Mancini: "Con Mazzarri l'Inter avrebbe qualche punto in più"

Calcio
Roberto Mancini negli studi di Sky Sport 24
roberto_mancini

VIDEO. L'allenatore nerazzurro ospite a Sky Sport 24 a tutto campo: "La squadra era fatta per lui". Sul futuro: "Voglio una squadra modello City", poi chiude il caso Icardi: "Un bravo ragazzo" e parla del sogno Tourè: "Dipende da lui"

Un’intervista a tutto campo. Mercato appena terminato, tattica, desideri per il futuro, uomini chiave. Roberto Mancini è stato ospite negli studi di Sky Sport 24 e ha fatto il punto sul momento della sua squadra. Le prime domande sul mercato invernale: come ha fatto a convincere il presidente Thohir a rinforzare la squadra con giocatori importanti? "Il presidente è la persona che aiuta l'allenatore e la squadra, senza di lui non si potrebbe fare nulla. È importante, quindi, che Thohir ci abbia supportato. I nuovi arrivati hanno scelto l'Inter perché è un grande club e ha una storia enorme alle spalle. Abbiamo preso giocatori utili per il presente e per il futuro”.

Modello City - "Sono molto orgoglioso della squadra costruita al City perché – ha aggiunto Mancini -  prima che arrivassi lottava in fondo alla classifica. Spero che l'Inter possa arrivare agli stessi livelli. Sono partito con un po' di credito qui ed è sicuramente un vantaggio. Ma se Mazzarri fosse rimasto, sicuramente avrebbe avuto 4-5 punti in più perché questa era una squadra fatta per giocare in un certo modo. Ora conta che l'Inter raggiunga i traguardi che si era prefissata a inizio stagione, la media punti conta poco".

Quanto tempo per tornare a vincere? -  “Bisogna lavorare nel modo giusto – ha proseguito Mancini – a volte, però, neanche questo basta per accorciare i tempi”. Serve pazienza, anche perché la squadra deve abituarsi ad un altro modulo. “I ragazzi, però, mi seguono alla lettera e la vittoria di domenica è stata una grande felicità, anche per i tifosi”. Bisogna lavorare ancora molto, però. L’allenatore nerazzurro ha parlato anche dei singoli. In modo particolare di Mateo Kovacic: “È un giocatore molto importante per noi, ha delle qualità tecniche enormi. L'Inter ha puntato su di lui, per il presente e per il futuro. Non dobbiamo dimenticare, però, che ha 20 anni e un giocatore così giovane non può caricarsi la squadra sulle spalle”.

Ranocchia, Guarin, ed Hernanes – “Ranocchia? Ha le caratteristiche per guidare la nostra difesa, ma è normale che serva tempo per adattarsi alla difesa a quattro. Guarin? Ho sempre avuto fiducia in lui, è un grande giocatore. Doveva solo trovare la giusta tranquillità, ha avuto un miglioramento enorme negli ultimi mesi. Podolski? È un giocatore importante e molto serio. Purtroppo non abbiamo potuto inserirlo nella lista dell'Europa League, ma ci sarà molto utile in campionato. Ha bisogno di un po' di tempo per ritrovare la condizione". E ancora: "Hernanes? È un ragazzo fantastico. Quando sono arrivato non stava bene fisicamente, ma da qui in avanti sarà una pedina importante per noi”.

Mancini chiude il caso Icardi- “Icardi è un bravissimo ragazzo, semplice come gli altri da gestire. Come attaccante è giovane e deve crescere, poi ha una qualità fondamentale che è far gol", l’allenatore nerazzurro chiude la vicenda legata alla mancata esultanza dopo la doppietta al Palermo. "Lui sa - prosegue -  che deve migliorare nella partecipazione alla manovra e nei movimenti, alcuni li ha naturali. E' il classico attaccante del passato che fa gol e che puo' migliorare in certe situazioni di gioco, lavorandoci. Però ha una media gol altissima, se riesce a migliorare va tutto a suo vantaggio".

Mercato, Brozovic e il sogno Tourè – “Brozovic? È un acquisto di Ausilio, un giocatore che l'Inter visionava da tempo. Abbiamo deciso di puntare su di lui perché è giovane. Ovviamente ha bisogno di un po' di tempo per ambientarsi, ma ha già dimostrato di avere delle qualità. Handanovic sacrificabile sul mercato? È uno dei migliori portieri al mondo, non è detto che dovremo per forza vendere qualcuno in estate. E poi c'è il sogno Yaya Touré: "Per me è uno dei migliori giocatori al mondo, gioca al City che è un grandissimo club e non è semplice. Dipende da lui, se vuole fare un'esperienza in Italia, vediamo se ci sarà la possibilità di portarlo in Italia sarebbe una grandissima cosa anche per il campionato".


Il caso Osvaldo – “Ormai è di dominio pubblico, c'è stata una cosa che non doveva accadere ma non perché è successa a me. Io non ho nulla contro Osvaldo. Lui è venuto da me, abbiamo parlato e ci siamo stretti la mano", ha aggiunto Mancini augurandogli di far "benissimo al Boca".
I prossimi impegni - In chiusura, pensando agli imminenti impegni in campo europeo e in campionato, Mancini conclude così: "L'Europa League è una competizione piena di grandi squadre e non sarà semplice. Il blasone del club, però, conta molto e l'Inter recentemente ha trionfato in Europa, conquistando la Champions League. È difficile fissare adesso un traguardo, ma proveremo ad andare avanti il più possibile. La trasferta di Bergamo? L'Atalanta è un'ottima squadra, anche se è in una situazione di classifica non semplicissima. Andremo su un campo difficile, contro una squadra guidata da un allenatore esperto. Dovremo fare un'ottima partita per poter vincere".