Juve, è sempre Tevez. Il Genoa si arrende allo Stadium

Calcio
La Juventus ha battuto 1-0 il Genoa nella 28.a giornata di Serie A (Foto Getty)

La 16sima rete in campionato dall'Apache vale il +14 in classifica sulla Roma. Nella ripresa Lamanna, entrato al posto dell'infortunato Perin, para un generoso rigore all'argentino

JUVENTUS-GENOA 1-0
25' Tevez

Guarda la cronaca del match



GUARDA LE PAGELLE


Dopo l'esaltante vittoria a Dortmund, valsa il passaggio ai quarti di Champions League, la Juventus prosegue la sua marcia in anche campionato e consolida il già ampio vantaggio in classifica sulla Roma. E' stato un gol di Tevez a decidere la partita contro un Genoa tosto e sfacciato, ma che non ha mai trovato il guizzo giusto per far male ai bianconeri. E quando c'ha provato, come nel finale, ha trovato sulla sua strada un fantastico Barzagli a negargli il pareggio.

I precedenti a Torino - Sono 48 (compreso il confronto odierno) e il bilancio è nettamente a favore dei bianconeri: solo 2 le vittorie dei liguri, l'ultima nella stagione 1990-1991, a fronte di 37 successi bianconeri e 9 pareggi.

Tatticamente -
Allegri conferma il 3-5-2 rispolverato con il Borussia dopo l'infortunio di Pogba. Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci (Ogbonna), Chiellini in difesa; Lichtsteiner, Vidal, Marchisio, Pereyra e Padoin a centrocampo; in attacco Tevez-Llorente. Gasperini, che sogna di battere di nuovo la capolista in questa stagione, alla vigilia aveva dichiarato di volere una squadra senza paura. Nel suo 3-4-3 assenti gli squalificati Rincon e Iago Falqué, mentre sulla mediana torna Kucka; in attacco Lestienne, Perotti e Niang.

Bum-bum Tevez!
- Ritmo intenso per tutto il primo tempo. Piuttosto intraprendente il Genoa, che dal 20' fa la partita. Perotti spesso crea scompiglio nella difesa avversaria, sfonderando tutto il suo repertorio: tecnica, buon controllo di palla e accelerzioni quanto basta. Azzeccata la trasformazione di Bertolacci da mezzala a regista. Il problema, però, è che nessuno in questo momento sembra avere a disposizione i mezzi per fermare Tevez, nemmeno il buon Gasperini. Carlitos sblocca al 26' con un gol, il 16° in campionato, che nasce da uno slalom e prosegue con una sassata sotto la traversa che Perin non vede nemmeno partire. "Un Tevez così forte non l'ho mai visto, nemmeno al City", aveva detto Veron, ex Lazio e Samp, qualche tempo fa. Questa rete ne è l'ulteriore conferma.  Il primo tempo si chiude dopo una traversa centrata da Chiellini.

Lamanna...dal cielo - Nella ripresa il Genoa schiera una punta centrale vera, Borriello, al posto di un Niang che in verità malaccio non aveva fatto. La Juve, compatta dietro, costringe i rossoblù a rallentare prima e a puntare poi sulla circolazione di palla. Al 57' Perin deve a lasciare il posto a Lamanna per un problema alla spalla destra (contrasto con Chiellini). L'ex Siena è bravissimo al 61' nel parare a Tevez un rigore che, se realizzato, avrebbe alimentato nuove polemiche arbitrali (Pereyra cerca e trova il contatto con Roncaglia).

Il finale - La Juventus pian piano perde il controllo della partita, e per dare nuova vitalità sia all'impostazione che alla fase offensiva, Allegri sostituisce Lorente e Lichtsteiner con Matri e Pepe; è su quest'asse che i bianconeri costruiscono l'occasione migliore del loro secondo tempo: punizione dalla destra del primo, debole colpo di testa del secondo. Poco, troppo poco per pensare di aver domato il Genoa. Il vero gol partita arriva all'80', quando Perotti, solo ad una manciata di centimetri dalla porta, sta per agganciare un traversone di Roncaglia. Barzagli interviene con un tempismo perfetto e regala altri tre punti alla capolista.