Il presidente dell'Assocalciatori allibito dal riferimento razzista che Abodi definisce "inopportuno, infelice e inaccettabile". L'europarlamentare Kyenge: "Chi assume posizioni di rilievo ha un ruolo di educatore, faccia attenzione a quello che dice"
"Per me il razzismo è una cosa seria. Quel passaggio è stato inopportuno, infelice e inaccettabile. Senza sensibilità e rispetto non si va da nessuna parte", ma "attenzione: una frase non fa di una persona un razzista". Andrea Abodi, presidente della Lega di Serie B, dal proprio profilo Twitter si esprime così sulla gaffe compiuta da Carlo Tavecchio. Il n.1 della Lega Dilettanti - candidato alla presidenza della Federcalcio dopo le dimissioni di Abete - durante l'assemblea di ieri della sua organizzazione ha dichiarato che, tra i calciatori extracomunitari, c'è anche chi nel paese d'origine "mangiava banane".
Noi dirigenti abbiamo molti, ma molti più doveri dei Tifosi. Dobbiamo prestare molta, ma molta più attenzione a comportamenti e linguaggi.
— Andrea Abodi (@andreaabodi) 25 Luglio 2014
"Noi dirigenti abbiamo molti, ma molti più doveri dei tifosi. Dobbiamo prestare molta, ma molta più attenzione a comportamenti e linguaggi" ricorda quindi Abodi da suo profilo Twitter, confermando allo stesso tempo l'appoggio alla candidatura di Tavecchio: "Perché credo che il calcio si possa cambiare solo da dentro - spiega il dirigente -. La verità è che siamo tutti responsabili di questo clima nel quale c'è bisogno di un nemico da giudicare, da giustiziare". "La demagogia non è una buona medicina. Siamo tutti maestri, educatori e giudici, soprattutto quando ci riferiamo agli altri - conclude -. Mi auguro tanta intransigenza anche nell'autocritica".
"Tavecchio farebbe bene a tener presente che le parole, soprattutto se pronunciate da persone che ricoprono ruoli di responsabilità all'interno delle istituzioni, hanno un peso e comportano delle conseguenze. Le parole sono pietre, possono eventualmente dar luogo anche ad episodi di violenza verbale e fisica". Cecile Kyenge, europarlamentare Pd ed ex ministro per l'Integrazione, commenta così la gaffe di Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc, che ieri ha affermato che tra i calciatori extracomunitari c'è anche chi nel Paese d'origine "mangiava banane".
"E' una cosa molto triste, sembra proprio che in questo momento si sia perso il senso delle parole, la capacità di fare un'analisi preventiva di ciò che si dice e dell'effetto che certe frasi avranno sugli altri. Per questo -continua Kyenge- occorre fare una seria riflessione e promuovere un cambiamento culturale. Chi assume posizioni di rilievo -conclude- ricordi che ha un ruolo di educatore e faccia attenzione a quello che dice".
#Tavecchio non può fare il presidente della FGCI. Sono state svuotate le curve e sospese partite, per parole così. Non avrebbe credibilità.
— Davide Faraone (@davidefaraone) 26 Luglio 2014
Le parole di Tavecchio ( "Da noi gioca titolare chi mangiava banane...") sono diventate un caso e che fanno chiedere a diversi rappresentanti del Pd un passo indietro a Tavecchio dalla corsa per la presidenza federale, da Davide Faraone, deputato e membro della segreteria del Pd, a Francesco Nicodemo, responsabile Comunicazione della segreteria Pd, attivi su Twitter.
È vero, quella di ieri non è una gaffe. Sono parole razziste #tavecchioNO
— Francesco Nicodemo (@fnicodemo) 26 Luglio 2014
I problemi del calcio e dei vivai e possibili soluzioni si possono indicare senza parlare di mangiatori di banane? Passo indietro no?
— Stefano Bonaccini (@sbonaccini) 26 Luglio 2014
"I problemi del calcio e dei vivai e possibili soluzioni si possono indicare senza parlare di mangiatori di banane? Passo indietro no?", scrive su twitter il responsabile Enti Locali del Pd, Stefano Bonaccini.
Ed ancora Davide Faraone, altro esponente renziano e responsabile Welfare in segreteria: "#Tavecchio non può fare il presidente della Figc. Sono state svuotate le curve e sospese partite, per parole cos∞. Non avrebbe credibilità".
Ma non solo il fronte renziano interviene sul caso Tavecchio. Anche Stefano Di Traglia, già portavoce di Pier Luigi Bersani, prende posizione così su twitter: "#Tavecchio inadeguato. Avanti un altro. #Figc".
#Tavecchio inadeguato. Avanti un altro. #FIGC
— Stefano Di Traglia (@Ditrast) 26 Luglio 2014
Un commento sul social network anche dal ministro dello Sport dell'ultimo governo Prodi, Giovanna Melandri: "La frasaccia di Tavecchio non onora lo sport e vanifica ogni sforzo per colpire razzismo. Fermatelo".
La frasaccia di Tavecchio non onora lo sport e vanifica ogni sforzo per colpire razzismo. Fermatelo . @andreavianel @Coninews
— Giovanna Melandri (@GioMelandri) 26 Luglio 2014