Leonardi deferito con Ghirardi: "Sarò solo dg del Parma"

Calcio
Pietro Leonardi ha annunciato che sarà solo direttore generale del Parma (Getty)
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Il provvedimento della Figc arriva per i mancati versamenti di stipendi, Inps e Irpef. Il dirigente del club emiliano: "C'è chi si augura il fallimento del Parma. Mi sono dimesso e non sarò presente nel futuro cda per mia scelta"

Doppio deferimento al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare per il Parma da parte del Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C.. Insieme alla società sono stati deferiti i due legali rappresentanti pro-tempore Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi. Il primo deferimento è "per non aver documentato agli organi federali competenti l'avvenuto pagamento degli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di luglio, agosto e settembre 2014, nei termini stabili dalla normativa federale". Il secondo deferimento è "per non aver documentato agli organi federali competenti l'avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps relativi agli emolumenti dovuti ai propri tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di luglio, agosto e settembre 2014". La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta.
"Con questa nuova proprietà mi sono dimesso dal cda e non sarò presente nel futuro cda per mia scelta". Lo ha dichiarato il dg del Parma, Pietro Leonardi, nel corso di una conferenza stampa a Collecchio. "Sarò solo il direttore generale e come negli anni precedenti agirò con il consenso della proprietà - ha proseguito Leonardi -. Ho sempre agito e agirò secondo coscienza".
A Collecchio, nonostante non fossero stati segnalati tifosi né contestatori, era stato approntato un rigido cordone di polizia e carabinieri, oltre a diversi agenti della Digos. Caso eccezionale per Parma. L'ultima volta che Leonardi ha parlato alla stampa risaliva al 19 dicembre, quando si presentò al fianco dell'allora neopresidente Fabio Giordano, portavoce di Rezart Taci, che poi ha ceduto la società a Manenti.