Calcioscommesse, 5 nuovi indagati per Savona-Teramo

Calcio

La Polizia ha notificato 5 avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Catanzaro. Al centro delle nuove indagini la gara Savona-Teramo di Lega Pro che ha consentito agli abruzzesi di ottenere la promozione in serie B

Trentamila euro: sarebbe stato questo il prezzo per combinare la gara Savona-Teramo del 2 maggio scorso, vinta dagli abruzzesi (0-2) che con quel successo hanno ottenuto la promozione in serie B dalla Lega Pro girone B con una giornata di anticipo. E' quanto emerge dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Catanzaro in collaborazione con lo Sco di Roma che stamani hanno portato a perquisizioni ed alla notifica di 5 nuovi avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta della Dda catanzarese Dirty soccer.

Secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, la dirigenza del Teramo avrebbe dato mandato al direttore sportivo de L'Aquila Ercole Di Nicola, già indagato nella stessa inchiesta e ritenuto a capo di una delle due organizzazioni dedite a combinare partite, affinché aggiustasse il risultato dell'incontro in favore della squadra abruzzese. Di Nicola, secondo l'accusa, si sarebbe avvalso della collaborazione di altri professionisti del calcio affinché la proposta di combine giungesse a destinazione: Ninni Corda, allenatore del Barletta, anche lui già indagato, e Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma. Il presidente del Teramo Luciano Campitelli ed il direttore sportivo della stessa società Marcello Di Giuseppe avrebbero poi versato i 30 mila euro per remunerare l'opera prestata dagli indagati per l'alterazione della partita.

Il presidente del Teramo: "Sono sereno e penso alla B" -
"Sono più che tranquillo. Sono sereno. La verità dovrà per forza venire a galla". Così il presidente del Teramo Luciano Campitelli, indagato nell'inchiesta sul Calcioscommesse per la gara Savona-Teramo di Lega Pro. "Continuo a lavorare per allestire la squadra per la B: solo questo mi interessa al momento. Ci saranno evidentemente delle indagini e alla fine vedremo cosa ci sarà di corretto e cosa di scorretto". Il n.1 del Teramo era stato intercettato prima di entrare nella sede della società, in via Oberdan, a Teramo. Proprio nei giorni scorsi la società teramana aveva annunciato il prolungamento dei contratti con il tecnico Vincenzo Vivarini e il direttore sportivo Marcello Di Giuseppe, anche lui indagato nella stessa inchiesta della Dda di Catanzaro. Intanto in città questa mattina serpeggia fra i tifosi incredulità.

Il legale del Teramo fiducioso -
Si dice positiva anche Libera D'Amelio, legale del direttore sportivo del Teramo, Di Giuseppe: "Sono serena, come anche il mio assistito e la società teramana. Non c'è incompatibilità. Vedremo le carte, poi ci difenderemo. Ma sono certa che la società non rischia nulla, la promozione in B non è in discussione".

Il Savona: "Barghigiani mai stato nostro Ds" - "Marco Barghigiani non ha mai ricoperto la carica di direttore sportivo in seno alla società, mansione affidata dal primo ottobre 2014 al direttore generale Mattia Giachello, come facilmente dimostrabile consultando le carte federali. Marco Barghigiani era un consulente di mercato esterno della società". Lo sostiene in una nota il Savona Fbc. "Riguardo alla partita con il Teramo, match fondamentale in chiave salvezza, visto l'impegno profuso dai giocatori sul campo, tutto il Savona Fbc è certo che non ci sia stato alcun illecito da parte di tesserati biancoblù", concludono dalla società ligure.