Scommesse, il procuratore: tramavano combine in serie B

Calcio
Lo schema dell'inchiesta (dal Giornale di Calabria)

La conferenza stampa di Catanzaro per illustrare i dettagli dell'operazione Dirty soccer. Il Procuratore capo: "Da un'indagine sul boss Iannazzo, a strascico, scopriamo l'esistenza delle frodi sportive"

La conferenza stampa di inquirenti e investigatori per illustrare i dettagli dell'operazione Dirty soccer dal Centro polifunzionale della Polizia di Stato, a Catanzaro, si apre con le dichiarazioni del questore cittadino, Giuseppe Racca, e del procuratore capo Vincenzo Antonio Lombardo. Intanto,  Il procuratore federale Stefano Palazzi ha già preso contatto con la Dda di Catanzaro per avere informazioni sull'inchiesta calcioscommesse. Un'inchiesta - ha riferito il procuratore di Catanzaro, Vincenzo Lombardo - che Palazzi ha definito: "Un'operazione per disinquinare il mondo del calcio". "Palazzi - precisa ancora Lombardo - ci ha chiesto un contributo di conoscenze per dare modo a loro di procedere. Ha anche sottolineato che operazioni del genere provocano sfiducia negli appassionati di calcio, ma al tempo stesso creano anche fiducia perché sono la dimostrazione che c'è chi lavora per ripulire questo mondo".




Tutto nasce dall'indagine sulla cosca Iannazzo, dice il procuratore: "Scopriamo che Pietro Iannazzo entra in contato con soggetti che hanno ruoli di responsabilità nella squadra del Neapolis. E da qui, a strascico, ricostruiamo l'esistenza di due associazioni a delinquere finalizzate alla frode sportiva". I componenti dell'organizzazione collegata con l'estero e dedita al calcio scommesse sgominata stamane dalla polizia "tramavano per estendere le combine al campionato di serie B e a gare più importanti" aggiunge il procuratore della Repubblica di Catanzaro incontrando i giornalisti. Lombardo spiega che la Dda "non ha elementi per dire se la combine sia andata a buon fine".

L'operazione condotta dalla polizia contro due organizzazioni dedite al calcio scommesse "dimostra che l'attività delinquenziale legata al settore è sempre attiva e fiorente non solo in Italia" dice il questore Giuseppe Racca. "Abbiamo scoperto una stabile organizzazione criminale - aggiunge - che grazie a calciatori, dirigenti e tesserati e non, ha messo in atto condotte finalizzate ad alterare i risultati di varie partite. Il problema è tutt'altro che risolto".

Scommesse e interessi anche sul mondo del basket, del tennis e di campionati di calcio stranieri. E' questo quello che emerge dall'inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e che coinvolge decine di club sportivi interessati nelle scommesse clandestine. Secondo quanto riferito dal procuratore Vincenzo Antonio Lombardo, tre cittadini serbi avrebbero finanziato le scommesse in Italia, ma erano in grado di fornire anche informazioni sul campionato di calcio cinese, e sui campionati di basket e di tennis all'esterno.

Il capo della squadra mobile di Catanzaro, Rodolfo Ruperti, ha evidenziato ancora che l'organizzazione era stata in grado di scommettere su una partita di calcio di serie A del campionato cinese, con le intercettazioni che avrebbero evidenziato la soddisfazione degli scommettitori che facevano notare come la squadra che doveva essere sconfitta si era di fatto "seduta" nel secondo tempo. Analoghe scommesse sono state riscontrate in alcuni campionati di basket stranieri, dove, ha riferito Ruperti, l'organizzazione era in grado di indovinare persino il risultato del singolo set. Nel filone investigativo è finita anche una partita di tennis giocata in Qatar. Ruperti ha infine sottolineato che su queste scommesse all'estero sono in corso ulteriori approfondimenti.