Vazquez demolisce il Napoli, Benitez ne prende tre a Palermo
CalcioNell'anticipo del sabato sera della 23.a giornata prova straordinaria della coppia argentina: Dybala non segna ma spacca in due la difesa azzurra, Vazquez in gol e regala la terza rete a Rigoni. Lazaar apre su errore di Rafael. I rosanero sognano l'Europa
PALERMO-NAPOLI 3-1
14' Lazaar (P), 36' Vazquez (P), 65' Rigoni (P), 82' Gabbiadini (N)
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Impressionante, micidiale, spettacolare. Chiamatelo come volete ma questo è il calcio che gioca il Palermo. Aggressività, velocità, tecnica e coraggio. La squadra di Iachini si sbarazza di un Napoli ridimensionato a piccola squadra al cospetto dei rosanero che hanno giocato una partita perfetta con una semplicità disarmante nonostante il potenziale dell'avversario fosse, solo sulla carta, superiore. Il Palermo prosegue nella sua striscia di risultati utili consecutivi in casa grazie alle sette vittorie in nove gare disputate al Barbera e torna a sognare, in maniera più che legittima, l'Europa. La vittoria sul Napoli porta, soprattutto, la firma di Vazquez. "El Mudo" come un certo Riquelme che, come l'ex idolo del Boca, incanta in campo a suon di gol e di assist.
La gara del Palermo si è messa subito bene grazie alla rete di Lazaar agevolata da un grossolano errore di Rafael, ingannato da una traiettoria perfida di un tiro scagliato, però, da oltre 30 metri. Il Napoli, con Gabbiadini in panchina, ha provato comunque a reagire, ma i rosanero hanno saputo piegare a proprio favore gli spazi lasciati dalla squadra di Benitez. Quaison ha dimostrato di avere una velocità di base impressionante e ampi margini di miglioramento sotto il profino tecnico, Dybala ha saputo trasformarsi da bomber in assist-man, il resto lo ha fatto il mancino di Vazquez in occasione di un raddoppio arrivato sul finale del primo tempo.
Nella ripresa Benitez ha rimescolato le carte mandando in campo Gabbiadini al fianco di un pur sempre generoso ma poco incisivo Higuain, proponendo un 4-2-4 nel tentativo di raddrizzare le sorti del confronto. E, invece, il Palermo non si è chiuso, ha continuato a difendere in avanti, cercando di riconquistare la palla per verticalizzare immediatamente su Dybala. Da qui è nata l'azione del gol che ha chiuso il match: palla a Vazquez, "torre" per Rigoni e tap-in facile facile. Il gol di Gabbiadini (terzo in tre partite in azzurro), nel finale di gara, è più casuale che cercato. Un 3-1 che non lascia dubbi perché il Palermo ha meritato di vincere ampiamente la gara. Per Zamparini, alle prese con il rinnovo di Dybala, risulterà comunque difficile riuscire a trattenere un giocatore di tale calibro. Il patron rosanero, tuttavia, può consolarsi con Vazquez, blindato dal nuovo contratto.
Per Benitez che, insieme alla sua squadra, aveva ritrovato slancio nella rincorsa al secondo posto della Roma una battuta d'arresto che fa male. Occorre ricominciare a guardarsi alle spalle.
14' Lazaar (P), 36' Vazquez (P), 65' Rigoni (P), 82' Gabbiadini (N)
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Impressionante, micidiale, spettacolare. Chiamatelo come volete ma questo è il calcio che gioca il Palermo. Aggressività, velocità, tecnica e coraggio. La squadra di Iachini si sbarazza di un Napoli ridimensionato a piccola squadra al cospetto dei rosanero che hanno giocato una partita perfetta con una semplicità disarmante nonostante il potenziale dell'avversario fosse, solo sulla carta, superiore. Il Palermo prosegue nella sua striscia di risultati utili consecutivi in casa grazie alle sette vittorie in nove gare disputate al Barbera e torna a sognare, in maniera più che legittima, l'Europa. La vittoria sul Napoli porta, soprattutto, la firma di Vazquez. "El Mudo" come un certo Riquelme che, come l'ex idolo del Boca, incanta in campo a suon di gol e di assist.
La gara del Palermo si è messa subito bene grazie alla rete di Lazaar agevolata da un grossolano errore di Rafael, ingannato da una traiettoria perfida di un tiro scagliato, però, da oltre 30 metri. Il Napoli, con Gabbiadini in panchina, ha provato comunque a reagire, ma i rosanero hanno saputo piegare a proprio favore gli spazi lasciati dalla squadra di Benitez. Quaison ha dimostrato di avere una velocità di base impressionante e ampi margini di miglioramento sotto il profino tecnico, Dybala ha saputo trasformarsi da bomber in assist-man, il resto lo ha fatto il mancino di Vazquez in occasione di un raddoppio arrivato sul finale del primo tempo.
Nella ripresa Benitez ha rimescolato le carte mandando in campo Gabbiadini al fianco di un pur sempre generoso ma poco incisivo Higuain, proponendo un 4-2-4 nel tentativo di raddrizzare le sorti del confronto. E, invece, il Palermo non si è chiuso, ha continuato a difendere in avanti, cercando di riconquistare la palla per verticalizzare immediatamente su Dybala. Da qui è nata l'azione del gol che ha chiuso il match: palla a Vazquez, "torre" per Rigoni e tap-in facile facile. Il gol di Gabbiadini (terzo in tre partite in azzurro), nel finale di gara, è più casuale che cercato. Un 3-1 che non lascia dubbi perché il Palermo ha meritato di vincere ampiamente la gara. Per Zamparini, alle prese con il rinnovo di Dybala, risulterà comunque difficile riuscire a trattenere un giocatore di tale calibro. Il patron rosanero, tuttavia, può consolarsi con Vazquez, blindato dal nuovo contratto.
Per Benitez che, insieme alla sua squadra, aveva ritrovato slancio nella rincorsa al secondo posto della Roma una battuta d'arresto che fa male. Occorre ricominciare a guardarsi alle spalle.