Como-Bassano Virtus, assalto finale: chi andrà in B?
Calcio
Doppia sfida per stabilire chi, dopo Novara, Teramo e Salernitana, guadagnerà la promozione. Tradizione e blasone da un lato, cuore e voglia di scrivere la storia dall'altro: primo round il 7 giugno
Tradizione e blasone da un lato, cuore e voglia di scrivere la storia dall'altro. Como-Bassano Virtus, finale PlayOff per decidere chi andarà in B dopo Novara, Teramo e Salernitana, è soprattutto questo. Partita doppia, andata e ritorno: prima in Lombardia il 7 giugno e poi in Veneto per la probabile sfida decisiva del 14 giugno.
E se... - Si dirà e si scirverà che entrambe meritano la promozione, ma la verità è che solo chi avrà più testa e più gambe riuscirà a spuntarla. Sempre che il duello non venga risolto ai rigori, situazione che finora ha sempre premiato il Bassano allenato da Asta, con il capitano Iocolano decisivo dagli undici metri sia contro la Juve Stabia che con la Reggina. Il Como ha invece eliminato il favorito Benevento ai quarti e successivamente infranto i sogni del Matera. Lo ha fatto giocando un calcio sempre accorto e veloce, dove i gol di Ganz sono stati una costante (4). Ai giallorossi sono invece mancati quelli di Pietribiasi, bomber da 14 reti nella stagione regolare ma che la sua firma è riuscito a metterla nel return match contro la Reggina. Segno evidente che l'attaccante di Schio c'è e non ha ancora finito la benzina.
Da tenere d'occhio - Oltre a Ganz, l'attacco nel 3-5-2 di Sabatini verrà completato da Le Noci. Fuori dall'undici titolare nella semifinale di ritorno, il numero 10 è un elemento del quale il Como non può fare a meno; la manovra offensiva passa (quasi) sempre attraverso le sue giocate. Asta, invece, confermerà il 4-2-3-1 con a centrocampo il rientrante Proietti e in avanti, alle spalle di Pietribiasi, Nolè, Furlan e Iocolano. Comincia l'assalto finale alla Serie B.
E se... - Si dirà e si scirverà che entrambe meritano la promozione, ma la verità è che solo chi avrà più testa e più gambe riuscirà a spuntarla. Sempre che il duello non venga risolto ai rigori, situazione che finora ha sempre premiato il Bassano allenato da Asta, con il capitano Iocolano decisivo dagli undici metri sia contro la Juve Stabia che con la Reggina. Il Como ha invece eliminato il favorito Benevento ai quarti e successivamente infranto i sogni del Matera. Lo ha fatto giocando un calcio sempre accorto e veloce, dove i gol di Ganz sono stati una costante (4). Ai giallorossi sono invece mancati quelli di Pietribiasi, bomber da 14 reti nella stagione regolare ma che la sua firma è riuscito a metterla nel return match contro la Reggina. Segno evidente che l'attaccante di Schio c'è e non ha ancora finito la benzina.
Da tenere d'occhio - Oltre a Ganz, l'attacco nel 3-5-2 di Sabatini verrà completato da Le Noci. Fuori dall'undici titolare nella semifinale di ritorno, il numero 10 è un elemento del quale il Como non può fare a meno; la manovra offensiva passa (quasi) sempre attraverso le sue giocate. Asta, invece, confermerà il 4-2-3-1 con a centrocampo il rientrante Proietti e in avanti, alle spalle di Pietribiasi, Nolè, Furlan e Iocolano. Comincia l'assalto finale alla Serie B.
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