Milan, il mal di trasferta continua: 0-0 contro il Chievo
CalcioRossoneri ancora in difficoltà lontani da San Siro. Inzaghi non riesce a vincere due partite consecutive dallo scorso ottobre. Traversa di Honda. Maran si rialza dopo la batosta di Empoli: sorprende Mattiello, terzino 19enne in prestito dalla Juventus
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LE PAGELLE
Poche occasioni, nessun gol. Il digiuno esterno del Milan continua. Quarto 0-0 casalingo del Chievo, ma soprattutto ottava trasferta senza vittorie per Inzaghi (cinque pareggi, tre sconfitte): è il record negativo dal maggio 2001. Non solo: i rossoneri non riescono a vincere due partite consecutive dello scorso ottobre. È questo il risultato di una confusione tattica che porta Super Pippo a cambiare per tre volte modulo nel corso della partita: parte con il 4-3-1-2, passa al 4-3-3 a inizio ripresa e chiude con un 4-2-3-1 a trazione anteriore con Bonaventura nel ruolo di mediano davanti alla difesa. Diego Lopez, come spesso accade, è il migliore dei suoi. Insieme a Honda che, tuttavia, parte dalla panchina proprio come Cerci. Un punto che non sposta la classifica del Milan, che sale a 34 (-1 dall’Inter, -5 dalla zona Europa). Pareggio utile invece per il Chievo, che si porta a +5 dalla zona retrocessione.
Cerci e Paloschi in panchina - Dopo le polemiche in settimana sul caso Cerci, Inzaghi lascia in panchina l’esterno ex Atletico Madrid, confermando in attacco la coppia Destro-Menez con Bonaventura a supporto. Maran si affida a capitan Pellissier (quattro gol per lui contro i rossoneri in Serie A), al suo fianco Meggiorini. Solo panchina per l’ex Paloschi.
Keisuke warming up in Verona.. only few minutes to #ChievoMilan! #forzaMilan #weareacmilan pic.twitter.com/mLPduwPbsh
— AC Milan (@acmilan) 28 Febbraio 2015
Difese chiuse - Sin dalle prime battute si intuisce quale sarà lo “schema” di gioco del Milan. Palla lunga per Destro e pedalare. Tutte le speranze dei rossoneri sono affidate all’ex attaccante della Roma. Mattia è l’unico ad essere veramente pericoloso in quelle (poche) occasioni in cui il Milan si affaccia dalle parti di Bizzarri. Inzaghi sceglie il 4-3-1-2, ma di gioco se ne vede poco. Il Chievo è più agguerrito, ma soprattutto più squadra. Il giovanissimo Federico Mattiello (19 anni, alla prima da titolare in Serie A) viene schierato dall'inizio da Maran e dimostra che la voglia spesso può prevalere sul talento. Il giovane esterno tenta per due volte la conclusione e si rivela prezioso in fase difensiva, dimostrando buona personalità. La prima occasione del match capita sui piedi di Destro. L’attaccante si fionda come un rapace sul lancio lungo che scavalca Dainelli. Il numero 9 rossonero tocca il pallone con il destro, ma la deviazione è troppo leggera per impensierire Bizzarri. “Da quella posizione si calcia con il sinistro, Mattia!”, urla Inzaghi dalla panchina alla propria punta.
Esperienza Pellissier - Chi di certo non ha bisogno di consigli è Pellissier, che al 25’ sbeffeggia Bocchetti scavalcandolo con un sombrero. Il capitano del Chievo si porta a tu per tu con Diego Lopez, bravo a deviare il tiro in uscita. Il pallone rimbalza a due passi dalla linea di porta e Antonelli rischia l’autogol nel tentativo di liberare l’area. Il match non decolla: entrambe le squadre fanno delle ripartenze il proprio punto di forza, ma nessuna delle due vuole prendere l’iniziativa e quindi la partita rimane bloccata. Al 45’ arriva la migliore occasione del primo tempo: tiro cross di Montolivo e Destro da due passi devia alto di testa.
63 - #ChievoMilan 0-0 al Bentegodi pic.twitter.com/7ecysZ2UjG
— A.C. ChievoVerona (@ACChievoVerona) 28 Febbraio 2015
Guizzo del samurai - Inzaghi intuisce che qualcosa non va, soprattutto a centrocampo, dove il Milan non riesce a dare supporto agli attaccanti. Così nel secondo tempo si sbilancia passando al 4-3-3: fuori Montolivo, dentro Honda. Il giapponese forma il tridente offensivo insieme a Menez e Destro. Bonaventura arretra nella posizione di mezzala. Il numero 10 rossonero si fa subito notare: dopo tre minuti della ripresa, si accentra e calcia di sinistro colpendo la traversa. Il Chievo reagisce al 53’ su un rinvio sbagliato di Diego Lopez: Pellissier raccoglie il pallone, crossa al centro, deviazione di Alex che per poco non manda il pallone nella propria porta. La squadra di Maran spinge e Schelotto, già autore di un gol decisivo ai tempi dell’Inter contro il Milan, prova a lasciare di nuovo il segno con un destro da fuori area al 64’ respinto da Diego Lopez.
Tackle salva tutto - Nella ripresa la partita è più viva, le due squadre giocano a viso aperto e (complice la stanchezza) concedono maggiori spazi. Due scivolate salvano il risultato da una parte e dall’altra nel giro di due minuti: al 66’ il giovane Mattiello anticipa Bonaventura pronto a deviare in porta da due passi, sul cambio di fronte De Jong sradica il pallone dai piedi di Meggiorini pronto a calciare da buona posizione. Al 69’ entra l’atteso ex Paloschi, che si fa subito notare con una fantastica girata in area respinta in angolo da Diego Lopez.
Mossa finale - Inzaghi tenta il tutto per tutto quando al 78' esce De Jong per Cerci. Il Milan passa al 4-2-3-1 con Bonaventura nel ruolo di mediano davanti alla difesa insieme a Poli. Ma non c’è niente da fare. Il Milan non vince e non convince. Alla fine il Bentegodi fischia, deluso dallo 0-0 del Chievo contro una squadra, quella di Inzaghi, che poteva anche perdere un match tutt’altro che spettacolare.
Le foto di #ChievoMilan realizzate da Renzo Udali pic.twitter.com/CtFps1g1FH
— A.C. ChievoVerona (@ACChievoVerona) 28 Febbraio 2015