Juve-Milan, il cruciverba del gol: meglio Tevez o Menez?
Calcio"5 lettere, finisce con EZ"; ma c'è molto altro che accomuna i due attaccanti in cima alla classifica marcatori, a partire dal modo in cui lavorano per la squadra. E poi quella propensione per i gol nei primi 15'
“Attaccante eccezionale, miglior marcatore della squadra, sicuro protagonista di Juve-Milan”. 5 lettere, finisce con “EZ”. Vi viene in mente qualcuno? Se siete indecisi, guardate il cruciverba e decidete dove volete farlo stare. Se stiamo parlando del 7 verticale, uno che quando parte puntando la porta non lo prendi più, allora è Menez. Se invece vi riferite al 10 orizzontale, quello che svaria su tutto il fronte d’attacco come un tergicristallo dannandosi da destra a sinistra, allora è Tevez.
Il peso dei gol - Il rischio di confondersi c’è, visto che guardando i numeri i due sono vicinissimi. 13 gol in campionato per Tevez, capocannoniere della Serie A, 12 per Menez che lo segue; entrambi fondamentali per gli equilibri della propria squadra (Menez è il giocatore più impiegato da Inzaghi, Tevez è il quarto tra i bianconeri dopo Bonucci, Buffon, Marchisio); entrambi molto più che semplici attaccanti. Incrociando i dati, ne viene fuori che l’argentino della Juve ha distribuito le sue reti in 1665 minuti di gioco: una ogni 128’. Il francese del Milan, invece, va in gol ogni 148, avendo collezionato 1779 minuti in campo. E ancora: i 13 gol dell’Apache sui 44 totali della Juve pesano per un buon 29,5%, i 12 (ma su 31 del Milan) di Menez incidono addirittura al 38,7%.
Una mano alla squadra - Carlos Tevez è uno degli attaccanti della Serie A che calcia maggiormente in porta centrando lo specchio. In media prova la conclusione 3,6 volte a partita, contro le 2,5 di Menez. Ma oltre all’attacco c’è di più: quando si tratta di dare una mano ripiegando ci troviamo in presenza di due giocatori che qualsiasi allenatore vorrebbe in campo. La grinta tutta argentina del bianconero è nota: pressa, corre senza sosta, insegue gli avversari, collezionando una media di 5,8 palle recuperate a partita. E Menez? Dimenticate l’indolente francesino che si risvegliava solo quando aveva il pallone tra i piedi. Il nuovo Jeremy fa felice Inzaghi con una media di 6,3 palloni recuperati a gara.
Primi 15' a tutto gas - Simile anche la distribuzione dei gol nell’arco dei 90’: sia Tevez che Menez colpiscono spesso e volentieri a freddo, nel quarto d’ora iniziale di gara (4 gol l’argentino, 3 il francese), con l’Apache che si ripete anche immediatamente dopo l’intervallo (altri 4). Un solo gol in due nel quarto d’ora finale, la perla di tacco di Menez al Parma nella gara d’andata. Simili, in quanto infallibili, anche dal dischetto (2 su 2 Tevez, 6 su 6 Menez). Se ancora non sapete per chi propendere, sappiate che Tevez ha affrontato il Milan 3 volte e segnato nelle ultime due sfide. Menez, invece, ha messo lo zampino in 10 degli ultimi 12 gol dei rossoneri, segnandone 9 personalmente e fornendo un assist. Allora, che “EZ” scegliete? Bel rebus…
Il peso dei gol - Il rischio di confondersi c’è, visto che guardando i numeri i due sono vicinissimi. 13 gol in campionato per Tevez, capocannoniere della Serie A, 12 per Menez che lo segue; entrambi fondamentali per gli equilibri della propria squadra (Menez è il giocatore più impiegato da Inzaghi, Tevez è il quarto tra i bianconeri dopo Bonucci, Buffon, Marchisio); entrambi molto più che semplici attaccanti. Incrociando i dati, ne viene fuori che l’argentino della Juve ha distribuito le sue reti in 1665 minuti di gioco: una ogni 128’. Il francese del Milan, invece, va in gol ogni 148, avendo collezionato 1779 minuti in campo. E ancora: i 13 gol dell’Apache sui 44 totali della Juve pesano per un buon 29,5%, i 12 (ma su 31 del Milan) di Menez incidono addirittura al 38,7%.
Una mano alla squadra - Carlos Tevez è uno degli attaccanti della Serie A che calcia maggiormente in porta centrando lo specchio. In media prova la conclusione 3,6 volte a partita, contro le 2,5 di Menez. Ma oltre all’attacco c’è di più: quando si tratta di dare una mano ripiegando ci troviamo in presenza di due giocatori che qualsiasi allenatore vorrebbe in campo. La grinta tutta argentina del bianconero è nota: pressa, corre senza sosta, insegue gli avversari, collezionando una media di 5,8 palle recuperate a partita. E Menez? Dimenticate l’indolente francesino che si risvegliava solo quando aveva il pallone tra i piedi. Il nuovo Jeremy fa felice Inzaghi con una media di 6,3 palloni recuperati a gara.
Primi 15' a tutto gas - Simile anche la distribuzione dei gol nell’arco dei 90’: sia Tevez che Menez colpiscono spesso e volentieri a freddo, nel quarto d’ora iniziale di gara (4 gol l’argentino, 3 il francese), con l’Apache che si ripete anche immediatamente dopo l’intervallo (altri 4). Un solo gol in due nel quarto d’ora finale, la perla di tacco di Menez al Parma nella gara d’andata. Simili, in quanto infallibili, anche dal dischetto (2 su 2 Tevez, 6 su 6 Menez). Se ancora non sapete per chi propendere, sappiate che Tevez ha affrontato il Milan 3 volte e segnato nelle ultime due sfide. Menez, invece, ha messo lo zampino in 10 degli ultimi 12 gol dei rossoneri, segnandone 9 personalmente e fornendo un assist. Allora, che “EZ” scegliete? Bel rebus…