Parma, ritorno al Tardini deserto. "Noi non molleremo"
CalcioAnche se la squadra non giocava dall'11 febbraio, nemmeno 9000 tifosi per il match contro l'Atalanta. Capitan Lucarelli: il campo ci mancava. Striscioni di polemica ("Manenti vattene", "Figc e Lega fallite con noi")
Al Tardini non si giocava dall'11 febbraio scorso, quando il Parma fu sconfitto dal Chievo, ma l'atmosfera non è certo quella di una piazza che attendeva in ritorno in campo della sua squadra. Poco pubblico, forse nemmeno i 9.000 abbonati, per la sfida con l'Atalanta. L'incasso comunque non andrà ad aiutare le casse del club visto cheè già stato pignorato da un creditore del Parma Fc. In curva nord, covo della tifoseria crociata più calda, a inizio gara un solo striscione con la scritta 'Manenti vattene' a cui poi è stato aggiunto un applauditissimo 'Figc e Lega fallite con noi'. A inizio partita cori e applausi per Alessandro Lucarelli, capitano del Parma, che in queste settimane è stato interprete delle istanze della squadra.
Lucarelli: il campo ci mancava - "Che effetto fa tornare in campo? - Ci mancava, perché il calcio è il nostro lavoro e la nostrra passione, non vedevamo l'ora di scendere in campo dopo tutto quello che stiamo passando - afferma proprio Lucarelli ai microfoni di Sky -. La squadra non mollerà fino alla fine, sento dire che falsiamo il campionato, ma vi assicuro che non falseremo nulla. Speriamo di venire ascoltati per fare in modo che questo sistema calcio migliori, perché quello che è successo al Parma non deve più accadere. Tutti insieme dobbiamo cercare di migliorare. I tifosi ci hanno dato il loro appoggio, dobbiamo diventare una cosa sola per portare un messaggio positivo per quello che deve essere il calcio. Ci prendiamo le responsabilità per la classifica e per il campo, ma la cosa importante è che i tifosi hanno capito che, nonostante i limiti tecnici, questa squadra non molla mai".
Donadoni: una situazione paradossale - "La partita è stata giocata con grande volontà, magari si poteva ottenere qualcosa in più sul campo ma i ragazzi stanno facendo uno sforzo importante, specie psicologico, non basta riaccendere l'interruttore. Comunque, ci hanno provato". Così l'allenatore del Parma, Roberto Donadoni, al termine della partita con l'Atalanta. "Tornare in campo dopo due partite rinviate - ha detto a Sky sport - fa un effetto strano. E' una situazione paradossale, bisogna comunque conviverci e speriamo che quanto fatto abbia un esito positivo". Donadoni ha poi ribadito le grandi difficoltà del momento: "Vorrei che fosse tutto finito, tutto questo è massacrante - ha spiegato - e non solo per i giocatori e per lo staff tecnico, ma per tutti quelli che lavorano per il Parma. Chiedere di andare avanti è come tirar fuori un'altra goccia di sangue a chi ne ha già versato molto, ma noi ci proviamo, da tempo abbiamo deciso di sentirci noi i proprietari di questa società".
Lucarelli: il campo ci mancava - "Che effetto fa tornare in campo? - Ci mancava, perché il calcio è il nostro lavoro e la nostrra passione, non vedevamo l'ora di scendere in campo dopo tutto quello che stiamo passando - afferma proprio Lucarelli ai microfoni di Sky -. La squadra non mollerà fino alla fine, sento dire che falsiamo il campionato, ma vi assicuro che non falseremo nulla. Speriamo di venire ascoltati per fare in modo che questo sistema calcio migliori, perché quello che è successo al Parma non deve più accadere. Tutti insieme dobbiamo cercare di migliorare. I tifosi ci hanno dato il loro appoggio, dobbiamo diventare una cosa sola per portare un messaggio positivo per quello che deve essere il calcio. Ci prendiamo le responsabilità per la classifica e per il campo, ma la cosa importante è che i tifosi hanno capito che, nonostante i limiti tecnici, questa squadra non molla mai".
Donadoni: una situazione paradossale - "La partita è stata giocata con grande volontà, magari si poteva ottenere qualcosa in più sul campo ma i ragazzi stanno facendo uno sforzo importante, specie psicologico, non basta riaccendere l'interruttore. Comunque, ci hanno provato". Così l'allenatore del Parma, Roberto Donadoni, al termine della partita con l'Atalanta. "Tornare in campo dopo due partite rinviate - ha detto a Sky sport - fa un effetto strano. E' una situazione paradossale, bisogna comunque conviverci e speriamo che quanto fatto abbia un esito positivo". Donadoni ha poi ribadito le grandi difficoltà del momento: "Vorrei che fosse tutto finito, tutto questo è massacrante - ha spiegato - e non solo per i giocatori e per lo staff tecnico, ma per tutti quelli che lavorano per il Parma. Chiedere di andare avanti è come tirar fuori un'altra goccia di sangue a chi ne ha già versato molto, ma noi ci proviamo, da tempo abbiamo deciso di sentirci noi i proprietari di questa società".