La Lazio cade ancora, primo successo del 2015 per il Genoa
CalcioUn calcio di rigore trasformato da Perotti permette ai rossoblu di espugnare l'Olimpico nel posticipo del lunedì della 22esima giornata di Serie A. Secondo ko consecutivo per i biancocelesti, sempre più lontani dal terzo posto
LAZIO-GENOA 0-1
30' rig. Perotti
Guarda la cronaca delle partite
GUARDA LE PAGELLE
La Lazio si ferma ancora, il Genoa trova la prima vittoria del 2015. Sotto gli occhi di Antonio Conte e Lele Oriali il Genoa espugna l’Olimpico e allontana la Lazio dal terzo posto. Il posticipo della 22esima giornata di Serie A finisce 0-1: lo decide un calcio di rigore di Perotti al 30’. A cambiare gli equilibri della partita è proprio l’espulsione di Marchetti, per fallo su Niang, da cui scaturisce il rigore trasformato poi dall’argentino.
Primo sorriso rossoblu del 2015 - Fino a quel momento era stata infatti la Lazio a fare la partita. Con il palo, su un calcio di punizione di Biglia prima, e Perin, su un destro ravvicinato a botta sicura di Candreva, poi a salvare la porta dal Genoa. L’espulsione del portiere biancoceleste e la trasformazione dagli 11 metri dell’argentino hanno cambiato di fatto la partita permettendo alla squadra di Gasperini, dopo un mese di gennaio a secco di vittorie, di conquistare il primo successo di questo 2015. Un successo che mancava da più di due mesi, dallo scorso 7 dicembre: 1-0 al Milan, con gol proprio del neo-rossonero Antonelli.
Espulsione decisiva - Il Genoa, in 10 contro 11, ha giocato in totale controllo del match sebbene la Lazio non si sia mai arresa, colpendo anche un palo con Mauri nella ripresa. Non è stata di certo una giornata facile quella del capitano della Lazio, prima la contestazione di associazione a delinquere della procura di Cremona nell’ambito dell’inchiesta legata al calcioscommese, poi l’ammonizione che lo costringerà a saltare (come Cana e Marchetti) la trasferta di Udine, e poi la sconfitta.
Klose, 100 presenze amare - Anche Klose avrebbe preferito festeggiare la 100esima presenza in Serie A in un modo migliore, ma neppure per il tedesco c’è stata grande gloria. Merito di un Genoa roccioso in difesa, ordinato a centrocampo, e pungente in attacco. Grazie a questo successo i rossoblu salgono al settimo posto, a quota 32, a -2 proprio dalla Lazio sesta. Una Lazio che vede allontanarsi quasi inesorabilmente quel treno che porta al terzo posto e ai preliminari di Champions League. Un treno che poco meno di un mese fa era di proprietà biancoceleste ed ora dista ben 8 punti.
30' rig. Perotti
Guarda la cronaca delle partite
GUARDA LE PAGELLE
La Lazio si ferma ancora, il Genoa trova la prima vittoria del 2015. Sotto gli occhi di Antonio Conte e Lele Oriali il Genoa espugna l’Olimpico e allontana la Lazio dal terzo posto. Il posticipo della 22esima giornata di Serie A finisce 0-1: lo decide un calcio di rigore di Perotti al 30’. A cambiare gli equilibri della partita è proprio l’espulsione di Marchetti, per fallo su Niang, da cui scaturisce il rigore trasformato poi dall’argentino.
Primo sorriso rossoblu del 2015 - Fino a quel momento era stata infatti la Lazio a fare la partita. Con il palo, su un calcio di punizione di Biglia prima, e Perin, su un destro ravvicinato a botta sicura di Candreva, poi a salvare la porta dal Genoa. L’espulsione del portiere biancoceleste e la trasformazione dagli 11 metri dell’argentino hanno cambiato di fatto la partita permettendo alla squadra di Gasperini, dopo un mese di gennaio a secco di vittorie, di conquistare il primo successo di questo 2015. Un successo che mancava da più di due mesi, dallo scorso 7 dicembre: 1-0 al Milan, con gol proprio del neo-rossonero Antonelli.
Espulsione decisiva - Il Genoa, in 10 contro 11, ha giocato in totale controllo del match sebbene la Lazio non si sia mai arresa, colpendo anche un palo con Mauri nella ripresa. Non è stata di certo una giornata facile quella del capitano della Lazio, prima la contestazione di associazione a delinquere della procura di Cremona nell’ambito dell’inchiesta legata al calcioscommese, poi l’ammonizione che lo costringerà a saltare (come Cana e Marchetti) la trasferta di Udine, e poi la sconfitta.
Klose, 100 presenze amare - Anche Klose avrebbe preferito festeggiare la 100esima presenza in Serie A in un modo migliore, ma neppure per il tedesco c’è stata grande gloria. Merito di un Genoa roccioso in difesa, ordinato a centrocampo, e pungente in attacco. Grazie a questo successo i rossoblu salgono al settimo posto, a quota 32, a -2 proprio dalla Lazio sesta. Una Lazio che vede allontanarsi quasi inesorabilmente quel treno che porta al terzo posto e ai preliminari di Champions League. Un treno che poco meno di un mese fa era di proprietà biancoceleste ed ora dista ben 8 punti.