Figc, Tavecchio show tra lanci, bilanci e... banane

Calcio
Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini, principali candidati alla presidenza della Figc

Il candidato alla presidenza della Federcalcio alludendo ad Albertini: "40 anni di bilanci valgono più di lanci di 40 metri". Poi incappa in una gaffe: "Qui gioca titolare chi mangiava banane"

“Fino a 50 anni un compromesso l’ho fatto, da direttore di banca e sindaco, a 70 anni di compromessi non ne faccio mica. Non voglio certo diventare il più ricco del cimitero. Chi crede che stiamo andando a creare un re Travicello si sbaglia”. Così Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc, intervenendo a Fiumicino all’assemblea straordinaria elettiva della Lega Dilettanti. L’assemblea federale voterà l’11 agosto il nuovo presidente della Federcalcio.

“Abete non doveva pagare”
- “Questo paese è addormentato, si sveglia per un fatto biologico. Io esco di casa alle 7.30 con la voglia di vivere, non aspetto che mi chiamino alle 10.30. Sono vecchio? Ho 71 anni, che devo fare? Ammazzarmi?”. Tavecchio si avvia a diventare il nuovo presidente della Figc con il voto in programma l’11 agosto. “Vorrei partire da un pomeriggio afoso brasiliano, in cui un certo Godin ha fatto gol all’Italia, non so se di testa o di spalla”, dice Tavecchio ripensando alla sconfitta dell’Italia contro l’Uruguay e all’eliminazione ai Mondiali. Flop seguito dalle dimissioni dell’ex presidente federale Giancarlo Abete e dall’ex ct Cesare Prandelli. “Quella situazione, che nessuno aveva previsto, sta cambiando la mia vita. Il progetto federale era un altro: al limite della commozione ho pregato il presidente Abete, un galantuomo, affinché soprassedesse. Non dovrebbe essere un rigore parato o un gol a determinare una gestione federale. Abete paga in questo sistema anche se avrebbe poco da pagare”, ha detto prima di indirizzare una stoccata al suo unico rivale, Demetrio Albertini: “Si parla tanto di progetti federali, poi si tratta di un foglietto con 4 storielle...”.

“Ho in mente la dignità della federazione” - “La Lega Dilettanti è partita senza patrimonio immobiliare e ora ha 20 sedi regionali e più di 20 milioni di patrimonio di bilancio. Abbiamo fatto la formica in un ambiente di cicale, abbiamo fatto più di 30 milioni di marketing vendendo solo uno slogan, ‘lealtà nello  sport’”, ha proseguito Tavecchio tra gli applausi della platea. Tornando poi sulla Nazionale, il candidato alla Figc si è così espresso: “Ad un calciatore che indossa la maglia azzurra, direi: se non senti i brividi all’alzabandiera, non entrare in campo e resta fuori”. E ancora: “Ho in mente la dignità della federazione che è la madre per la quale le leghe possono fare la Champions, l’Europa League e le competizioni internazionali. Senza la federazione le leghe non potrebbero iscriversi. Dobbiamo dare alla federazione la dignità di soggetto referente”.

Rivera allenatore?
- “La stampa italiana è preoccupata perché il 6 settembre abbiamo un’amichevole contro l’Olanda... Mando Rivera a fare l’allenatore”, ha proseguito Tavecchio, con un’evidente provocazione, rivolgendosi all’assemblea straordinaria elettiva della LND e con l’ex rossonero presente in platea. “Il ranking Fifa preoccupa? Abbiamo fatto ‘pizza e fichi’ negli ultimi 2 anni, ma abbiamo 4 stelle sulla maglia...”, ha concluso Tavecchio.

La buccia di banana... - "Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un'altra. L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che "Opti Poba" è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così". Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza Figc, incappa in una gaffe sugli extracomunitari, all'assemblea dei dilettanti. "In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree" ha poi aggiunto.

...e il chiarimento con le scuse - "La gaffe delle banane? Mi dispiace se ho offeso qualcuno ma io mi riferivo al curriculum dei giocatori extracomunitari che arrivano nel calcio inglese". E' la precisazione di Carlo Tavecchio, presidente della Lega Dilettanti e candidato alla presidenza della Figc, dopo le parole pronunciate oggi nel corso dell'Assemblea dell'Lnd. "Mi riferivo al campionato inglese che sui giocatori extracomunitari ha regole precise in base alle quali i calciatori devono presentare un curriculum di professionalità maturata nel paese di origine. Mi scuso se il mio intervento è stato giudicato offensivo da qualcuno, tra l'altro la mia vita è improntata all'impegno sociale e al volontariato", ha aggiunto Tavecchio.