Procedimento federale contro il presidente della Sampdoria, che il 26 ottobre scorso pronunciò in tv frasi ritenute lesive del patron dell'Inter. Ferrero: "E' successo qualcosa che ha dell'incredibile (ma vero!), e purtroppo non siamo su Scherzi a parte"
Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, è stato inibito per tre mesi dal Tribunale federale nazionale della Figc per le frasi pronunciate con riferimento al presidente dell'Inter. Le parole di Ferrero ritenute lesive risalgono al 26 ottobre. Per il presidente della Samp anche un'ammenda di 10mila euro e la stessa società blucerchiata è stata sanzionata con un'ammenda di 35mila euro.
Lo stupore di Ferrero - "Buonasera amici miei. Oggi è successo qualcosa che ha dell'incredibile (ma vero!), e purtroppo non siamo su Scherzi a parte". Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, reagisce così all'inibizione di 3 mesi decisa dal Tribunale Federale Nazionale. "Io ringrazio tutti i tifosi delle squadre di calcio italiane che la Mia Sampdoria ha incontrato e incontrerà, per la simpatia e il rispetto dimostratomi", dice Ferrero in una nota diffusa dalla Samp. "Vorrei anche ringraziare gli arbitri italiani, che ogni domenica, pur sotto pressioni pazzesche, a volte intimidazioni o aggressioni, fanno rispettare su tutti i campi le regole che il calcio si è dato più di un secolo fa, e senza le quali non sarebbe il gioco più bello, più amato e più seguito al mondo", conclude.
Lo stupore di Ferrero - "Buonasera amici miei. Oggi è successo qualcosa che ha dell'incredibile (ma vero!), e purtroppo non siamo su Scherzi a parte". Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, reagisce così all'inibizione di 3 mesi decisa dal Tribunale Federale Nazionale. "Io ringrazio tutti i tifosi delle squadre di calcio italiane che la Mia Sampdoria ha incontrato e incontrerà, per la simpatia e il rispetto dimostratomi", dice Ferrero in una nota diffusa dalla Samp. "Vorrei anche ringraziare gli arbitri italiani, che ogni domenica, pur sotto pressioni pazzesche, a volte intimidazioni o aggressioni, fanno rispettare su tutti i campi le regole che il calcio si è dato più di un secolo fa, e senza le quali non sarebbe il gioco più bello, più amato e più seguito al mondo", conclude.