Allegri: "A Roma non è decisiva". Garcia: "Vogliamo vincere"

Calcio
Terzo confronto in Serie A tra Allegri e Garcia: fin qui un pari e una vittoria per l'allenatore bianconero (foto getty)

L'allenatore della Juve resta cauto prima del big match di lunedì contro i giallorossi: "Partita importante per il campionato, ma non fondamentale". Il collega francese fa mea culpa: "Qualche divinità mi ha voluto punire per la frase sullo scudetto..."

“La partita d'andata con la Roma? Ormai sono passati tre mesi. Si è parlato di episodi tutti al limite, credo che ancora oggi sia difficile mettere d'accordo i moviolisti". L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, archivia così le polemiche dell'andata e, alla vigilia della super sfida con i giallorossi, tende la mano agli avversari: “Quella di lunedì è una serata importante per il campionato ma non fondamentale: il calcio italiano ne deve uscire nel migliore dei modi".
Assenze a centrocampo - Allegri deve fare fronte ad alcune assenze importanti: "Vidal ha una botta, è più facile che sia recuperato. Pogba ha invece un affaticamento muscolare e possono esserci dei rischi. Ho già perso Pirlo per venti giorni, non posso permettermi di perdere un altro giocatore così a lungo". Allegri inquadra così la situazione infortuni. “Valuterò le loro condizioni - aggiunge l’allenatore - se non saranno disponibili potremmo anche giocare con due centrocampisti e non sarà uno schieramento d'emergenza".

Neanche un centimentro
- “La Roma farà di tutto per vincere e avvicinarsi, è normale - aggiunge Allegri - anche perché finora sono stati giocati pochi scontri diretti. Quindi da qui alla fine del campionato sarà importante farsi trovare pronti e non lasciare neanche un centimetro a livello mentale, tecnico e fisico, perché il campionato non è chiuso”. "La mia superbia punita" - "Se a distanza di quattro mesi ridirei la frase sulla vittoria dello scudetto della Roma? Forse c’è una divinità misteriosa che ha voluto punirmi di questo peccato, se peccato ho commesso, di superbia". Così Rudi Garcia alla vigilia della sfida con la Juventus. “Ma se l'ho fatto era per combattere soprattutto un ambiente di pessimismo eccessivo, che diceva 'possiamo fare qualsiasi cosa e non vinceremo mai'. E soprattutto, se ho commesso questo peccato, confesso che non era una cosa detta da uno stupido che non riflette e dice cose campate per aria”. Destino scudetto - “Io credo che per mantenere la motivazione al massimo fosse necessario fare questa cosa", aggiunge Garcia durante la conferenza stampa di Trigoria. “Lunedì sera ovviamente vogliamo vincere, ma nei nostri piedi abbiamo solo il destino che riguarda il secondo posto - conclude il francese, spiegando che il discorso scudetto sarà legato soprattutto ai risultati della squadra di Allegri - In questo momento siamo a -9 in classifica e non possiamo fare altro che concentrarci su questa partita: anche se dovessimo vincere, comunque la lotta scudetto non dipenderebbe solo da noi”