Il tecnico giallorosso, alla vigilia della trasferta con l'Atalanta, pensa soprattutto al suo campione infortunato: "Siamo tutti con Leo. Dopo un po' di tempo sarà in grado di tornare. Ora dobbiamo soltanto lasciarlo tranquillo, è un guerriero"
Vorrei ringraziare tutti per le tantissime dimostrazioni d'affetto! Mi avete dato ancora più forza,presto tornerò...e più forte di prima!
— LC5 (@l_castan) 21 Novembre 2014
Poi, il campionato. "L'obiettivo è giocare la Champions il prossimo anno. L'ambizione, e non cambio una virgola rispetto a quello che ho detto, è vincere lo scudetto". Nel mirino della Roma convivono dunque due bersagli diversi, come chiarisce il tecnico giallorosso alla vigilia della gara in programma sul campo dell'Atalanta. E poco importa che l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, usi la parola fallimento ipotizzando la mancata conquista dello scudetto da parte dei giallorossi.
"Non abbiamo bisogno di dichiarazioni esterne, siamo ambiziosi e vogliamo vincere tutte le partite. Ci mettiamo da soli la giusta pressione. Da qui alla fine dell'anno giocheremo 7 finali e la partita con l'Atalanta è la più importante. Siamo sulla strada giusta, abbiamo vinto 8 partite su 11 in campionato. Da lunedì parleremo della possibilità di superare il turno in Champions, ora non è il momento", dice Garcia accantonando per adesso ogni ragionamento relativo alla decisiva gara in programma a Mosca contro il Cska.
La formazione giallorossa, che tra i pali recupera Morgan De Sanctis, deve fare i conti con una serie di infortuni, legati soprattutto a problemi muscolari. "Abbiamo recuperato Astori, Florenzi e Borriello. Ora aspettiamo Maicon, sta migliorando e sembra vicino al ritorno. In difesa siamo costretti a far giocare più o meno sempre gli stessi, ma siamo la seconda miglior retroguardia del campionato dopo aver subìto 2 gol per rigori inesistenti e un altro in fuorigioco", dice ancora il francese ricordando la sconfitta incassata contro la Juventus all'inizio di ottobre.