Frenata Lazio, la Roma è seconda. Il Chievo ferma l'Inter

Calcio
L'ex della gara, Biava segna l'1-0 che chiamerà la Lazio alla rimonta. Rimonta non completata: la Roma è ora al secondo posto (Getty)
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I biancocelesti rischiano di perdere a Bergamo, Atalanta in vantaggio con Biava, poi pareggiano con Parolo ma non completano la rimonta. Nerazzurri fermati in casa dai veronesi. Torna a vincere la Fiorentina. L'Udinese piega l'Hellas in 9 uomini

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La Juve ha già vinto lo scudetto, dietro alle sue spalle però si accende un duello fantastico per il secondo posto. La Lazio di Pioli pareggia a Bergamo e la Roma, che ha battuto nel lunch match il Genoa, riesce a sorpassarla al secondo posto. Eppure non si erano messe bene le cose per i biancocelesti. Al vantaggio nerazzurro grazie al gol di uno degli ex della gara, Giuseppe Biava, professione difensore, ha risposto al 78’ il centrocampista Parolo. Come detto, i biancocelesti ora inseguono la Roma di Garcia, che li guarda dall’alto a +1. Per i bergamaschi un risultato importantissimo, ma per la salvezza matematica ci sarà ancora da lavorare. Decisivo per la rimonta, non completata, l’assedio finale della Lazio con una squadra super offensiva: da segnalare il ritorno di Djordjevic, dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco dal mese di gennaio, al posto di Mauri.

Dopo quattro sconfitte consecutive con Napoli, Verona, Cagliari e Juventus torna a vincere la Fiorentina e lo fa con un facile 3-1 sul Cesena, ormai con un piede in serie B. Decide la partita una doppietta di Ilicic e il 50° gol in maglia viola di Gilardino. Ai romagnoli non basta il quinto gol in campionato di Rodriguez. Con la vittoria odierna, i Viola scavalcano Sampdoria e Genoa e "conducono" ora lo sprint finale verso le posizioni utili alla qualificazione in Europa League: cinque squadre sono ora racchiuse in quattro punti.

Tra le squadre ancora in lotta per un posto in Europa, c’è l’Inter di Mancini, reduce da tre vittorie e due pareggi nelle ultime cinque partite. I nerazzurri sprecano una grandissima occasione non riuscendo ad abbattere il bunker del Chievo Verona a San Siro e ora restano a 49 punti (-3 dalla Fiorentina quinta, -2 dalla Samp sesta). Non è servito neanche l’assedio finale con l’ingresso di Kovacic, Podolski e Shaqiri. Dal canto suo, Maran ha impostato una gara tutta difesa e contropiede e i veronesi sono andati vicini più volte al colpaccio chiamando Handanovic al miracolo più volte, prima della traversa colpita all’85’ da Biraghi. Nel complesso un pareggio meritato.

Vince per la prima volta nella sua storia a Verona l’Udinese sull’Hellas. Decide il solito Totò Di Natale con un gol da urlo. Appena entrato al posto di Periça, l’attaccante principe friulano ha spinto di tacco un gol che regala a Stramaccioni quota 41 in classifica. Battuta d’arresto per il Verona, che era in serie positiva da tre giornate (due vittorie e un pareggio), ma penalizzata, e molto, dalle espulsioni di Sala e Marquez.