Morata, cuore Juve: "Tornare al Real? Non ci penso proprio"
CalcioL'attaccante spagnolo a Onda Cero: "Sono talmente felice e a mio agio alla Juventus che non posso neanche fermarmi a pensare al Real Madrid o a qualsiasi altro club. Ancelotti? Non ho capito perché dopo alcune buone prestazioni mi ritrovavo fuori"
MORATA en #AlPrimerToque: “Jesé puede hacerlo bien, pero si despunta un jugador, el Madrid lo querrá fichar” http://t.co/oa2uTPHEQI
— Al Primer Toque (@AlPrimerToque) 25 Marzo 2015
Il rapporto con Ancelotti - Una dichiarazione importante per lo spagnolo che si toglie anche qualche sassolino dalle scarpe per come è stato trattato a Madrid. "Non ho capito perché dopo alcune buone prestazioni mi ritrovavo fuori, non pretendevo di giocare titolare ma solo di essere trattato in maniera diversa". Morata sente su di sé un'altra considerazione adesso: "mi sento più valorizzato ora che sono all'estero, quando ho lasciato il Real Madrid uno dei miei obiettivi era conquistare la nazionale e alcuni pensavano che fossi pazzo. Ora sono qui convocato nella nazionale spagnola e per me è incredibile, prima festeggiavo i successi de la "Roja", adesso ne faccio parte. Sogno di fare il primo gol, anche se non lo vivo come un'ossessione".
E quello con Llorente - Morata parla anche del suo connazionale, compagno di squadra e rivale per una maglia da titolare nella Juve: Fernando Llorente. "Non è solo un compagno per me - assicura il numero 9 bianconero - E' un amico e non dimenticherò mai tutto quello che ha fatto per me. Se sto facendo bene gran parte del merito è suo, è sempre pronto a congratularsi con me, a darmi consigli. Non è facile incontrare persone come lui e infatti non ho mai sentito nessuno parlar male di Fernando. Spero di poter giocare di più al suo fianco". Morata vede un calcio italiano "in evoluzione e più divertente rispetto a qualche anno fa" e conclude parlando di Pirlo e Buffon. "Li ho sempre ammirati, a Gigi è impossibile segnargli anche nelle partitelle d'allenamento, mentre per quanto riguarda Andrea spesso mi fermo a guardarlo per studiare il suo modo di calciare le punizioni. Ma non provo a imitarlo per non cadere nel ridicolo...".