Llorente e Pirlo, Juve di rimonta: Atalanta battuta 2-1

Calcio
Fernando Llorente esulta dopo il gol del momentaneo 1-1. Quinta rete in campionato per lo spagnolo (Getty)

I nerazzurri di Colantuono passano in vantaggio allo Juventus Stadium con un gol di Migliaccio, a cui rispondono lo spagnolo e il bresciano. Bianconeri a +10 dalla Roma, che è attesa a Verona domenica alle 18

JUVENTUS-ATALANTA 2-1
25' Migliaccio (A), Llorente (J), 45' Pirlo (J)

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LE PAGELLE

La Juve torna a vincere, portando a 15 la serie di giornate consecutive di imbattibilità in campionato e salendo a quota 57 punti in classifica. La Roma, impegnata domenica a Verona contro l'Hellas, è momentaneamente a -10.

Juve reduce da due pareggi nelle ultime tre partite di campionato: i quattro punti lasciati ad Udine e Cesena (a cui la Roma ha risposto, non approfittando, pareggiando con Empoli e Parma), evidenziano una curiosa sofferenza contro le squadre bianconere. Ma nel turno che precede gli ottavi di andata di Champions (martedì il Borussia Dortmund è atteso a Torino) l’avversario allo Juventus Stadium è nerazzurro e si presenta con le ossa rotte. L’Atalanta di Colantuono è falcidiata da infortuni e squalifiche: il reparto più in emergenza è la difesa, dove giocano come centrali Masiello e Bellini, normalmente schierati come terzini.

Per Allegri, invece, sono cinque i cambi rispetto alla trasferta di Cesena: Caceres per Lichtsteiner, Chiellini per Ogbonna, Padoin per Evra, Pereyra per Vidal (infiammazione all’adduttore, preservato per martedì) e Tevez al posto di Morata. Fernando Llorente vince quindi il ballottaggio con il connazionale, che forse viene preservato da Allegri per la sfida di Champions con il Borussia Dortmund. Tra i bianconeri spicca nell’undici iniziale bianconero la presenza di Paul Pogba, diffidato e quindi di fronte ad una grande prova di maturità perché rimediando un cartellino giallo salterebbe la partita contro la Roma.

La partita - Gara che si infiamma al 24' quando Baselli, oltre la linea dei difensori ma tenuto in gioco perché "servito" da un retropassaggio di Pirlo, si fa stregare da Buffon che salva il risultato. Ma l'intervento del numero uno bianconero mantiene lo 0-0 soltanto per un minuto perché al 25' Migliaccio di testa trova una traiettoria imprendibile: palo-gol, Atalanta in vantaggio a sorpresa. Palla al centro e Juve subito all'attacco, ma Pereyra (26') sbaglia clamorosamente a tu per tu con Sportiello.
Sportiello ancora protagonista al 38' su un destro di Caceres che sembrava destinato ad entrare, ma come accaduto a Buffon, il grande intervento precede il gol subito. Da calcio d'angolo infatti Llorente ribadisce in rete una respinta sul colpo di testa ravvicinato di Bonucci.
Scacciata la paura, per la Juve è tutto in discesa, specie se un fuoriclasse come Pirlo decide che il risultato va messo a posto prima dell'intervallo. Un suo destro da fuori area al 45' porta i padroni di casa in vantaggio: 2-1 e quinta rete in 20 sfide contro i bergamaschi in Serie A per il regista bresciano.
Nella ripresa anche Pogba contribuisce a far salire il voto di Sportiello, già alto per quanto dimostrato nel primo tempo. Il colpo di testa del francese che chiude una bella combinazione Tevez-Pereyra non trova fortuna, ma ad Allegri basta che la sua partita si chiuda senza l'ammonizione e al 20' lo sostituisce inserendo Lichtsteiner. Colantuono poco dopo risponde con un cambio Denis-Boakye.
A poco più di un quarto d'ora dalla fine Llorente lascia il posto a Morata, una sostituzione preceduta da un diverbio tra Colantuono e il quarto uomo. Parole che non piacciono a Irrati, che espelle l'allenatore dell'Atalanta. Negli ultimi dieci minuti gli ospiti provano a riacciuffare il pari ma la Juve previene bene le iniziative degli avversari con falli tattici provvidenziali che però costano il giallo a Pereyra e Lichtsteiner. L'occasione più ghiotta capita ancor sulla testa di Migliaccio, che anticipa Caceres ma non impensierisce Buffon, che deve soltanto seguire con gli occhi la traiettoria di un pallone indirizzato fuori dallo specchio.
Nei quattro minuti di recupero c'è spazio anche per Coman, che rileva Tevez e riesce subito a mettersi in mostra con un'iniziativa personale. Finisce 2-1 e adesso sì, Allegri può pensare al Borussia Dortmund.