Liberato il padre rapito di Tevez. L'Apache resta in Italia
CalcioOtto ore di paura per la famiglia dell'attaccante della Juve. Il sequestro è avvenuto a Moron, Buenos Aires, mentre l'uomo era in auto. Sarebbe stato pagato un riscatto pari a circa 40 mila euro. "E' in buone condizioni", dice il legale dei Tevez
La notizia dell'avventura liberazione
La partenza per l'Argentina. Anzi no - Tevez ha lasciato immediatamente il ritiro della Juventus a Vinovo e sembrava essersi messo in viaggio verso il Sud America. Poi, però, il felice epilogo della vicenda lo ha convinto al dietrofront. L'Apache non è però tra i convocati per l'amichevole contro il Cesena.
La richiesta di riscatto
I fatti - Il papà di Tevez era al volante della propria auto, tre le 5 e le 7 del 29 luglio, quando la vettura è stata fermata da due uomini. L'obiettivo era probabilmente una rapina, ma dopo aver riconosciuto il personaggio c'è stato un cambio nella strategia criminale. La macchina è stata ritrovata 2 ore dopo nella località di Villa Devoto.
Le fonti - Quelle consultate dalla versione online del quotidiano Clarin, hanno raccontano di due diverse telefonate con richieste di denaro e di due denunce. Nella seconda chiamata, in particolare, sarebbe stata chiesta una cifra più alta e sarebbe stata confermata l'identità della persona sequestrata. Il quotidiano La Nacion, nella sua edizione online, specifica che i rapitori avrebbero chiesto un riscatto 'milionario'.
Affari di famiglia - Abbandonato dal padre naturale da piccolissimo, Carlitos è stato cresciuto dallo zio, Segundo Tevez (marito della sorella della madre), dal quale ha preso il cognome. Ed è lui l'uomo rapito e rilasciato.
Me enseñaste hacer un hombre,mis tristezas son las tuyas y mi logros tu satisfacción! Te amo viejo! feliz cumple pic.twitter.com/n6wLhkGbRM
— Carlitos Tevez (@carlitos3210) 15 Marzo 2014