Nuovo capitolo del caos in cui è piombato da diverse settimane il club emiliano, con l'attuale proprietario che ha avanzato una richiesta economica per lasciare il club. Il finanziere che voleva trattare per l'acquisto: "Riununciamo"
Un altro terribile giorno per la storia del calcio a Parma. Il club, nel caos da diverse settimane, in balìa di debiti e strani avvicendamenti al vertice, oggi ha visto una frenata della trattativa tra l'attuale proprietario Giampietro Manenti e Alessandro Proto, finanziere che era pronto ad avviarte una trattativa. Manenti, cha ha rilevato il Parma ad 1 euro, ora chiede 5 milioni per cederlo. "Assurdo, così rinunciamo", ha detto Proto dopo un incontro a Milano.
Manenti va avanti da solo - Giampietro Manenti fa sapere che andrà avanti da solo, almeno sino a giovedì 19 marzo quando ci sarà l'udienza per la richiesta di fallimento di fronte al Tribunale di Parma. Al milione messo sul piatto da Proto, Manenti ha rilanciato chiedendone cinque e così la trattativa è definitivamente tramontata.
"Macché 5 milioni" - "Troppi giornalisti di fronte al portone" avrebbe detto il numero uno crociato che, contattato telefonicamente, ha solo commentato "non vendo il Parma, non ne ho bisogno perché posso andare avanti da solo. L'offerta di Proto? Macché cinque milioni. Bisognava vendere prima, non adesso quando è salvo o fallito".
Parola al Tribunale - Fra pochi giorni, si pronuncerà il Tribunale. Nei giorni scorsi sono stati depositati gli ultimi bilanci del club e la situazione contabile corrente ma per ora nessun piano di rientro dal debito come promesso dal numero uno crociato. La strada del fallimento, con la nomina di due curatori fallimentari, sembra la più probabile ma la sentenza potrebbe anche non arrivare in tempo per la sfida di domenica con il Torino aprendo nuovamente una incognita su chi pagherà l'apertura dello stadio Tardini, non più in gestione al Parma Fc. Resta possibile la strada di uno sponsor (Errea o Vorwerk Folletto) che possa pagare steward, sicurezza e più in generale i consumi.
Le parole di Tavecchio - Ma l'importante, per il presidente Figc Carlo Tavecchio, è "che il presidente del tribunale conceda l'esercizio provvisorio. Poi si aprirà un'altra questione che è quella dell'iscrizione ai campionati a seconda di quella che sarà la sua classifica. Se dovrà iscriversi in serie B, bisognerà costituire una nuova società che prenda in carico quello che è stato il pregresso e parzialmente i calciatori dovranno avere il ristoro che si meritano".
Manenti va avanti da solo - Giampietro Manenti fa sapere che andrà avanti da solo, almeno sino a giovedì 19 marzo quando ci sarà l'udienza per la richiesta di fallimento di fronte al Tribunale di Parma. Al milione messo sul piatto da Proto, Manenti ha rilanciato chiedendone cinque e così la trattativa è definitivamente tramontata.
"Macché 5 milioni" - "Troppi giornalisti di fronte al portone" avrebbe detto il numero uno crociato che, contattato telefonicamente, ha solo commentato "non vendo il Parma, non ne ho bisogno perché posso andare avanti da solo. L'offerta di Proto? Macché cinque milioni. Bisognava vendere prima, non adesso quando è salvo o fallito".
Parola al Tribunale - Fra pochi giorni, si pronuncerà il Tribunale. Nei giorni scorsi sono stati depositati gli ultimi bilanci del club e la situazione contabile corrente ma per ora nessun piano di rientro dal debito come promesso dal numero uno crociato. La strada del fallimento, con la nomina di due curatori fallimentari, sembra la più probabile ma la sentenza potrebbe anche non arrivare in tempo per la sfida di domenica con il Torino aprendo nuovamente una incognita su chi pagherà l'apertura dello stadio Tardini, non più in gestione al Parma Fc. Resta possibile la strada di uno sponsor (Errea o Vorwerk Folletto) che possa pagare steward, sicurezza e più in generale i consumi.
Le parole di Tavecchio - Ma l'importante, per il presidente Figc Carlo Tavecchio, è "che il presidente del tribunale conceda l'esercizio provvisorio. Poi si aprirà un'altra questione che è quella dell'iscrizione ai campionati a seconda di quella che sarà la sua classifica. Se dovrà iscriversi in serie B, bisognerà costituire una nuova società che prenda in carico quello che è stato il pregresso e parzialmente i calciatori dovranno avere il ristoro che si meritano".