Figc, stop ai ripescaggi dalla stagione 2016-2017

Calcio
Carlo Tavecchio nel corso della seduta del Consiglio Federale tenutasi a Roma (Getty)
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Il Consiglio Federale si è riunito a Roma. Le società per essere ripescate dovranno versare un contributo straordinario alla Figc di 5 milioni per la serie A, 1 milione per la serie B, 500mila euro per la Lega Pro e 300mila per la serie D

La Figc ha ripristinato il blocco dei ripescaggi a partire dalla stagione 2016-2017. Lo ha deciso a maggioranza il consiglio federale, con il voto contrario dei rappresentanti di Aic (Assocalciatori), Aiac (Assoallenatori) e Lega Pro.
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"E' la cosa più importante che è stata decisa in questo incontro, ci sarà un meccanismo riduttivo del format dei campionati che sarà in automatico. Prima c'era, ma è sempre stato prorogato", ha evidenziato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. Dopo un approfondito confronto, il consiglio ha inoltre approvato a maggioranza (con voto contrario della Lega Pro) i criteri e le procedure di ripescaggio nei campionati per la stagione 2015-2016.

"Non abbiamo toccato niente, perché non si modificano le norme in corso d'opera e soprattutto al 26 giugno", ha sottolineato il numero uno di via Allegri. L'unica novità è rappresentata dall'introduzione di una tassa di ammissione ai ripescaggi: le società dovranno versare alla Figc un contributo straordinario di 5 milioni per la serie A, 1 milione per la serie B, 500mila per la Lega Pro e 300mila euro per la serie D. "Questi provvedimenti partiranno da questa stagione - ha continuato Tavecchio - e si stabilirà nel prossimo consiglio come ripartire questi introiti".

"Nell'ultimo consiglio federale abbiamo chiesto una proroga per le riforme fino al 14 agosto, ma credo di avere solo il mese di luglio a disposizione. Se la Figc non riuscirà a trovare la quadra entro quella data non chiederà una proroga e cercherà di risolvere con un metodo diverso dalla concertazione il tema delle riforme", ha detto il numero 1 della Figc facendo riferimento all'eventuale ricorso all'intervento del Coni e alla nomina di un commissario ad acta per varare la riforma dei campionati.

Riguardo la situazione della Lega Pro, a rischio commissariamento in caso di mancata approvazione del bilancio, Tavecchio ha affermato: "Credo che per la Figc dopo il 30 giugno non si possano individuare ulteriori spazi per ipotesi di intervento".

Altro argomento sul tavolo, ovviamente, il calcioscommesse. Sull'onda dell'ennesimo scandalo, che stavolta ruota attorno al Catania, il Consiglio ha aperto la strada per pene più dure da comminare a chi commette illecito sportivo, fino alla radiazione nei casi di responsabilitα diretta di frode sportiva.
L'organismo federale presenterà alla prossima riunione una modifica normativa tesa all'inasprimento delle sanzioni nei confronti dei tesserati. La volontα è quella di aumentare tutti i minimi edittali (compresa l'omessa denuncia sia in caso di scommesse che di illecito sportivo) fino alla radiazione nei casi di responsabilità diretta.

"Con una proposta secca di radiazione non avremo più titubanze e non ci saranno più compromessi", ha sottolineato Tavecchio. "Siamo intervenuti anche sulla mancata comunicazione del reato (l'omessa denuncia, ndr) inasprendo la pena che passa da qualche mese ad anni di squalifica", ha aggiunto il numero uno di via Allegri.

L'esatta entità delle sanzioni "sarà oggetto di un approfondimento da parte dei nostri uffici legali e sarα comunicata al prossimo consiglio federale. L'indirizzo però è di fatto individuato". Le modifiche alle norme, precisano in Figc, non avranno ad oggetto eventuali processi sportivi legati alle inchieste in corso ma riguarderanno solo i futuri casi di illecito.
"Quando ho ascoltato le intercettazioni dell'inchiesta di Catania ho provato ribrezzo e costernazione per la leggerezza delle discussioni, come se fossero cose normali - ha aggiunto il presidente della Figc -. I soggetti si ripetono in varie situazioni e possono muoversi impunemente perché oggi il sistema non ha un casellario sportivo per poter intervenire".

"Noi - ha spiegato il numero uno del calcio italiano - chiederemo provvedimenti di sospensione già da adesso nei confronti di quei soggetti implicati in situazioni che riguardano illeciti anche sotto l'aspetto patrimoniale, come nel caso Parma. Non è corretto che qualcuno che produce un danno fallimentare a un'azienda possa farne altri ad un'altra azienda, quindi chiederemo provvedimenti cautelativi".
Tavecchio ha inoltre anticipato che entro il 10 luglio si terrà una conferenza con il procuratore federale Stefano Palazzi "che informerà sulla situazione dopo avere ricevuto gli atti".