. Cellino: "Americani? Un bluff"

Calcio
Massimo Cellino ha intenzione di cedere il Cagliari (Getty)
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Giallo intorno alla cessione del club sardo alla cordata americana incontrata nelle scorse settimane da Massimo Cellino: "Dopo il colloquio con Luca Silevstrone e Dan Meis a Miami non ne ho più avuto notizia"

Si è rivelato un bluff, che somiglia parecchio ad una scena di un film di Totò, la questione della cessione del Cagliari e della realizzazione del nuovo stadio Sant'Elia ad opera di un fantomatico fondo americano che non è mai uscito allo scoperto. Tramite il quotidiano regionale "L'Unione Sarda", il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha, in poche parole, demolito l'intero presunto affare. "Gli americani? Cercateli a 'Chi l'ha visto' perché io dopo l'incontro con Luca Silvestrone e Dan Meis a Miami non ne ho più avuto notizia".

Ieri sarebbe dovuto essere il giorno della verità e invece, a parte la questione stadio, con il positivo riscontro della commissione provinciale di vigilanza, che ha autorizzato l'apertura a sedicimila spettatori, non è accaduto nulla e questo ha fatto scattare i primi campanelli di allarme. Niente acconto, niente precontratto e soprattutto niente nomi degli investitori, che dovevano mettere sul tavolo ottanta milioni di euro per comprare il Cagliari, altri ottanta milioni per realizzare lo stadio e circa cento milioni per rifondare la squadra. Il tutto rischia di risolversi in una bolla di sapone, perché alla fine di tutta la vicenda resta vero solo il fatto che Massimo Cellino ha intenzione di vendere. Non lo farà di certo agli americani, perché, come ha precisato lo stesso patron del club sardo, "ho sempre avuto l'impressione che Silvestrone rappresentasse solo se stesso".