"Basta soldi a 4 lesbiche". Bufera su Belloli, che smentisce

Calcio
Felice Belloli, il presidente della Lega Nazionale Dilettanti
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Scoppia un caso di presunte offese sessiste per il presidente LND (Lega Nazionale Dilettanti). Lui nega: "Va dimostrato che sono parole mie". Tavecchio: "Se vera, frase odiosa e inaccettabile"

Scoppia un caso di presunte offese sessiste per il presidente della LND, Felice Belloli. In stralci del verbale di una riunione sui fondi al calcio femminile, compare una sua frase sulle giocatrici definite "4 lesbiche". Il documento è stato recapitato alla Procura Figc. Belloli nega però all'Ansa: "Va dimostrato che quelle frasi sono mie".

"Se Belloli avesse detto quelle parole, sarebbe un fatto grave. Quella è una frase odiosa e inaccettabile". E' questo il pensiero del numero 1 della Federcalcio, Carlo Tavecchio, sulla nuova polemica che scuote il palazzo del pallone.



Nel verbale della riunione del Dipartimento del calcio femminile svoltasi il 5 marzo scorso, e pubblicato dal sito "Soccerlife", il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, sollecitato a maggiori contributi a favore del settore, avrebbe risposto con un lapidario "Basta, non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche...". Ma Belloli, interpellato dall'Ansa, appunto, nega: "Va dimostrato che quelle parole sono mie. Un verbale può essere stato scritto da chiunque. Bisogna dimostrare che io abbia detto quelle cose e io, ripeto, lo nego".