L'Uefa ferma Tavecchio sei mesi per razzismo
CalcioAl centro del provvedimento disciplinare la frase sui 'mangiabanane', pronunciata lo scorso 25 luglio durante l'assemblea della Lega Dilettanti. La risposta del Presidente della Figc: "Le sentenze non si commentano, si accettano"
Si conclude con una sospensione di sei mesi, l'inchiesta disciplinare della Uefa ai danni di Carlo Tavecchio, presidente della Figc. La decisione riguarda la frase razzista sui giocatori extracomunitari pronunciata lo scorso 25 luglio. "Optì Poba prima mangiava banane e ora è titolare alla Lazio", aveva detto Tavecchio durante l'assemblea della Lega dilettanti, di cui era presidente. Parole che, secondo alcuni, erano indirizzate al centrocampista francese della Juventus, Paul Pogba, e che avevano subito suscitato una pioggia di polemiche, mettendo in discussione perfino la sua elezione a presidente della Federcalcio.
Alla luce di questa decisione della Uefa, Carlo Tavecchio non potrà partecipare per 6 mesi a commissioni Uefa e non sarà presente al congresso a marzo 2015, mentre resta invariata la sua capacità di rappresentare la Figc in campo internazionale, anche per le gare degli azzurri. Non sembra scomporsi il diretto interessato: "Le sentenze non si commentano, si accettano. Continuiamo a lavorare", ha dichiarato Carlo Tavecchio.
Figc: "Non faremo ricorso" - La Figc accetta la decisione della Disciplinare Uefa, specificando di non voler ricorrere al Tas, "al fine di evitare il protrarsi di un contenzioso che avrebbe visto contrapposte la Uefa e la Figc per un lungo periodo, che si sarebbe potuto risolvere solo davanti al TAS".
Alla luce di questa decisione della Uefa, Carlo Tavecchio non potrà partecipare per 6 mesi a commissioni Uefa e non sarà presente al congresso a marzo 2015, mentre resta invariata la sua capacità di rappresentare la Figc in campo internazionale, anche per le gare degli azzurri. Non sembra scomporsi il diretto interessato: "Le sentenze non si commentano, si accettano. Continuiamo a lavorare", ha dichiarato Carlo Tavecchio.
Figc: "Non faremo ricorso" - La Figc accetta la decisione della Disciplinare Uefa, specificando di non voler ricorrere al Tas, "al fine di evitare il protrarsi di un contenzioso che avrebbe visto contrapposte la Uefa e la Figc per un lungo periodo, che si sarebbe potuto risolvere solo davanti al TAS".