Mancato pagamento dell'Irpef, Parma penalizzato di 1 punto
CalcioLa sezione disciplinare del Tribunale Federale della Figc ha inflitto la sanzione sportiva alla società e l'inibizione per 2 mesi al presidente Ghirardi e all'ad Leonardi. Le irregolarità amministrative risalirebbero al 2013. La società farà appello
Il rischio era nell’aria ed era stato confermato dalla stessa società. Il Parma è stato penalizzato di un punto per il mancato pagamento dell'Irpef a fine 2013. E' questa la sentenza del Tribunale Federale Nazionale della Figc, per le irregolarità amministrative della società emiliana attualmente ultima in classifica in serie A. Inibiti per due mesi il presidente Ghirardi e il dg Leonardi. In settimana, in ogni caso, il presidente Ghirardi ha ceduto la proprietà della squadra.
Il deferimento per i due dirigenti era scattato "per non aver depositato presso la Lnp Serie A, entro il termine del 17/2/2014, l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovute ai tesserati per le mensilità di novembre e dicembre 2013 e per non aver utilizzato per il pagamento degli emolumenti il bonifico bancario, sul conto corrente indicato in sede di ammissione al campionato di competenza". Il Parma era stato deferito a titolo di responsabilità diretta e oggettiva. La squadra di Donadoni, sconfitta domenica al Tardini dalla Lazio, vede così aggravarsi la posizione in classifica: sono sempre ultimi ma ora a quota 5 punti in quattordici giornate di campionato.
Il Parma ricorre in appello - Il Parma ha reso noto che ricorrerà subito in appello. "Dall'esame delle motivazioni - si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale - vi è infatti convinzione che vi siano ampi margini di ottenere una riforma totale della sentenza e di riottenere quindi il punto tolto". La convinzione deriva da due riflessioni: “Le motivazioni del giudice di primo grado non prevalgono sulle argomentazioni sostenute da Parma Fc circa il ritardato pagamento delle ritenute Irpef (per un totale di 94.492,70 euro) sugli incentivi all'esodo non depositati presso la competente Lega”; “sia l'amministratore delegato Parma Fc Pietro Leonardi che il presidente del Collegio sindacale Parma Fc Mario Bastianon sono stati integralmente prosciolti dall'accusa di aver rilasciato false dichiarazioni in merito alle sopracitate ritenute Irpef. Tale totale proscioglimento - aggiungono dal Parma - riveste particolare importanza in quanto non si comprende come si possa da un lato contestare il ritardato pagamento delle ritenute Irpef in oggetto e dall'altro considerare veritiere le dichiarazioni rilasciate da Pietro Leonardi e Mario Bastianon in merito alle stesse ritenute”.
Il deferimento per i due dirigenti era scattato "per non aver depositato presso la Lnp Serie A, entro il termine del 17/2/2014, l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti dovute ai tesserati per le mensilità di novembre e dicembre 2013 e per non aver utilizzato per il pagamento degli emolumenti il bonifico bancario, sul conto corrente indicato in sede di ammissione al campionato di competenza". Il Parma era stato deferito a titolo di responsabilità diretta e oggettiva. La squadra di Donadoni, sconfitta domenica al Tardini dalla Lazio, vede così aggravarsi la posizione in classifica: sono sempre ultimi ma ora a quota 5 punti in quattordici giornate di campionato.
Il Parma ricorre in appello - Il Parma ha reso noto che ricorrerà subito in appello. "Dall'esame delle motivazioni - si legge in una nota pubblicata sul sito ufficiale - vi è infatti convinzione che vi siano ampi margini di ottenere una riforma totale della sentenza e di riottenere quindi il punto tolto". La convinzione deriva da due riflessioni: “Le motivazioni del giudice di primo grado non prevalgono sulle argomentazioni sostenute da Parma Fc circa il ritardato pagamento delle ritenute Irpef (per un totale di 94.492,70 euro) sugli incentivi all'esodo non depositati presso la competente Lega”; “sia l'amministratore delegato Parma Fc Pietro Leonardi che il presidente del Collegio sindacale Parma Fc Mario Bastianon sono stati integralmente prosciolti dall'accusa di aver rilasciato false dichiarazioni in merito alle sopracitate ritenute Irpef. Tale totale proscioglimento - aggiungono dal Parma - riveste particolare importanza in quanto non si comprende come si possa da un lato contestare il ritardato pagamento delle ritenute Irpef in oggetto e dall'altro considerare veritiere le dichiarazioni rilasciate da Pietro Leonardi e Mario Bastianon in merito alle stesse ritenute”.