Inter, allenamento punitivo a Pasqua: zero sorrisi a Appiano

Calcio

Silvia Vallini

Nemanja Vidic, uno dei giocatori che ha deluso di più nella travagliata stagione nerazzurra (foto getty)

Dopo il deludente 1-1 a San Siro con il Parma, i nerazzurri hanno dovuto rinunciare alla domenica di vacanza. Cinquanta minuti di lavoro atletico in due gruppi davanti a Mancini, Ausilio e Zanetti. Intanto la società pianifica l'arrivo di quattro rinforzi

Bocche cucite, silenzio surreale. Il tempo delle parole è rimasto racchiuso all’interno di San Siro mentre fuori risuonavano i fischi. Il pensiero di Mancini e quello della società, espresso dal direttore sportivo Ausilio, è chiaro ed è arrivato forte alla squadra, come il messaggio che si è accompagnato all’allenamento punitivo della domenica di Pasqua. Tutti ad Appiano alle 8, i primi addirittura alle 7.30. Sono sfilati ad uno ad uno davanti ai dirigenti presenti: allo stesso Ausilio, al vicepresidente Zanetti, che hanno assistito all’allenamento e parlato a lungo con Mancini. Tra giocatori e società, un incrocio di sguardi per intendersi senza aggiungere altro.
Nessun sorriso - Atteggiamento giusto, zero sorrisi. La consapevolezza di tutti che le responsabilità sono da condividere. Cinquanta minuti di lavoro soltanto atletico in due gruppi, poi via, a pensare a quel che non è stato fatto, ai perché di un atteggiamento troppo spesso remissivo, sfociato nei soli 8 punti raccolti sui 18 a disposizione, ad esempio, contro le ultime tre in classifica.
Rivoluzione nerazzurra - Per cambiare forse servirebbe una rivoluzione, termine usato da Mancini dando l’idea di quanto la squadra attuale sia distante da certe ambizioni, ma comunque non la si potrà compiere per svariati motivi, a partire dai limiti economici. Si proverà ad accontentare l'allenatore attraverso l'autofinanziamento. Quattro rinforzi (oltre a Murillo) arriveranno contestualmente ad altrettante uscite: un difensore, un esterno, un centrocampista - con Yayà Touré sogno quasi impossibile - e un attaccante, mentre Podolski andrà via a fine prestito. Il modello da seguire è quello dei vari Santon, Brozovic, Shaqiri. Rosa ridotta a 22 elementi più qualche giovane qualora, come ormai altamente probabile, l'Inter dovesse restare fuori dall'Europa. Risultato che, nel caso, non lascerebbe molto spazio ai commenti, in effetti, quanto invece ad analisi e lavoro, come nella domenica di Pasqua.