Bomba carta al derby, la Polizia: "Sono stati gli juventini"

Calcio

Una domenica bruttissima. Sull'ordigno di Torino arriva la conferma della Polizia, dopo che sono stati visionati i filmati delle telecamere dell'Olimpico. L'allenatore bianconero Allegri: "Gli incidenti, una sconfitta per l'Italia"

E' stata lanciata dai tifosi della Juventus la bomba carta che allo stadio Olimpico di Torino ha ferito una decina di tifosi del Toro. Lo ha conferma la Polizia dopo aver visionato i filmati delle telecamere dell' Olimpico.

Allegri: "Una sconfitta per l’Italia" – Ospite del Samsung District, l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri è tornato sugli incidenti pre e post Torino-Juventus di domenica e ha definito la giornata di ieri “una sconfitta per l’Italia”. Poi ha aggiunto: "Così si allontanano i bimbi, ossia i giovani del futuro. Io soluzioni non ne ho, non compete a me, ma vanno trovate. Ieri era una giornata di sport, in campo c'è stata una bellissima partita, e penso che il calcio vada vissuto con più serenità, come uno spettacolo se vogliamo riavvicinare le famiglie e i bambini agli stadi".

I dubbi del giudice sportivo Tosel - Prima di quest'ultima versione, circolavano due ipotesi contraddittorie su chi abbia lanciato il petardo durante il derby: così infatti il giudice sportivo della Serie A Tosel motivava la richiesta di altre indagini a Palazzi, in particolare con l'uso di immagini tv, rinviando la decisione sui fatti di Torino-Juve. La Procura Figc parlava di una bomba carta lanciata dagli juventini, le indagini della polizia avanzavano invece il dubbio che l'origine fosse torinista. Il giudice Tosel spiegava perciò la scelta di non decidere su Torino-Juventus e rimandava il fascicolo a Palazzi "affinché voglia disporre, con massima cortese sollecitudine, l'acquisizione di ogni elemento probatorio (con particolare riferimento ad eventuali riprese televisive) utile per superare l'attuale radicale contraddittorietà tra le prospettate ipotesi investigative".

La precisazione della Questura
- "Sugli incidenti accaduti nel corso del derby di Torino non vi è alcuna divergenza investigativa con la Questura di Torino". Lo precisa con una nota il procuratore capo di Torino, Armando Spataro. "Le indagini - aggiunge – sono in corso, senza scartare alcuna ipotesi, come sempre, di intesa e comune accordo tra i due uffici".



"Bomba carta forse di ultrà del Toro" - In un primo momento, era emersa l'ipotesi (lanciata dall'Ansa) che la bomba fosse stata confezionata sul posto dagli stessi tifosi granata rimasti feriti.

Daspo per 15 ultrà
- Nella mattinata di lunedì intanto è stato individuato dalla Polizia un secondo ultrà granata responsabile del danneggiamento al pullman della Juve, prima del derby torinese di domenica. Altre otto persone sono state denunciate per l'invasione di campo, un tifoso juventino per il possesso di fumogeni. Multato anche uno steward per avere favorito l'ingresso irregolare allo stadio di un tifoso Juve. Tutte le 15 persone arrestate o denunciate saranno colpita dal Daspo. Le indagini proseguono, visionando anche video e filmati.

Una domenica bestiale - Bombe carta e feriti per il derby di Torino. Minacce e botte tra giocatori a Bergamo, alla fine di Atalanta-Empoli. Sono gli ingredienti velenosi della 32ma giornata del campionato. La A si avvia a salutare la stagione 2014-'15 e sembra aver deciso di dare il peggio di sé per non farsi rimpiangere durante la pausa estiva, in un crescendo irresponsabile. Che ha avuto la sua eco anche in serie D: a Cava dei Tirreni, per Cavese-Fidelis Andria, un grosso petardo è esploso vicino alla panchina degli ospiti, costringendo l'arbitro a sospendere l'incontro per cinque minuti.



Le parole di Alfano e Tavecchio - "Nessuna clemenza verso i nemici dello sport: questi sono i teppisti che vorrebbero rovinare una passione" ha minacciato il ministro dell'Interno Angelino Alfano, commentando i fatti di Torino. "Buttare una bomba carta nella curva di uno stadio è un atto eversivo, oltre che premeditato", un fatto "di una gravità assoluta. Ora per i responsabili ci vogliono sanzioni penali di massimo livello" ha tuonato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. Che ha però definito "grave anche quanto accaduto a Bergamo: il campo e i suoi dintorni non sono un ring dove si possa dare vita a match di pugilato. Anche i tesserati devono darsi una bella calmata".



Episodi che faranno drizzare le antenne a quegli investitori stranieri che in questi giorni stanno valutando se mettere i loro soldi nel calcio italiano, che in risposta sceglie di farsi una così cattiva pubblicità. Che certo non contribuirà a riportare le famiglie sugli spalti.

L'episodio di Bergamo - Hanno cominciato i protagonisti di Atalanta-Empoli, con lo scambio di insulti e pugni nel tunnel. L'empolese Tonelli avrebbe minacciato di morte Denis e la sua famiglia. In riposta ha ricevuto un pugno che gli avrebbe rotto il naso. Il direttore generale dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, ha invece parlato di "escoriazione" e di Denis "provocato".



Gli episodi di Torino - Il pomeriggio di follia è proseguito a Torino. Prima del derby i tifosi granata hanno aggredito il pullman della Juventus. Durante la partita, poi, una bomba carta è volata nel loro settore, causando nove feriti, fortunatamente non gravi. In totale sono stati arrestati cinque tifosi: tre per il lancio di ordigni vari all'interno dello stadio olimpico, altri due per gli incidenti prima della partita. I sostenitori della Juventus hanno potuto lasciare l'impianto solo scortati da polizia e carabinieri.