Nuova Juve, vecchie abitudini: vince a Verona con il Chievo
CalcioNell'anticipo della prima giornata di serie A i bianconeri di Allegri conquistano i tre punti grazie ad un autogol di Biraghi. Risultato che sta stretto alla Signora che ha colpito due traverse e un palo. Esordio dal 1' del talento Coman
CHIEVO-JUVENTUS 0-1
6' aut. Biraghi
Guarda la cronaca del match
GUARDA LE PAGELLE
Ricomincia da dove aveva concluso. Con una vittoria. La Juve di Allegri non è poi così diversa da quella di Conte, per mentalità mostrata in campo, per capactà tattica e anche per voglia di vincere. I bianconeri hanno meritato il successo contro il Chievo in una prima complicata dalle numerose assenze con cui Allegri ha dovuto fare i conti. Fuori Pirlo, Barzagli e Chiellini, con Giovinco e Llorente in precarie condizioni, la squadra ha fatto di necessità virtù andando a cogliere un successo per 1-0 che non rende giustizia alla mole di occasioni create.
L'esordio di Coman - Il nuovo allenatore della Juve non ha avuto paura a buttare nella mischia il 18enne Coman che ha mostrato buone iniziative e personalità da vendere, schierato praticamente dietro l'unica punta Tevez che, al solito, ha garantito tanto movimento e avrebbe meritato miglior sorte rispetto ai due legni colti nel primo tempo e a un gol facile facile sbagliato a due passi dalla porta nella ripresa.
Ancora difesa a tre - I bianconeri si sono riproposti con una difesa a tre, il modulo più rodato è stato preferito agli ultimi esperimenti orientati al 4-3-1-2. La Juve ha rischiato pochissimo tranne nelle battute finali quando Buffon è intervenuto da campione sulla conclusione ravvicinata di Maxi Lopez che ha avuto la palla per un pari che sarebbe stato, francamente, immeritato.
La Juventus continua ad essere la squadra che ha vinto più volte la prima giornata di campionato (52) da quando è in vigore il girone unico (1929/30). Un messaggio forte e chiaro a chi vorrebbe portarle via il titolo di campione d'Italia.
6' aut. Biraghi
Guarda la cronaca del match
GUARDA LE PAGELLE
Ricomincia da dove aveva concluso. Con una vittoria. La Juve di Allegri non è poi così diversa da quella di Conte, per mentalità mostrata in campo, per capactà tattica e anche per voglia di vincere. I bianconeri hanno meritato il successo contro il Chievo in una prima complicata dalle numerose assenze con cui Allegri ha dovuto fare i conti. Fuori Pirlo, Barzagli e Chiellini, con Giovinco e Llorente in precarie condizioni, la squadra ha fatto di necessità virtù andando a cogliere un successo per 1-0 che non rende giustizia alla mole di occasioni create.
L'esordio di Coman - Il nuovo allenatore della Juve non ha avuto paura a buttare nella mischia il 18enne Coman che ha mostrato buone iniziative e personalità da vendere, schierato praticamente dietro l'unica punta Tevez che, al solito, ha garantito tanto movimento e avrebbe meritato miglior sorte rispetto ai due legni colti nel primo tempo e a un gol facile facile sbagliato a due passi dalla porta nella ripresa.
Ancora difesa a tre - I bianconeri si sono riproposti con una difesa a tre, il modulo più rodato è stato preferito agli ultimi esperimenti orientati al 4-3-1-2. La Juve ha rischiato pochissimo tranne nelle battute finali quando Buffon è intervenuto da campione sulla conclusione ravvicinata di Maxi Lopez che ha avuto la palla per un pari che sarebbe stato, francamente, immeritato.
La Juventus continua ad essere la squadra che ha vinto più volte la prima giornata di campionato (52) da quando è in vigore il girone unico (1929/30). Un messaggio forte e chiaro a chi vorrebbe portarle via il titolo di campione d'Italia.