Telefonata, l'ira di Lotito: "Manovra subdola, mi tutelerò"

Calcio
Claudio Lotito nella sede della Lega mercoledì a Milano
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Il giorno dopo la pubblicazione della conversazione con il direttore generale dell'Ischia Pino Iodice, il presidente della Lazio annuncia querele: "Reagirò in ogni sede giudiziaria contro chi ha diffuso un colloquio abusivamente registrato"

Dopo il caso della telefonata registrata dal direttore generale dell’Ischia Pino Iodice, e pubblicata dal sito di Repubblica, Claudio Lotito perde le staffe e annuncia querele. "Ho dato mandato ai miei legali di tutelare la mia persona e la mia posizione istituzionale in sede giudiziaria – sia penale, sia civile – intendendo così reagire ad una manovra subdola e accertare la responsabilità di Iodice e di tutti coloro che, a qualsiasi titolo, hanno utilizzato, o diffuso, un colloquio telefonico abusivamente registrato".

Carpi, il ds: "Pensiamo al campo" -
Il direttore sportivo del Carpi Cristiano Giuntoli, tornando sul caso Lotito, ha detto: “Ieri è stata una giornata difficile, le parole sentite hanno fatto male al sistema e siamo molto dispiaciuti. Noi però dobbiamo pensare subito al campo e a ripartire, badando non al risultato ma a lavorare con un progetto di giovani - ha aggiunto il dirigente degli emiliani, impegnati oggi in casa contro lo Spezia - Sono parole che hanno fatto male ma ci fanno riflettere solo un secondo: pensiamo solo alla nostra realtà".

Caso Lotito, vietate domande a Pioli - "Non parliamo di altro se non della gara". Il responsabile ufficio stampa della Lazio, Stefano Martino, ha vietato ai giornalisti di fare domande sulla vicenda Lotito-Iodice, in occasione della conferenza stampa di Stefano Pioli. Presentando la gara contro l’Udinese, l’allenatore ha detto: “Una settimana particolare? Noi siamo abituati a questo trambusto mediatico ma siamo molto focalizzati sul nostri lavoro. A volte lamentarsi degli arbitri conviene? Dobbiamo credere ancora in questo calcio? Assolutamente sì, ci vuole serenità. Siamo tutti professionisti,
ognuno deve mettere il massimo senza condizionamenti. Se pensiamo ci sia qualcos'altro, dobbiamo smettere di fare questo lavoro. Ma nonè  questo il caso mio e del calcio italiano".